Sensimev blu funziona? Recensione, opinioni e prezzo
4,65€
Sensimev Blu è un integratore in flaconcini proposto per supportare l’uomo in caso di difficoltà relative all’attività sessuale, tipicamente ad esempio per problematiche di disfunzione erettile non patologica e di riduzione del desiderio (legate per esempio a periodi di stress).
La posologia consigliata prevede l’assunzione di un flaconcino al giorno.
Il produttore raccomanda cautela nel caso di pazienti affetti da diabete e/o cardiovasculopatie (malattie del cuore e/o circolatorie), principalmente in virtù dell’effetto tonico-eccitatorio di alcune sostanze contenute, che potrebbero ad esempio causare un aumento dei valori di pressione sanguigna; è inoltre consigliabile valutarne l’assunzione anche in caso di contemporanea assunzione di altri farmaci (sono ad esempio possibili interazioni con i nitrati e con i farmaci per l’erezione).
Si raccomanda di segnalare al medico sintomi sessuali persistenti, perché in alcuni casi primo segno della presenza di malattie cardiometaboliche.
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Descrizione
Sensimev Blu è un prodotto a base di estratti vegetali, proposto per il sostegno dell’attività sessuale nell’uomo, in periodi di particolare stress psico-fisico e in assenza di patologie che richiedano trattamento farmacologico. L’azione di Sensimev Blu è sia di tipo protettivo che trofico (ossia di nutrimento) nei confronti del metabolismo maschile e del sostegno alle normali funzioni fisiologiche.
Di seguito riportiamo un commento ragionato sugli ingredienti presenti nel Sensimev Blu e sulla loro funzione all’interno della formulazione.
La disfunzione erettile, ossia l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione soddisfacente, e il calo della libido sono condizioni che, in assenza di particolari patologie, possono insorgere con l’avanzare dell’età o a seguito di periodi di particolare stanchezza fisica o psicologico. Gli estratti vegetali contenuti in Sensimev Blu sono tutti potenzialmente efficaci nel trattare queste problematiche:
per alcuni di essi esistono delle basi scientifiche che ne attestano un certo livello di efficacia, per altri l’utilizzo è più basato sulla tradizione che su solide evidenze sperimentali.
Ciò non significa che non funzionino, ma che non sono ancora disponibili studi che individuino con buon grado di sicurezza sia il dosaggio più efficace che eventuali effetti indesiderati.
Arginina e Citrullina sono due amminoacidi ad azione vasodilatatrice: il meccanismo con cui agiscono è noto e riguarda la produzione di monossido d’azoto ad azione vasodilatatrice. In condizioni fisiologiche, a seguito della stimolazione sessuale si ha un aumento della concentrazione del monossido d’azoto (NO) grazie all’attivazione neurale ed endoteliale, con conseguente rilassamento della muscolatura liscia e aumento dell’afflusso di sangue ai corpi cavernosi del pene. Il monossido d’azoto viene prodotto da specifici enzimi a partire dall’Arginina e dalla Citrullina: ecco perché questi amminoacidi sono considerati potenzialmente efficaci per l’attivazione e il mantenimento dell’erezione.
Analoga azione è stata evidenziata in alcuni esperimenti preliminari sul Melograno: in base a questi primi studi, il frutto, oltre che buona fonte di vitamina C e antiossidanti, potrebbe agire sulla sfera sessuale in più modi:
- come vasodilatatore, come Arginina e Citrullina
- aumentando la concentrazione di sperma e dunque venendo in aiuto anche in caso di eventuali problemi di fertilità
- aumentando i livelli di testosterone.
Il terzo amminoacido presente nella formulazione è la Taurina, che, se non ha specifica azione sulla disfunzione erettile, è comunque un buon tonico ed energizzante generale (la Taurina è spesso presente negli integratori per sportivi e nelle bevande energetiche).
