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Supradyn Ricarica 50+ è la formulazione proposta da Bayer per contrastare stanchezza ed affaticamento nei pazienti con più di 50 anni; rispetto alla formulazione tradizionale è stata rivista la composizione quantitativa di alcune vitamine e minerali per adattarsi alle mutate esigenze dell’organismo ed in particolare emerge l’aggiunta di estratti di foglie di olivo a scopo antiossidante.

Viene proposto in due diverse referenze

  • 30 compresse rivestite (senza zucchero)
  • 15 compresse effervescenti.

Entrambe le forme farmaceutiche sono prive di lattosio e glutine.

In entrambi i casi la dose consigliata è pari a una compressa al giorno, preferibilmente a stomaco pieno per favorire un completo assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D ed E).

Non è presente vitamina K e non sussistono quindi controindicazioni nel caso di contemporanea assunzione di anticoagulanti; non si segnalano altre specifiche controindicazioni e/o effetti collaterali, salvo ipersensibilità individuali (come nel caso dello iodio nell’eventuale presenza di disturbi autoimmuni della tiroide). La biotina presente potrebbe tuttavia influenzare l’esito di alcuni esami ematochimici (esami del sangue.

MinSan: 935662623
EAN: 8000560990393
Compresse (Da deglutire intera)
Linea Supradyn
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre, 2024 13:36
Supradyn Ricarica 50+ funziona? Recensione, opinioni e prezzo

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13 Dicembre, 2024 13:36
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Andamento dei prezzi nel tempo

Prezzi di Supradyn Ricarica 50+ - Integratore Multivitaminico Specifico Over 50 - 15 Compresse Effervescenti Gusto Frutto della Passione
Ultime variazioni
  • 15,50€ - 7 Dicembre, 2020
  • 10,00€ - 4 Dicembre, 2020
  • 9,97€ - 22 Novembre, 2020
  • 10,00€ - 19 Novembre, 2020
  • 9,97€ - 16 Novembre, 2020
  • 16,20€ - 14 Novembre, 2020
  • 9,97€ - 13 Novembre, 2020
  • 15,50€ - 11 Novembre, 2020
Since: 10 Novembre, 2020
  • Prezzo più alto 16,20€ - 14 Novembre, 2020
  • Prezzo più basso 9,97€ - 13 Novembre, 2020

Composizione

Composizione per singola unità posologica (compressa, capsula, flaconcino, bustina, dose, ...).
Principio attivoQuantità
Vitamina A1400 mcg
Vitamina D325 mcg
Vitamina E324 mg
Vitamina B141.65 mg
Vitamina B252.1 mg
Vitamina B3624 mg
Vitamina B579 mg
Vitamina B682 mg
Vitamina B99200 mcg
Vitamina B12102.5 mcg
Vitamina B71175 mcg
Vitamina C12160 mg
Calcio120 mg
Magnesio60 mg
Ferro7 mg
Rame1 mg
Iodio75 mcg
Zinco10 mg
Manganese0.5 mg
Selenio50 mg
Molibdeno50 mg
Olivo13100 mg
di cui Oleuropeina21.43 mg
Estratto di olive50 mg
di cui Idrossitirosolo5 mg
  1. Vitamina A, anche conosciuto/a come Retinolo, Retinale, Beta-carotene
  2. Vitamina D3, anche conosciuto/a come Colecalciferolo
  3. Vitamina E, anche conosciuto/a come Tocoferolo
  4. Vitamina B1, anche conosciuto/a come Tiamina
  5. Vitamina B2, anche conosciuto/a come Riboflavina
  6. Vitamina B3, anche conosciuto/a come Niacina, Acido nicotinico, Niacinamide, Nicotinamide, Vitamina PP
  7. Vitamina B5, anche conosciuto/a come Acido pantotenico
  8. Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
  9. Vitamina B9, anche conosciuto/a come Acido folico, acido Folinico
  10. Vitamina B12, anche conosciuto/a come Cobalamina, Idrossicobalamina, Metilcobalamina
  11. Vitamina B7, anche conosciuto/a come Biotina
  12. Vitamina C, anche conosciuto/a come Acido ascorbico
  13. Olivo, anche conosciuto/a come Olea europaea L.

