Somatoline crema in bustine funziona? Recensione e prezzo

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Quando si parla di Somatoline bustine è importante innanzi tutto tracciare una netta distinzione con le referenze della linea Cosmetic, in quanto questa formulazione è l’unico farmaco (propriamente detto, anche se non richiede ricetta medica essendo un OTC) per il trattamento della cellulite; sebbene non siano note interazioni tra i diversi prodotti, è buona norma evitarne l’utilizzo contemporaneo.

È più spesso conosciuto per la sua formulazione in bustine (di cui esiste sia il formato da 15 che da 30 bustine), ma esiste anche nel formato dosatore da 25 dosi; secondo il produttore ogni ciclo di terapia può durare da un minimo di 15-20 giorni ad un massimo di 2-3 mesi e può essere periodicamente ripetuto dopo una pausa (non si scende nel dettaglio della durata necessaria, ma il mio consiglio è di sospendere almeno 3-4 settimane).

La posologia consigliata prevede l’applicazione di

  • 2 bustine al giorno per i primi due giorni (se applicato sulle cosce questo significa una bustina per coscia)
  • 1 bustina al giorno successivamente (se applicato sulle cosce questo significa mezza bustina per coscia)

Se si sceglie il flacone dosatore di Somatoline la posologia prevede

  • 8 erogazioni al giorno per i primi due giorni (se applicato sulle cosce questo significa 4 erogazioni per coscia)
  • 4 erogazioni al giorno successivamente (se applicato sulle cosce questo significa 2 erogazioni per coscia)

In entrambi i casi la dose applicata è la stessa e, volendo optare per un approccio di mantenimento meno aggressivo, è possibile infine passare ad un’applicazione a giorni alterni.

Nasce per essere applicata su

  • cosce
  • ginocchia
  • glutei

Non è prevista l’applicazione di Somatoline bustine sulla pancia, che richiede a mio avviso il preventivo avallo del medico o del farmacista.

Si noti che il massaggio per favorire l’assorbimento della crema è parte integrante del trattamento e si raccomanda di:

  • praticare il massaggio sempre dal basso verso l’alto (in direzione cioè del cuore, per favorire il ritorno venoso e il drenaggio linfatico)
  • applicare una leggera pressione sulla pelle (in caso di arrossamento ridurre la pressione nelle applicazioni successive)
  • proseguire con il massaggio per almeno 10 minuti.

Ulteriori indicazioni sulle modalità del massaggio sono disponibili sul sito ufficiale.

In genere l’emulsione è ben tollerata, ma in caso di reazioni cutanee è opportuno interromperne l’utilizzo; è altresì importante evitarne l’applicazione nel caso in cui la pelle sia irritata/lesa (ustioni, ferite, …) ed ovviamente sulle mucose. È infine controindicata nel caso di intolleranza allo iodio.

Il foglietto illustrativo riporta che “[m]olto raramente sono stati segnalati casi con sintomi riconducibili ad alterata funzionalità tiroidea”, si raccomanda quindi prudenza nel caso di patologie preesistenti alla tiroide (fare riferimento alla recensione sotto per ulteriori approfondimenti).

È controindicato in gravidanza/allattamento per il principio di precauzione, in altre parole non si è a conoscenza di specifici pericoli ma allo stesso tempo non disponiamo di studi che ne accertino la sicurezza; per la stessa ragione è controindicata in bambini e adolescenti.

MinSan: 022816021
Emulsione topica (Da applicare)
Linea Somatoline

Descrizione

Somatoline® – Levotiroxina ed Escina

Somatoline® è una formulazione che ha come indicazione il contrasto agli inestetismi della cellulite (in gergo scientifico, pannicolopatia edemato-fibrosclerotica). Il prodotto può essere a buon diritto considerato un rimedio “storico” per l’auto-trattamento della cellulite: è infatti presente sul mercato dal 1973 e utilizzato ogni anno da milioni di donne italiane.

I componenti attivi di Somatoline® sono due, la Levotiroxina e l’Escina.

La Levotiroxina è un ormone sintetico, analogo della Tiroxina (T4) prodotta dalla tiroide – e per questa ragione è il principio attivo che troviamo nei più comuni farmaci prescritti in caso di ipotiroidismo (diminuzione della funzionalità tiroidea).

