XLS Medical Carbo Blocker funziona? Recensione e prezzi
CarboBlocker, formulazione facente parte della nutrita linea XL-S Medical, è un integratore pensato per ridurre l’assimilazione dei carboidrati complessi e degli zuccheri.
La “Phaselite” contenuta, un estratto brevettato della piante del fagiolo comune, interferisce con l’azione di scomposizione delle molecole di carboidrati: impedendo la riduzione della dimensione delle catene dei carboidrati se ne impedisce l’assorbimento a livello intestinale.
La confezione contiene 60 compresse e la posologia consigliata prevede l’assunzione di 2 compresse 30 minuti prima di ogni pasto, con un abbondante bicchiere d’acqua, per un totale di 6 compresse al dì (una confezione dura quindi per 10 giorni, se assunta alla dose massima).
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Andamento dei prezzi nel tempo
Prezzi di XL-S Medical Integratore Bruciacalorie CarboBlocker - 60 Compresse | |
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Ultime variazioni
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Descrizione
Introduzione
XL-S Carbo Blocker è un integratore alimentare che si propone come coadiuvante nel controllo del peso corporeo tramite la riduzione dell’assorbimento e della digestione dei carboidrati.
Responsabile dell’azione è il Phaselite®, un complesso brevettato di glicoproteine di origine vegetale che si lega ai carboidrati alimentari, impedendone la scomposizione: i carboidrati restano così troppo grandi per poter essere assimilati e vengono eliminati attraverso le feci. Il produttore riporta che il preparato è in grado di assorbire fino a 2/3 dei carboidrati presenti nel pasto (dieta standard ipocalorica), determinando una riduzione del 25% delle calorie consumate e potenziando quindi gli effetti della dieta.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questo componente.
PhaseLite®
PhaseLite® è un estratto brevettato di Phaseolus vulgaris, il fagiolo comune.
La capacità dell’estratto di fagiolo comune nel rallentare il picco glicemico postprandiale era già nota agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, quando furono condotti diversi studi, successivamente confermati, che permisero di verificarne l’efficacia sia su soggetti sani che su soggetti con patologie legate al metabolismo, quali obesità e diabete
[1,2,3,4].
Per comprendere appieno il meccanismo dell’estratto di fagiolo – e dunque del Phaselite® – richiamiamo brevemente il processo attraverso cui i carboidrati (che sono molecole complesse, costituite da diversi “mattoni” di zuccheri semplici legati tra loro) vengono metabolizzati e assorbiti a livello intestinale.
I carboidrati assunti con la dieta, per poter essere assimilati all’interno del corpo, devono essere scissi, ossia spezzati, in molecole più piccole. Questa scissione viene attuata ad opera di due classi di enzimi, le alfa-amilasi e le glucosidasi: le prime convertono i carboidrati in oligosaccaridi (ossia molecole costituite da poche unità di zucchero), le seconde completano il processo spezzando gli oligosaccaridi in monosaccaridi (ossia zuccheri semplici) – gli unici che possono essere assorbiti a livello intestinale ed entrare in circolo nel sangue.
L’estratto di Phaseolus vulgaris – e in particolare la faseolamina, una proteina contenuta nel baccello del fagiolo – si comporta da inibitore delle alfa-amilasi, bloccando la scissione dei carboidrati complessi in oligosaccardi e, dunque, interrompendo di fatto il processo di digestione e assimilazione dei carboidrati stessi [5,6].
Esiste un solo studio pubblicato finora sull’efficacia del Phaselite®: si tratta di uno studio finanziato dagli stessi detentori del brevetto (InQpharm), in collaborazione con un medico di medicina generale, operante a Berlino (dove è stato condotto lo studio), e un laboratorio esterno (Analyze & Research).
Lo studio, in doppio cieco, è stato effettuato su 123 soggetti obesi o sovrappeso (BMI compreso tra 25 e 35 Kg/m2) di età compresa tra 18 e 60 anni, senza altre patologie e non in cura farmacologica. I soggetti sono stati divisi in due gruppi, uno trattato con Phaselite® e l’altro con placebo, per 12 settimane. Durante il periodo di studio, entrambi i gruppi sono stati sottoposti a un regime dietetico ipocalorico controllato.