Ginseng e Guaranà possiedono la stessa azione tonica ed energizzante; sono inoltre spesso utilizzati come adattogeni, ossia in grado di sostenere l’organismo in periodi di particolare stress psicofisico. Il Guaranà, peraltro, è tradizionalmente utilizzato come afrodisiaco presso le popolazioni dell’Amazzonia – luogo d’origine della pianta – ma in questo caso l’uso è aneddotico, non ancora convalidato dalla ricerca scientifica.
Stesso discorso per lo Zenzero: utilizzato tradizionalmente nella medicina cinese come tonico ed energizzante, può avere affetto anche sull’aumento della libido.
Damiana e Maca sono tradizionalmente considerate erbe afrodisiache.
La seconda, in particolare, ha prodotto risultati interessanti, anche se in attesa di approfondimento e conferma, in alcuni studi scientifici mirati al trattamento della disfunzione erettile e all’aumento del desiderio sessuale.
Schisandra, Whitania e Muira Puama sono piante utilizzate nella medicina tradizionale dei paesi di origine (rispettivamente Cina, India e Brasile) come tonico-adattogeni e come rinvigorenti sessuali: in particolare
- la Schisandra ha fornito alcuni risultati positivi in termine di disfunzione erettile, ma ad oggi i test sono stati condotti solo sugli animali;
- la Whitania è stata testata sull’uomo, ma i risultati ottenuti sono per ora contrastanti (alcuni positivi, altri sovrapponibili al placebo);
- la Muira Puama è stata testata sull’uomo in associazione con altri rimedi (tra cui Ginkgo, Guaranà, Zenzero e Citrullina), con i quali ha dato alcune indicazioni positive in termini di aumento del desiderio sessuale.
La Serenoa è un rimedio ampiamente conosciuto e utilizzato per il trattamento delle forme lievi e moderate di ipertrofia prostatica benigna (IPB), grazie al comprovato effetto infiammatorio sulla ghiandola; è stata altresì proposta per il trattamento delle forme di impotenza conseguenti l’intervento chirurgico di rimozione della prostata. Le proprietà della Serenoa sono tuttora oggetto di studio e i risultati ottenuti dalla ricerca scientifica non sono conclusivi, per cui ancora non si conosce la reale efficacia di questa pianta.
Infine, Ortica, Betulla, Finocchio, Timo, Menta e Tiglio, presenti come estratto fluido, rappresentano rimedi della tradizione medica e culinaria, spesso utilizzati per problematiche dell’apparato genito-urinario o come ricostituenti. L’Ortica, in particolare, ha fornito risultati interessanti come coadiuvante nel trattamento della disfunzione erettile e dell’ipertrofia prostatica benigna, oltre che come ricostituente, diuretico e depurativo.
La Betulla estratto fluido contribuisce al benessere delle vie urinarie (ed è utilizzata in omeopatia contro l’impotenza).
Timo e Menta sono utilizzati sin dai tempi degli antichi Egizi e successivamente nella Grecia e nella Roma antica come tonici e afrodisiaci: alcuni scritti narrano dell’utilizzo di foglie di menta nel talamo nuziale per favorire desiderio e propiziare fertilità.
Avvertenze e precauzioni d’uso
L’uso di Sensimev blu è sconsigliato in caso di diabete o cardiovasculopatie.
Sebbene non specificato nel foglietto illustrativo, sconsigliamo l’assunzione di Sensimev in contemporanea con terapie farmacologiche in atto senza aver prima consultato il medico curante o il farmacista; in particolare, ne sconsigliamo l’utilizzo in caso di concomitante assunzione di farmaci inibitori delle 5-fosfodiesterasi (Viagra®, Cialis®, …)
A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive
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Sì, nei soggetti sensibili a caffeina e simili può essere preferibile evitare l’assunzione nelle ore del pomeriggio e serali.
Per quanto tempo massimo si può prendere? E poi lungo andare può fare male all’organismo?
In genere si fanno cicli di qualche settimana, intervallati da pause.
Salvo sensibilità individuali i tratta di principi attivi ben tollerati.