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Ospite
Antonella
30 Novembre, 2020

Salve dottori, spero possiate aiutarmi. Il mio ginecologo mi ha prescritto una terapia ormonale sostitutiva all’inizio della menopausa, per gestire le vampate e gli altri disturbi. Per il momento i sintomi sono sotto controllo, ma la stanchezza e la difficoltà di concentrazione invece no. Potrebbe essere il prodotto da usare insieme alla terapia ormonale? Grazie a chi saprà suggerirmi cosa fare!

Supporto
30 Novembre, 2020

So di andare un po’ controcorrente, ma in questi casi è l’attività fisica la miglior medicina, meglio se condotta all’aria aperta, insieme ad una dieta corretta (ricca di frutta e verdura). Onestamente e salvo eccezioni sono un po’ scettico verso i multivitaminici, soprattutto se la dieta è sufficientemente varia.

 

Controindicazioni e avvertenze

Disclaimer: Il seguente elenco potrebbe non essere esaustivo, si raccomanda di consultare il proprio medico o farmacista per qualsiasi dubbio, soprattutto nel caso di patologie e/o contemporaneo utilizzo di farmaci o integratori (anche se non segnalati nell'elenco seguente); in caso di comparsa di effetti indesiderati interromperne immediatamente l'assunzione e rivolgersi al medico.