49 dei 123 soggetti sono stati successivamente seguiti per la fase di follow-up, della durata di 24 settimane, per valutare l’andamento del peso a trattamento concluso.
Al termine della prima fase (12 settimane) la perdita di peso media è stata di circa 3Kg nel gruppo con Phaselite®, laddove nel gruppo con placebo è stata di soli 0,9 Kg. Durante la seconda fase, nelle successive 24 settimane, 36 dei 49 soggetti monitorati (73,5%) ha mantenuto il peso raggiunto, anche senza restrizioni caloriche.
Non sono stati registrati effetti collaterali indesiderati attribuibili al prodotto lungo tutto il periodo dello studio (12+24 settimane) [6].
Avvertenze e precauzioni d’uso
Riteniamo importante sottolineare che, come ricordato dallo stesso produttore, il prodotto funziona se associato a una dieta equilibrata e all’attività fisica, anche moderata: se non si cambiano le abitudini alimentari e lo stile di vita, il rischio è quello, una volta terminata l’assunzione del prodotto, di ritornare in breve tempo alle condizioni di partenza.
Il prodotto è sconsigliato nei bambini e nei ragazzi al di sotto dei 12 anni e nelle donne in gravidanza o allattamento.
In caso di patologie a carico del metabolismo (iperglicemia, diabete) è bene consultarsi col medico prima di assumere il prodotto, perché potrebbe interferire con la terapia farmacologica in corso.
A cura della Dr.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive
Fonti e bibliografia
- Mayo Clin Proc. 1986 Jun;61(6):442-7. Effect of a purified amylase inhibitor on carbohydrate tolerance in normal subjects and patients with diabetes mellitus. Layer P, Rizza RA, Zinsmeister AR, Carlson GL, DiMagno EP.
- Mayo Clin Proc. 1987 Apr;62(4):249-55. Effect of a purified amylase inhibitor on carbohydrate metabolism after a mixed meal in healthy humans. Boivin M, Zinsmeister AR, Go VL, DiMagno EP.
- Barrett ML, Udani JK. A proprietary alpha-amylase inhibitor from white bean (Phaseolus vulgaris): A review of clinical studies on weight loss and glycemic control. Nutr J 2011;10:24–33
- Br J Nutr. 2008 Jul;100(1):1-12. The nutraceutical role of the Phaseolus vulgaris alpha-amylase inhibitor. Obiro WC, Zhang T, Jiang B.
- Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica Vol.7, N.1, Gen 2015 – M. Vincenzi, B. Paolini, G. Fitati
- Obesity (Silver Spring). 2014 Mar;22(3):645-51. Weight reduction and maintenance with IQP-PV-101: a 12-week randomized controlled study with a 24-week open label period. Grube B, Chong WF, Chong PW, Riede L.
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Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Fagiolo1 | mg |
- Fagiolo, anche conosciuto/a come Phaseolus vulgaris L.
Controindicazioni e avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Gli effetti di sequestro e rallentamento dell’assorbimento dei carboidrati ad opera dei legumi sono noti e dimostrati da tempo, grazie non solo all’azione d’inibizione sull’alfa-amilasi, ma anche all’effetto modulatore della fibra contenuta e al potente effetto saziante.
Poiché una cosiddetta dieta dimagrante dovrebbe innanzi tutto essere un momento di educazione alimentare, in cui si apprendono i principi di una sana alimentazione che permetteranno non solo di perdere peso in modo efficace, ma anche di mantenere il peso ideale una volta raggiunto, è a mio avviso consigliabile introdurre gradualmente i legumi nella propria dieta e beneficiare dell’intero alimento, più che del solo estratto.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Fagiolo
- Alla luce dell’inconsistenza dei risultati emersi, sembra preferibile l’assunzione di legumi (insieme a frutta e verdura in abbondanza) al fine di beneficiare di tutto il ventaglio di molecole contenute nell’alimento tal quale.
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