La ringrazio per la risposta dottore. Quindi per quanto tempo mi consiglia di prenderlo e dopo smettere per poi riprenderlo? Poi per il l’organismo posso stare sereno che mi fa male la ringrazio
Il mio consiglio è quello di fare sempre riferimento ad uno specialista prima dell’assunzione, non tanto per il prodotto in sé, ma per capire le cause del disturbo e poter così agire nel modo più mirato possibile.
ha effetti collaterali con xanax o tranquirit? o si può prendere xanax se avverto panico
Ultima parola al suo medico, ma non mi risultano interazioni con le benzodiazepine come quelle citate.
grazie mille il dottore mi ha detto che potevo prendere xanax, volevo un ulteriore parere,perchè sono un po scettico a prendere medicinali e no nella stessa giornata,e il mio medico dice che io penso molto,ma se una cosa può far male ,io preferisco farne a meno,o no? cpmunque grazie mille della risposta .
dottore ma posso prendere il pantorc 40mg con sensimev?
Sì, non mi risultano controindicazioni né interazioni con Pantorc.
salve dottore Sensimev blu può essere preso se ho lieve disfunzione mitralica sinistra?
Chiedo scusa per il ritardo nella risposta. È sicuramente preferibile il preventivo parere del medico.
Composizione
Principio attivo | Quantità |
---|---|
L-Taurina | 500 mg |
L-Citrullina | 1000 mg |
L-Arginina | 500 mg |
Panax ginseng C.A. Mey. | 1000 mg |
Guaranà1 | 300 mg |
Melograno2 | 2000 mg |
Damiana3 | 500 mg |
Maca4 | 1000 mg |
Zenzero5 | 25 mg |
Schisandra chinensis (Turcz.) Baill. | 25 mg |
Palma nana6 | 50 mg |
Ashwaghanda7 | 25 mg |
Ptychopetalum olacoides Benth.8 | 500 mg |
Ortica9 | 25 mg |
Betulla10 | 5 mg |
Finocchio11 | 5 mg |
Timo12 | 5 mg |
Menta13 | 5 mg |
Tiglio14 | 5 mg |
- Guaranà, anche conosciuto/a come Paullinia cupana Kunth
- Melograno, anche conosciuto/a come Punica granatum L.
- Damiana, anche conosciuto/a come Turnera diffusa Wild. ex Schult.
- Maca, anche conosciuto/a come Lepidium meyenii Walp.
- Zenzero, anche conosciuto/a come Zingiber officinale Rosc.
- Palma nana, anche conosciuto/a come Serenoa repens (W.Bartram) Small
- Ashwaghanda, anche conosciuto/a come Withania somnifera (L.) Dunal
- Ptychopetalum olacoides Benth., anche conosciuto/a come Muira Puama
- Ortica, anche conosciuto/a come Urtica dioica L.
- Betulla, anche conosciuto/a come Betula verrucosa, Betula pendula Roth
- Finocchio, anche conosciuto/a come Foeniculum vulgare Mill.
- Timo, anche conosciuto/a come Thymus vulgaris L.
- Menta, anche conosciuto/a come Mentha x piperita L.
- Tiglio, anche conosciuto/a come Tilia tomentosa Moench
Controindicazioni e avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Il mio giudizio relativamente a Sensimev Blu è sostanzialmente sovrapponibile a quanto già espresso per altri integratori con le stesse indicazioni, può avere senso durante limitati periodi di stress, DOPO aver escluso con il medico/andrologo l’esistenza di patologie di fondo che richiedano trattamenti specifici.
Come sempre non condivido il ricorso a questa categoria di integratori se prima non si è migliorato il proprio stile di vita; capacità di erezione, desiderio ed anche infertilità sono tre condizioni che possono trarre enorme beneficio dall’adozione di semplici (ma non banali) accorgimenti quali:
- smettere di fumare
- ridurre o eliminare il consumo di alcolici
- praticare regolarmente attività fisica
- perdere peso se necessario
- attenersi ad una dieta sana, varia, equilibrata e ricca di frutta e verdura
- bere quotidianamente almeno 1.5-2 L di acqua
Dal punto di vista alimentare gli alimenti che potrebbero mimare l’effetto di Sensimev Blu sono l’anguria e il melograno (non a caso sono presenti nella composizione) e soprattutto la barbabietola, dotata di spiccato effetto vasodilatatore.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Ashwaghanda
- Piuttosto nota come tonico-adattogeno, in realtà le evidenze di efficacia sono limitate; promettente invece l’utilizzo come contrasto allo stress.