Applicata a livello locale, la Levotiroxina sembrerebbe agire su due fronti:

  • mobilizzando i grassi (lipolisi) e favorendone l’eliminazione
  • inibendo l’eccessiva produzione dell’acido ialuronico nella matrice extracellulare del derma (lo strato immediatamente sottostante l’epidermide), ad opera dei fibroblasti. L’acido ialuronico, a sua volta, sarebbe responsabile della perdita di elasticità cutanea (per aumentata attività delle elastasi) e della ritenzione idrica.

L’Escina è un derivato estratto dall’Ippocastano, con note proprietà tonificanti del micro-circolo:

  • riduce la permeabilità dei capillari, aumentandone la resistenza
  • contrasta la formazione di edemi
  • favorisce la rimozione dei liquidi in eccesso (ritenzione idrica)
  • ha effetto antinfiammatorio

Per questa ragione l’Escina è un estratto comunemente utilizzato non solo nelle creme anticellulite, ma anche nel trattamento – per via sia orale che topica – di edemi localizzati conseguenti a traumi o immobilizzazione forzata (ad esempio dopo intervento chirurgico), nei preparati volti a contrastare varici o insufficienza venosa periferica oppure nel trattamento delle emorroidi.

Funziona?

Nel 2002 è stato pubblicato uno studio sul Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia, eseguito in doppio cieco a confronto con placebo, mirato a verificare la tollerabilità e l’efficacia di Somatoline®. Lo studio è stato condotto su 114 donne con problemi di cellulite sulle cosce, trattate per due cicli consecutivi di 4 settimane ciascuno con Somatoline® o con un placebo.

Al termine dei due cicli, nelle donne trattate con Somatoline® si è verificata una riduzione della circonferenza delle cosce significativamente superiore al gruppo trattato con placebo (e con effetto più marcato dopo il secondo ciclo di utilizzo); il trattamento non ha causato effetti collaterali degni di nota, comprese eventuali temute manifestazioni a carico della funzionalità tiroidea.

Somatoline e tiroide

La possibilità che preparati ad uso topico contenenti Levotiroxina possano interferire in qualche modo con l’attività della tiroide è stata oggetto di preoccupazione, soprattutto da parte di quelle utilizzatrici con problematiche di ipo- o ipertiroidismo. A tal proposito, è stato pubblicato nel 2013 uno studio italiano, condotto presso l’Ospedale Sacco di Milano, avente come scopo quello di valutare l’eventuale interferenza di Somatoline® sulla funzionalità tiroidea, attraverso il monitoraggio degli ormoni tiroidei FT3 e FT4 e dell’FSH – l’ormone ipofisario che regola l’attività della tiroide.

Lo studio è stato condotto su 20 donne sane, di età media di 40 anni, con indice di massa corporea (BMI) inferiore a 30 e non sottoposte ad alcun trattamento farmacologico per patologie a carico della tiroide. Le partecipanti sono state trattate con Somatoline® per 28 giorni consecutivi, durante e al termine dei quali sono stati effettuati dosaggi ematici di FT4, FT3 e TSH: in nessuna delle partecipanti si sono registrate variazioni dei valori ormonali clinicamente rilevanti rispetto al valore basale. In una sola delle donne trattate si è verificato un episodio di follicolite (infiammazione del follicolo pilifero).

Lo studio descritto manca purtroppo del confronto con un placebo ed è stato eseguito su un numero molto limitato di partecipanti, non sufficientemente rappresentativo. Tuttavia, in considerazione degli anni di presenza di Somatoline® sul mercato e in assenza di segnalazioni su effetti collaterali clinicamente rilevanti, il prodotto può ragionevolmente essere considerato sicuro, anche in riferimento alla funzionalità tiroidea.

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Controindicazioni, effetti collaterali e avvertenze

Somatoline® è un prodotto ad uso topico proposto per il trattamento degli inestetismi della cellulite. Il suo utilizzo è previsto per cicli di 1-3 mesi, eventualmente ripetibili a intervalli d tempo opportuni. L’utilizzo continuato potrebbe dare origine a fenomeni di sensibilizzazione della cute.

L’utilizzo di Somatoline® è considerato sicuro, se effettuato secondo le modalità suggerite dal produttore. In caso di gravidanza o allattamento, tuttavia, si consiglia di consultare il proprio medico curante prima dell’utilizzo.

L’applicazione del preparato, per avere il massimo di efficacia, dovrebbe essere accompagnata da opportuno massaggio delle zone da trattare, per favorire la penetrazione del prodotto e stimolare il microcircolo.