  • Calcio
    • Sebbene non vi siano controindicazioni assolute all’integrazione di questo minerale, si raccomanda prudenza nei pazienti con insufficienza renale e/o con precedenti clinici di coliche legate alla presenza di calcoli di calcio.
  • Ferro
    • Poiché un eccesso di ferro può essere particolarmente pericoloso, si raccomanda di assumere integratori solo nel caso di espressa prescrizione medica.
  • Iodio
    • L’assunzione di iodio in forma di integratore dev’essere considerato controindicato per tutti i pazienti affetti da disturbi tiroidei, anche se sub-clinici (cioè in assenza di sintomi), a meno di espresso avallo medico.
    • Nei pazienti altrimenti sani il pericolo maggiore è relativo al possibile sovradosaggio, nel caso di associazione (involontaria o consapevole) di di diverse formulazioni contenenti Iodio. Un’assunzione di dosi eccessive può causare alcuni degli stessi sintomi da carenza, (gozzo, aumento dei livelli di TSH e in generale ipotiroidismo) perché si inibisce la sintesi degli ormoni tiroidei, la cui conseguenze è l’aumento della produzione di TSH.
  • Magnesio
    • Alle dosi comunemente utilizzate la supplementazione è considerata ragionevolmente sicura; in soggetti sensibili e/o a dosi elevate può causare effetti gastrointestinali come irritazione gastrica, nausea, vomito, diarrea.
    • Si segnala che l’ossido di magnesio riduce l’efficacia dell’associazione di levodopa/carbidopa, un farmaco usato per la sindrome di Parkinson.
    • Sono note alcune altre possibili interazioni, che si invita il lettore a valutare con il proprio farmacista.
  • Manganese
    •  È generalmente ben tollerato nelle dosi comunemente utilizzate; dosi elevate (a seguito di sovradosaggi importanti) potrebbero avere effetti neurotossici.
  • Molibdeno
    • Nessun rischio legato al consumo alimentare o in dosi paragonabili (la dose massima giornaliera tortale non dovrebbe superare i 2 mg).
  • Olivo
    • Ottimamente tollerato in quanto a consumo alimentare, in seguito all’ingestione prolungata nel tempo dell’estratto secco sono stati occasionalmente registrati effetti collaterali transitori quali mal di testa, mal di stomaco, acne.
    • Non sono note interazioni con i farmaci.
  • Rame
    • Generalmente ben tollerato, ad alte dosi sono stati registrati disturbi gastrointestinali (dolori addominali, crampi nausea, diarrea e vomito).
    • Donne in terapia con anticoncezionali orali (pillola) manifestano un aumento dei livelli circolanti del metallo, è quindi importante evitare di assumere dosaggi eccessivamente elevati.
  • Selenio
    • Alle dosi comunemente utilizzate la molecola appare sicura e tra i possibili effetti collaterali troviamo disturbi minori come fastidi gastrici, mal di testa, sfoghi cutanei.
  • Vitamina A
    • Essendo una vitamina liposolubile, ossia in grado di sciogliersi nei grassi, è possibile andare incontro ad un eccessivo accumulo e ai relativi fenomeni di tossicità. Benché possibile, è raro che questa ipervitaminosi si sviluppi attraverso la sola dieta, mentre serve maggior cautela nel caso di assunzione attraverso integratori (l’associazione di diverse formulazioni contenenti vitamina A o derivati va ponderata con cautela, così come è da evitare un aumento indiscriminato delle dosi oltre quelle consigliate dai produttori).
  • Vitamina B1
    • La supplementazione è considerata sicura.
  • Vitamina B12
    • Ovviamente sicura quando assunta attraverso l’alimentazione, è considerata tale anche in forma d’integratore.
  • Vitamina B2
    • Il rischio di sovradosaggio alimentare è ad oggi considerato pressoché inesistente perché, probabilmente grazie al limitato assorbimento intestinale (attraverso un meccanismo saturabile) ed alla sua solubilità in acqua, l’organismo è in grado di eliminare facilmente l’eventuale eccesso. Per la stessa ragione non sono riportati in letteratura effetti collaterali legati ad un eccessiva integrazione, ma si raccomanda comunque di evitare la contemporanea assunzione di più formulazioni contenenti il principio attivo. Non sono note interazioni con farmaci.
  • Vitamina B3
    • Alle dosi comunemente usate è considerata sicura.
  • Vitamina B5
    • L’assunzione è considerata sicura sia dal punto di vista alimentare che in forma di integratore.
  • Vitamina B6
    • Ad alte dosi sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, mal di testa, sonnolenza, …
  • Vitamina B7
    • Ben tollerata l’assunzione alimentare e l’integrazione, è importante ricordare che sono note diverse possibili interazioni farmacologiche e soprattutto con numerosi esami del sangue (il cui risultato può essere alterato dall’assunzione della vitamina).
  • Vitamina B9
    • L’unico rischio legato ad un’eccessiva assunzione di acido folico è legato ad un possibile effetto di mascheramento di una carenza di vitamina B12.
  • Vitamina C
    • Mentre non si segnalano controindicazioni relative ad un consumo anche molto elevato attraverso gli alimenti, negli anni sono stati sollevati alcuni dubbi su integrazioni ad alte dosi in relazione ad un possibile aumento del rischio di formazione di calcoli renali.
    • Un sovradosaggio in forma d’integrazione può tuttavia causare la comparsa di disturbi gastrointestinali dovuto ad un richiamo d’acqua nell’intestino.
  • Vitamina D3
    • L’eccessiva assunzione di vitamina D, che può derivare dall’assunzione di dosi errate di integratori o dalla contemporanea assunzione di formulazioni che la contengono, può causare effetti collaterali anche gravi (riduzione dell’appetito, aumento della produzione di urina, aritmie cardiache, …). L’esposizione al sole, al contrario, non contribuisce al rischio di sovradosaggio.
    • Tra le principali interazioni ricordiamo come alcuni farmaci possano ridurre l’assorbimento della vitamina (orlistat, colestiramina, fenobarbital, fenitoina).
  • Vitamina E
    • Non sono noti episodi di tossicità legati al solo consumo alimentare di vitamina E.
    • Il sovradosaggio della vitamina attraverso l’integrazione (in genere per errori di assunzione o contemporanea somministrazione di formulazioni che la contengono) può invece causare effetti collaterali anche gravi.
    • La vitamina E può interagire con alcune classi di farmaci, si raccomanda un parere medico nel caso di assunzione di anticoagulanti (come Coumadin), simvastatina, chemioterapia e radioterapia.
  • Zinco
    • Mentre virtualmente non esiste il rischio d’intossicazione legato al consumo alimentare, a meno di contaminazione del cibo, il sovradosaggio legato all’integrazione (per esempio in caso di somma più integratori, o in seguito ad un’errata posologia), può causare la comparsa di nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea e mal di testa. Sono inoltre noti effetti indesiderati in caso di eccessiva assunzione per accumulo sul lungo periodo. Sono riportate in letteratura potenziali interazioni, tra l’altro, con alcuni antibiotici e diuretici. L’assunzione di zinco in forma d’integratori può infine alterare l’equilibrio fisiologico di altri metalli, come il rame. Fonte: NIH

Avvertenze generali
  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
  • Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
  • Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
  • Non utilizzare oltre la data di scadenza.

