Swisse Difesa Immunitaria funziona? Recensione, opinioni e prezzo
Swisse Difesa Immunitaria è un integratore formulato con l’obiettivo di supportare le naturali difese dell’organismo, in particolare durante la stagione fredda.
La confezione contiene 60 compresse e la posologia consigliata prevede l’assunzione di una compressa due volte al giorno, a stomaco pieno (durante o subito dopo un pasto, ad esempio colazione e cena).
La compressa è priva di lattosio ed è compatibile con un regime alimentare vegetariano.
È controindicato in gravidanza.
EAN: 4897091050856
Compresse (Da deglutire intera)

Il prezzo originale era: 21,90€.15,87€Il prezzo attuale è: 15,87€.
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Andamento dei prezzi nel tempo
Prezzi di Swisse Difesa Immunitaria, Integratore Alimentare per il Sistema Immunitario, 60 Compresse | |
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Ultime variazioni
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Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Vitamina C1 | 435 mg |
Rame | 0.5 mg |
Magnesio | 28.5 mg |
Zinco | 6.25 mg |
Echinacea purpurea (L.) Moench | 220 mg |
Arancia Rossa2 | 20 mg |
di cui Esperidina | 17.5 mg |
- Vitamina C, anche conosciuto/a come Acido ascorbico
- Arancia Rossa, anche conosciuto/a come Citrus sinensis (L.) Osbeck, Citrus aurantium var. dulcis
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Sono in gravidanza e il ginecologo mi ha prescritto un’integrazione proprio di zinco e vit C. Coma mai questo integratore è sconsigliato per la gravidanza?
Probabilmente principio di precauzione, ossia l’impossibilità di garantire che questa specifica combinazione di ingredienti/dosi sia sicura. Se il ginecologo ha consigliato vitamina C e Zinco mi limiterei all’assunzione di queste due molecole, possibilmente facendosi suggerire un prodotto in particolare (penso soprattutto alle dosi di zinco).
Controindicazioni e avvertenze
- Arancia Rossa
- Il consumo del succo e, meglio ancora, del frutto è considerato ovviamente sicuro.
- Si segnalano alcune possibili interazioni farmacologiche legate al consumo di elevate quantità di succo e, presumibilmente, anche dell’estratto:
- riduzione dell’assorbimento di celiprololo (Cordiax®)
- riduzione dell’assorbimento di ivermectina (un antiparassitario)
- riduzione dell’efficacia dei farmaci che sfruttano i polipeptidi trasportatori di anioni organici (ad esempio il comune antistaminico Fexallegra®)
- aumento dell’assorbimento della pravastatina (farmaco per il trattamento del colesterolo alto, ad esempio Pravaselect®)
- Echinacea purpurea (L.) Moench
- La sostanza è considerata ragionevolmente sicura e gli effetti collaterali sono rari (tra i più comuni disturbi gastrointestinali e rash cutanei); sono note alcune reazioni allergiche potenzialmente gravi.
- Controindicata in gravidanza/allattamento a meno di diverso parere medico, si invita alla prudenza nel caso di contemporanea assunzione di altri farmaci (in particolare se immunosoppressori).
- Esperidina
- Generalmente ben tollerata, sono stati segnalati dolore addominale, dispepsia, gastrite, mal di testa e crampi muscolari.
- Magnesio
- Alle dosi comunemente utilizzate la supplementazione è considerata ragionevolmente sicura; in soggetti sensibili e/o a dosi elevate può causare effetti gastrointestinali come irritazione gastrica, nausea, vomito, diarrea.
- Si segnala che l’ossido di magnesio riduce l’efficacia dell’associazione di levodopa/carbidopa, un farmaco usato per la sindrome di Parkinson.
- Sono note alcune altre possibili interazioni, che si invita il lettore a valutare con il proprio farmacista.
- Rame
- Generalmente ben tollerato, ad alte dosi sono stati registrati disturbi gastrointestinali (dolori addominali, crampi nausea, diarrea e vomito).
- Donne in terapia con anticoncezionali orali (pillola) manifestano un aumento dei livelli circolanti del metallo, è quindi importante evitare di assumere dosaggi eccessivamente elevati.
- Vitamina C
- Mentre non si segnalano controindicazioni relative ad un consumo anche molto elevato attraverso gli alimenti, negli anni sono stati sollevati alcuni dubbi su integrazioni ad alte dosi in relazione ad un possibile aumento del rischio di formazione di calcoli renali.
- Un sovradosaggio in forma d’integrazione può tuttavia causare la comparsa di disturbi gastrointestinali dovuto ad un richiamo d’acqua nell’intestino.