Per completezza di informazione, ricordiamo che le creme da sole non bastano a contrastare la cellulite – così come non bastano eventuali integratori assunti per via orale: qualsiasi trattamento, per essere davvero efficace e duraturo in termini di aspetto e tonicità della pelle e dei tessuti sottostanti, dovrebbe essere accompagnato da un’alimentazione sana ed equilibrata, una costante attività fisica e un’adeguata assunzione di liquidi.

Cos’è la cellulite? Caratteristiche, cause e rimedi

La cellulite è un inestetismo che si stima colpisca l’80-90% della popolazione femminile a partire dalla pubertà. Nonostante questa elevata percentuale e lo sforzo della ricerca per trovare rimedi efficaci, resta un problema estetico ancora oggi di difficile soluzione.

Compare prevalentemente su gambe, glutei e addome ed è riconoscibile per il caratteristico aspetto della pelle “a buccia d’arancia” (comparsa di fossette irregolari sulla superficie cutanea). Nelle fasi iniziali può essere poco visibile, mentre nelle fasi più avanzate può diventare, al di là del fattore estetico, un vero problema di salute, con compromissione della circolazione venosa e linfatica, comparsa di edemi e formazione di noduli dolorosi al tatto.

Il termine “cellulite” fu utilizzato per la prima volta nel 1920 da Alquin e Pavot, che la descrissero come “edema interstiziale associato all’aumento dello strato adiposo”. A partire da quel momento cominciarono ad essere elaborate svariate teorie sulla genesi del problema, che però fu ripreso in maniera sistematica solo alla fine degli anni ’70, quando due ricercatori tedeschi, Nürnberger e Müller, dopo aver analizzato il tessuto adiposo di 150 donne, pubblicarono un articolo dal titolo molto eloquente, “La cosiddetta cellulite: una malattia inventata” (“So-called cellulite: an invented desease”):

secondo i due ricercatori, la cellulite era dovuta pressoché esclusivamente a cause ormonali ed era pertanto da considerarsi normale e inevitabile nella popolazione femminile; per tale ragione, cercare di contrastarla era un’azione inutile.

Oggi sappiamo che quello ormonale è solo uno dei fattori che possono favorire la comparsa della cellulite, che in realtà è un disturbo di origine multifattoriale – dovuto cioè a più cause concomitanti.

Volendo riassumere i principali fattori predisponenti la cellulite possiamo elencare

  • cause ormonali (eccessiva attività degli ormoni estrogeni)
  • predisposizione familiare alla ritenzione idrica o alla cattiva circolazione
  • alimentazione scorretta e squilibrata, scarsa introduzione di liquidi, abuso di alcool
  • sedentarietà
  • sovrappeso
  • disturbi della circolazione sanguigna
  • stress, cattive abitudini di vita, scarso riposo
  • utilizzo di indumenti stretti o di calzature inadeguate, che ostacolano la circolazione sanguigna e linfatica

Su un aspetto del problema, però, i due ricercatori tedeschi avevano ragione: i setti fibrosi di connettivo nel tessuto sottocutaneo femminile sono disposti perpendicolarmente rispetto agli strati della pelle (e paralleli tra loro) e ciò permette al grasso sottostante di protrudere, di emergere, causando il caratteristico aspetto irregolare della cute colpita dall’inestetismo; nei maschi, invece, tali setti fibrosi sono disposti obliquamente (e incrociati l’uno con l’altro) e pare che proprio questa diversa disposizione possa prevenire la manifestazione della cellulite (vedi Figura 1).

Cellulite

Studi recenti hanno confermato questa differenza strutturale, spiegando dunque perché la cellulite colpisca le donne e non gli uomini (salvo rare eccezioni).

Per inciso, a Nürnberger e Müller si deve la classificazione della cellulite in 3 stadi (edematoso, scleroso, fibrotico), ancora oggi utilizzata per definire lo stadio di avanzamento dell’inestetismo.

Anche se la cellulite non è considerata una malattia in senso stretto (ad eccezione degli stadi più avanzati, qualora ci sia compromissione del circolo venoso e linfatico), l’impatto estetico e il conseguente disagio per chi ne è colpito l’hanno resa oggetto di numerose ricerche, volte a individuare i trattamenti più efficaci per contrastarla e migliorare l’aspetto della pelle.