Efficacia e alternative

Disclaimer: I contenuti seguenti devono essere intesi come trattazione generale riferita a soggetti sani e, dove indicato, espressione del personale parere dell'autore; in caso di specifiche circostanze il proprio medico e/o farmacista possono rilevare esigenze diverse e per questo consigliare in modo appropriato (quando non addirittura indispensabile) l'assunzione di integratori e/o nutraceutici.

Chi mi segue che non sono un grande fautore dei multivitaminici/multiminerali e questo per almeno due ragioni:

  • Non esistono evidenze di una qualche utilità in termini di stanchezza/affaticamento da parte di queste formulazioni.
  • A meno di specifiche carenze la copertura del fabbisogno giornaliero andrebbe perseguita attraverso una dieta varia e sana, che oltre alle vitamine e ai minerali apporta numerosi altri benefici composti all’organismo.

Consiglierei quindi di limitare l’assunzione di Supradyn Ricarica 50+ nei casi in cui, a giudizio medico, possa sussistere un reale (o quantomeno ragionevole) rischio di carenza.

Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD


Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center

  • Calcio
    • Il calcio è un minerale essenziale per l’organismo umano, che quindi dev’essere quotidianamente parte della propria dieta, insieme alla vitamina D che ne consente l’utilizzo; ne sono ricchi ovviamente latte e latticini, su cui tuttavia sembra pesare un effetto paradossalmente contrario alla salute delle ossa quando consumati in quantità eccessiva,  è quindi consigliabile che il fabbisogno giornaliero venga perseguito anche attraverso altre fonti, rappresentate ad esempio da:
      • broccoli
      • cavoletti di Bruxelles
      • cavolo
      • acqua (sì, è un’interessante fonte di calcio)
  • Ferro
    • Le più comuni fonti alimentari di ferro sono rappresentate ovviamente dalla carne, dal pesce e dalle uova, ma chi segue un’alimentazione vegana può facilmente assumere quantità adeguate del metallo grazie al consumo di
      • legumi
      • funghi
      • cereali integrali
      • soia
      • verdure a foglia verde scusa.
    • Assumere nello stesso pasto un’elevata quantità di vitamina C (per esempio attraverso agrumi, kiwi, pomodori, …) è un ottimo modo per aumentare sensibilmente l’assorbimento del ferro di origine vegetale.
    • Al contrario, alimenti ricchi di calcio (latte e latticini) e di tannini (caffè e the) possono ridurne l’assorbimento.
  • Idrossitirosolo
    • L’idrossitirosolo è un forte antiossidante presente ad esempio nell’olio d’oliva (dove è responsabile della nota amara).
  • Iodio
    • Lo iodio è una molecola indispensabile all’organismo ed alla tiroide in particolare, che quindi dobbiamo fornirgli con costanza e regolarità; gli alimenti che ne sono più ricchi sono sale marino iodato, pesce e molluschi, carne e uova, alghe brune (fucus,kelp, kombu, wakame).
  • Magnesio
    • Il magnesio è un minerale particolarmente abbondante nell’organismo, dove coadiuva più di 300 reazioni biochimiche, e comune in molti alimenti (i cibi ricchi di fibra lo sono in genere anche del prezioso minerale, come nel caso di verdura, semi, frutta secca a guscio, cereali integrali). Anche la normale acqua ne rappresenta una fonte significativa.
    • Tra gli alimenti che ne sono più ricchi troviamo:
      • vegetali a foglia verde larga
      • legumi
      • cereali integrali (quelli raffinati ne perdono circa l’80%)
      • frutta secca
      • frutta
      • pesce
      • carne
      • latte intero
      • formaggio
      • uova
      • cacao
      • farina di soia
      • acqua minerale
    • Le indicazioni per cui è stato proposto come integratore sono quasi infinite e, in molti casi, esiste anche una buona evidenza scientifica a supporto.
  • Manganese
    • È un nutriente essenziale coinvolto nei processi di crescita cellulare, risposta immunitaria, regolazione dei livelli di glucosio e nel metabolismo di macronutrienti.
    • Le principali fonti alimentari principali del manganese sono i cereali integrali e i loro derivati, cozze, noci, soia ed altri legumi, verdura a foglia, caffè e the, nonché numerose spezie.
    • Le evidenze più forti di una sua integrazioni sono relative al trattamento della sua carenza, mentre per le altre indicazioni in cui viene proposto (obesità, osteoporosi, …) manca un adeguato supporto dalla letteratura disponibile.
  • Molibdeno
    • Oligoelemento presente solo in tracce nell’organismo, ma considerato essenziale (è cioè necessario introdurlo quotidianamente con la dieta).
    • Tra le fonti alimentari ricordiamo ad esempio i legumi, ma anche cereali integrali, alcune verdure, fegato di manzo e latte/latticini.
  • Olivo
    • L’olio d’oliva (rigorosamente vergine o, possibilmente, extravergine) dovrebbe essere quotidianamente presente in tavola, nella dose di un cucchiaio o poco più. Gli effetti e i benefici cardiovascolari sono ampiamente dimostrati (primo fra tutti la diminuzione del rischio di sviluppo di malattia coronarica).
    • L’efficacia dell’estratto secco trova buone conferme in letteratura, ma nella pratica è spesso limitata da dosi insufficienti.
  • Rame