- Zinco
- Mentre virtualmente non esiste il rischio d’intossicazione legato al consumo alimentare, a meno di contaminazione del cibo, il sovradosaggio legato all’integrazione (per esempio in caso di somma più integratori, o in seguito ad un’errata posologia), può causare la comparsa di nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea e mal di testa. Sono inoltre noti effetti indesiderati in caso di eccessiva assunzione per accumulo sul lungo periodo. Sono riportate in letteratura potenziali interazioni, tra l’altro, con alcuni antibiotici e diuretici. L’assunzione di zinco in forma d’integratori può infine alterare l’equilibrio fisiologico di altri metalli, come il rame. Fonte: NIH
Avvertenze generali
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Anche se praticamente tutte le sostanze contenute in Swisse Difesa Immunitaria sono coinvolte nelle reazioni biochimiche del sistema immunitario, in assenza di reali carenze la loro efficacia in termine di immunostimolazione/immunomodulazione è nella migliore delle ipotesi limitata e/o modesta.
È quindi importante che l’assunzione di questo integratore, o di prodotti simili, non diventi la scusa per trascurare una scrupolosa attenzione allo stile di vita, la vera chiave per ridurre gli episodi di malattie da raffreddamento durante l’inverno, per esempio attraverso:
- dieta varia e sana, ricca di frutta e verdura
- abbondante idratazione
- pratica quotidiana di attività fisica
- qualità e quantità adeguata di riposo
- corretta gestione dello stress.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Arancia Rossa
- Possiamo chiamarla arancia rossa o citrus sinesis, ma al di là del nome non dovrebbe mai mancare in tavola; si tratta di un concentrato di vitamina C ed altri importantissimi micronutrienti di grande beneficio per la salute. L’assunzione in forma di estratto potrebbe non essere altrettanto utile, perché se non altro se ne perde tutta la preziosa frazione costituita dalla fibra (che porta con sé anche diversi principi fitoattivi).
- L’estratto viene talvolta incluso in formulazioni volte alla perdita di peso, ma gli studi in merito non sono conclusivi e spesso riportano risultati contrastanti.
- Esistono invece studi più rigorosi che dimostrano come il succo di arancia possa esplicare un significativo effetto nel controllo di pressione alta e colesterolo e, forse anche grazie a queste due azioni, un consumo regolare è associato ad una riduzione del rischio di ictus.
- Precisiamo che gli effetti maggiori e più tangibili sulla salute sono associati al consumo del frutto, più che del succo.
- Echinacea purpurea (L.) Moench
- L’echinacea è uno degli estratti più utilizzati e conosciuti quando si parla di integratori per le difese immunitarie, ma gli studi disponibili che abbiano dimostrato una qualche efficacia sono limitati al raffreddore e comunque in grado di esibire effetti di modesta entità.
- Esperidina
- Flavonoide contenuto in numerosi agrumi.
- Usato soprattutto per il trattamento di patologie legate al microcircolo venoso (insufficienza venosa, fragilità capillare, malattia emorroidaria), una reale efficacia resta da dimostrare, ma esistono alcuni studi interessanti e promettenti.
- Magnesio
- Il magnesio è un minerale particolarmente abbondante nell’organismo, dove coadiuva più di 300 reazioni biochimiche, e comune in molti alimenti (i cibi ricchi di fibra lo sono in genere anche del prezioso minerale, come nel caso di verdura, semi, frutta secca a guscio, cereali integrali). Anche la normale acqua ne rappresenta una fonte significativa.
- Tra gli alimenti che ne sono più ricchi troviamo:
- vegetali a foglia verde larga
- legumi
- cereali integrali (quelli raffinati ne perdono circa l’80%)
- frutta secca
- frutta
- pesce
- carne
- latte intero
- formaggio
- uova
- cacao
- farina di soia
- acqua minerale
- Le indicazioni per cui è stato proposto come integratore sono quasi infinite e, in molti casi, esiste anche una buona evidenza scientifica a supporto.
- Rame
- Il fabbisogno quotidiano di rame può essere facilmente raggiunto attraverso l’alimentazione, ne sono infatti ricchi:
- Legumi (piselli, fagioli, ceci)
- Funghi
- Patate
- Cacao
- Frutta secca e semi oleosi (in particolare anacardi e noci brasiliane)
- Fegato
- Molluschi e crostacei
- Ad oggi l’unica indicazione in cui sia stata accertata l’efficacia di un’integrazione è la carenza, ma come detto attraverso un’alimentazione varia si tratta di situazioni poco comuni.
- Ricerche preliminari ne hanno indagato la possibile utilità per il trattamento/prevenzione dell’osteoporosi, senza tuttavia risultati significativi.
- Il fabbisogno quotidiano di rame può essere facilmente raggiunto attraverso l’alimentazione, ne sono infatti ricchi:
- Vitamina C
- Il consumo di un’abbondante quantità giornaliera di frutta e verdura è in genere sufficiente a garantire l’apporto consigliato di vitamina C.
- Zinco
- Lo zinco dev’essere giornalmente introdotto con la dieta perché l’organismo non dispone di un adeguato sistema di scorte, tuttavia in una dieta sana, varia ed equilibrata in genere non è necessaria alcuna integrazione per pazienti sani ed in buona salute.
- Si trova in natura in diversi alimenti, tra cui:
- Pesce e frutti di mare
- Carne rossa
- Cereali
- Legumi
- Frutta secca
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