I rimedi più utilizzati per la cellulite si basano su

  • utilizzo di integratori e/o creme cosmetiche
  • massaggi estetici drenanti e rassodanti
  • macchinari mirati a stimolare la circolazione sanguigna e rimuovere i deposti di adipe (pressoterapia, laserterapia, tecarterapia, ultrasuoni)
  • mesoterapia (utilizzo di piccoli aghi per iniettare sostanze attive sottocute)
  • liposuzione, la tecnica più invasiva, che consiste nell’asportazione chirurgica del grasso in eccesso

[1-5]

 

A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive

 

Fonti e Bibliografia

  1. J Dermatol Surg Oncol. 1978 Mar;4(3):221-9. So-called cellulite: an invented disease F Nürnberger, G Müller
  2. Am J Clin Dermatol. 2015 Aug;16(4):243-256. Cellulite: an evidence-based review Stefanie Luebberding, Nils Krueger, Neil S Sadick
  3. J Cosmet Dermatol. 2015 Sep;14(3):224-40. Cellulite treatment: a comprehensive literature review Irene Zerini, Andrea Sisti, Roberto Cuomo, Serena Ciappi et al.
  4. Int J Womens Dermatol. 2018 Oct 22;5(1):68-72. Treatment for cellulite Neil Sadick
  5. Dermatol Clin. 2014 Jan;32(1):51-9. A modern approach to the treatment of cellulite Anthony M Rossi, Bruce E Katz
  6. G Ital Dermatol Venereol., June 2002 Double-blind clinical study of a topical preparation versus placebo in women with edematofibrous panniculopathy localized in the thighs Galbiati G., Righini V., Renzetti D. , Bevilacqua M.
  7. G Ital Dermatol Venereol. 2013 Jun;148(3):287-92. Bioavailability of l-thyroxine and its metabolites after topical treatment with an emulsion containing 0.1% micronised l-thyroxine D Certan, V Righini, M Oliva, P Fioravanti, M Bevilacqua

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Ospite
Gaia
3 Dicembre, 2020

In estate ho spesso le gambe gonfie e pesanti e le creme fredde mi aiutano. Posso tenere le bustine in frigorifero o si alterano in qualche modo?

Supporto
4 Dicembre, 2020

Che io sappia non ci sono controindicazioni, ma lo conservi nella parte meno fredda del frigorifero (ad esempio il cassetto della verdura, oppure il ripiano più alto).

 

Composizione

Composizione per singola unità posologica (compressa, capsula, flaconcino, bustina, dose, ...).
Principio attivoQuantità
Levotiroxina100 mg
Escina300 mg

Controindicazioni e avvertenze

  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
  • Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
  • Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
  • Non utilizzare oltre la data di scadenza.

Efficacia e alternative

Disclaimer: I contenuti seguenti devono essere intesi come trattazione generale riferita a soggetti sani e, dove indicato, espressione del personale parere dell'autore; in caso di specifiche circostanze il proprio medico e/o farmacista possono rilevare esigenze diverse e per questo consigliare in modo appropriato (quando non addirittura indispensabile) l'assunzione di integratori e/o nutraceutici.

In letteratura non è possibile individuare una solida e numerosa base di studi che confermino/smentiscano l’efficacia di Somatoline bustine, ma gli anni di presenza in farmacia e i feedback ricevuti negli anni di lavoro in farmacia mi spingono a pensare che possa essere effettivamente efficace.

Dal punto di vista dello stile di vita i consigli, spesso sottovalutati, sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli per problemi di ritenzione idrica

  • Ridurre drasticamente il consumo di sale (e prodotti salati in genere, come alimenti industriali e da forno)
  • Consumare quotidianamente abbondanti quantità di frutta e verdura (è di particolare aiuto il potassio, in grado di contrastare l’effetto negativo del sodio presente nel sale)
  • Bere abbondantemente
  • Limitare od evitare gli alcolici
  • Praticare regolare attività fisica

Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD


Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center

  • Escina
    • L’estratto è molto usato in fitoterapia per numerose affezioni che interessano la circolazione venosa capillare, come ad esempio vene varicose, emorroidi, insufficienza venosa e flebiti, indicazioni per le quali esiste una discreta letteratura a supporto.
  • Levotiroxina
    • La levotiroxina è un ormone tiroideo che stimola l’azione della ghiandola; in forma orale è acquistabile solo con ricetta medica (per il trattamento dell’ipotiroidismo), mentre si trova in alcune formulazioni topiche senza obbligo di ricetta per il trattamento della cellulite.

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