    • Il fabbisogno quotidiano di rame può essere facilmente raggiunto attraverso l’alimentazione, ne sono infatti ricchi:
      • Legumi (piselli, fagioli, ceci)
      • Funghi
      • Patate
      • Cacao
      • Frutta secca e semi oleosi (in particolare anacardi e noci brasiliane)
      • Fegato
      • Molluschi e crostacei
    • Ad oggi l’unica indicazione in cui sia stata accertata l’efficacia di un’integrazione è la carenza, ma come detto attraverso un’alimentazione varia si tratta di situazioni poco comuni.
    • Ricerche preliminari ne hanno indagato la possibile utilità per il trattamento/prevenzione dell’osteoporosi, senza tuttavia risultati significativi.
  • Selenio
    • Il selenio rappresenta nell’organismo un utile cofattore per numerose funzioni enzimatiche, tra cui la protezione dal danno ossidativo.
    • Le fonti alimentari più importanti di selenio nella nostra dieta sono
      • pesce
      • frattaglie
      • cereali (se integrali in maggior quantità)
      • verdure.
    • Presente soprattutto nei multivitaminici e nelle associazioni di antiossidanti, spesso promosso come elemento miracoloso, l’unica indicazione in cui trova pieno supporto dall’analisi della letteratura scientifica è la condizione di carenza (improbabile nei casi di dieta sana e varia).
    • Sembra inoltre che possa esserci un beneficio significativo nei pazienti affetti da tiroidite autoimmune e nelle donne in gravidanza a rischio di sviluppo di pre-eclampsia.
    • Per tutte le altre indicazioni troviamo, nella migliore delle ipotesi, prove promettenti o inconsistenti.
  • Vitamina A
    • Raggiungere le dosi giornaliere consigliate di vitamina A attraverso l’alimentazione è piuttosto semplice e non pone alcuna difficoltà quando la dieta è varia e sana. Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo il fegato, la patate dolci, gli spinaci, la zucca e le carote.
  • Vitamina B1
    • Vitamina essenziale (l’organismo non è in grado di produrla autonomamente), la B1 viene spesso inclusa in multivaminici ed integratori del complesso B con le indicazioni più svariate, anche se in realtà le uniche provate sono:
      • rari disordini metabolici
      • carenza accertata della vitamina (condizione rara)
    • Sono promettenti alcuni studi in merito al possibile utilizzo nel caso di:
      • cataratta
      • neuropatia diabetica
      • dismenorrea (dolori mestruali)
    • È abbondantemente contenuta in cereali integrali, carne e pesce, tanto che una reale carenza nella popolazione generale è estremamente rara (e in genere limitata a specifiche categorie di pazienti, come gli alcolisti).
  • Vitamina B12
    • In una dieta onnivora correttamente bilanciata non dovrebbe esserci la necessità di integrare la vitamina B12, mentre è fortemente consigliato farlo per i vegetariani ed assolutamente indispensabile per i vegani, in quanto totalmente assente nel mondo vegetale.
    • Tra le fonti alimentari più ricche ricordiamo le carni (in particolare il fegato) e il pesce (compresi i frutti di mare); latte e uova ne sono solo discrete fonti.
    • Si segnala la presenza di vitamina B12 in numerosi prodotti per vegani, come le bevande a base di soia (ma insufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero).
    • Proposta con numerose indicazioni, di fatto gli effetti sostenuti da un’integrazione e pienamente dimostrati sono pressoché nulli, mentre essendo indispensabile per il normale funzionamento dell’organismo diventa indispensabile in soggetti che ne fossero carenti.
    • Alcuni incoraggianti, per quanto preliminari, risultati sono stati ottenuti nel trattamento della nevralgia post-erpetica e nella prevenzione della degenerazione maculare senile.
  • Vitamina B2
    • Uova, carni magre e latte sono buone fonti di riboflavina, così come in numerose verdure; una sua carenza è quindi improbabile, a meno di casi di malassorbimento, malnutrizione, …
  • Vitamina B3
    • Come spesso succede con le vitamine le vengono attribuite numerose proprietà ed effetti, ma i benefici provati legati ad una sua supplementazione sono in realtà limitati; sembra tuttavia efficace nel migliorare il profilo lipidico (colesterolo buono/cattivo nel sangue) quando somministrata a dosi elevate (che tuttavia richiedono il preventivo parere medico).
  • Vitamina B5
    • Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
      • carne (soprattutto fegato)
      • uova
      • legumi (fave)
      • patate
      • cereali integrali
      • latte
      • noci
      • broccoli
      • frutta (avocado, albicocche)
      • funghi
    • L’unica indicazione in cui un’integrazione risulta necessaria o almeno realmente utile è l’eventuale stato di carenza, condizione tutto sommato rara nella popolazione generale.
  • Vitamina B6
    • Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
    • Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
      • epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
      • anemia sideroblastica
      • iperomocistinemia
    • Risultati preliminari sono stati ottenuti per
      • prevenzione della degenerazione maculare senile
      • prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
      • nausea in gravidanza
      • sindrome premestruale

      Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.

    • Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
    • Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
      • carne (manzo, pollo, maiale)
      • pesce (salmone)
      • uova
      • legumi
      • cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
      • vegetali (spinaci)
      • frutta (banana in particolare)
      • frutta secca a guscio
  • Vitamina B7
    • La biotina è una vitamina essenziale, ossia che dev’essere introdotta con l’alimentazione perché l’organismo non è in grado di produrla.
    • Dal punto di vista alimentare è presente ad esempio in
      • latte e formaggi
      • tuorlo d’uovo
      • vegetali
      • funghi
      • arachidi
      • lievito di birra
    • Comunemente usata per la perdita di capelli e unghie fragili, di fatto le evidenze di efficacia sono limitate.
  • Vitamina B9
    • L’integrazione è considerata indispensabile in gravidanza (è necessario cominciare l’assunzione circa un mese prima dell’inizio della ricerca), in alcune forme di anemia.
    • I benefici in caso di iperomocistinemia sono invece dibattuti (è dimostrato l’effetto di riduzione dei livelli ematici di omocisteina, ma non una corrispondente diminuzione del rischio cardiovascolare associato).
    • È possibile assumere quantità rilevanti di folati attraverso un regolare consumo di frutta e verdura, quali ad esempio:
      • vegetali verdi a foglia (cavoli, broccoli, spinaci, lattuga, asparagi)
      • germogli
      • kiwi, fragole, arance
      • frutta secca (mandorle, noci)
      • funghi
      • legumi.
    • Si noti che, purtroppo, l’acido folico va incontro a rapida degradazione se la verdura non viene consumata molto fresca, oltre ad essere termolabile (ossia estremamente sensibile alla cottura).
  • Vitamina C
    • Il consumo di un’abbondante quantità giornaliera di frutta e verdura è in genere sufficiente a garantire l’apporto consigliato di vitamina C.
  • Vitamina D3
    • La più efficace alternativa naturale è l’esposizione quotidiana al sole di una significativa porzione di pelle (purtroppo non sempre agevole con il nostro clima, per questo sono sempre più comuni gli alimenti addizionati con Vitamina D).
  • Vitamina E
    • È possibile raggiungere facilmente le dosi giornaliere raccomandate di vitamina E attraverso l’alimentazione; ad esempio sono ricchi della sostanza le olive, la frutta secca a guscio (noci, arachidi, mandorle, …) e cereali integrali.
  • Zinco
    • Lo zinco dev’essere giornalmente introdotto con la dieta perché l’organismo non dispone di un adeguato sistema di scorte, tuttavia in una dieta sana, varia ed equilibrata in genere non è necessaria alcuna integrazione per pazienti sani ed in buona salute.
    • Si trova in natura in diversi alimenti, tra cui:
      • Pesce e frutti di mare
      • Carne rossa
      • Cereali
      • Legumi
      • Frutta secca

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