- Spesso inclusa negli integratori volti al miglioramento della virilità e della fertilità maschile, manca purtroppo di un solido supporto scientifico (l’utilizzo poggia più che altro sulla trazione).
- Betulla
- Spesso citata per un ipotetico effetto depurativo e diuretico, in realtà non si trovano riscontri in letteratura.
- Damiana
- Usata soprattutto come tonico in campo maschile, ad oggi la letteratura disponibile è purtroppo ancora carente (l’utilizzo poggia soprattutto sulla tradizione).
- Finocchio
- Al finocchio vengono ascritte numerose proprietà, ma le prove scientifiche a supporto sono nella migliore delle ipotesi limitate (che non significa necessariamente che non siano reali, ma rimangono da dimostrare).
- Ovviamente auspicabile invece un periodico consumo nell’alimentazione.
- Guaranà
- Il consumo di caffè e the, entrambe bevande contenenti caffeina, consente una contemporanea assunzione dei benèfici antiossidanti contenuti.
- L-Arginina
- Gli che poggiano su basi scientifiche più solide sono fondamentalmente quelli in cui viene sfruttato l’effetto vasodilatatore della sostanza, come ad esempio angina, pressione alta e disfunzione erettile.
- Le principali fonti alimentari di L-Arginina sono:
- carne, pesce, pollame
- latte e latticini
- noci e semi
- orzo, grano saraceno, riso integrale, avena, mais
- uvetta
- cioccolato
- soia
- Quando viene usata a scopo vasodilatatore, esiste un’eccezionale alternativa alimentare, rappresentata dalla barbabietola rossa; seppure attraverso molecole diverse, anche in questo caso l’effetto è rilevante e significativo.
- L-Citrullina
- La L-citrullina è un aminoacido non essenziale, ossia prodotto naturalmente anche dall’organismo ed il cui metabolismo produce L-arginina; il nome citrullina deriva dall’anguria, Citrullus vulgaris, da cui fu isolato per la prima volta, che ne è una delle migliori fonti alimentari.
- La sostanza si è dimostrata probabilmente efficace nell’aumento della performance atletica di tipo anaerobico e nell’insufficienza cardiaca. Meno chiare le prove di efficacia per il trattamento della disfunzione erettile.
- L-Taurina
- La taurina è naturalmente presente in carne e pesce, ma non essendo un aminoacido essenziale l’organismo è comunque in grado di sintetizzarlo autonomamente. Non esistono ad oggi evidenze certe di una sua utilità in forma d’integrazione.
- Maca
- Proposto trattamento naturale per la riduzione del desiderio, disturbi erettili nell’uomo, problemi d’infertilità, sintomi della menopausa, … non disponiamo in realtà di solide evidenze di efficacia, anche se in alcuni casi sono stati pubblicati studi promettenti.
- Melograno
- Alla luce della letteratura disponibile il regolare consumo del frutto appare sicuramente preferibile.
- Menta
- Molto conosciuta ed apprezzata in campo alimentare, nel settore erboristico la menta ha mostrato interessanti proprietà nel trattamento della sindrome del colon irritabile e, in minor misura, a disturbi dell’allattamento, difficoltà digestive, cefalea tensiva; altre indicazioni sono ancora da dimostrare, in quanto più legate alla tradizione popolare che non ad una vera e propria letteratura scientifica.
- Ortica
- L’ortica è conosciuta da tutti per il potere urticante delle sue foglie e, quasi altrettanto comunemente, per il suo gusto delicato sfruttato in cucina in numerose zone d’Italia.
- Tradizionalmente usata per il trattamento di disturbi urinari, stupisce in genere scoprire che la letteratura si mostra più solida nell’utilizzo per il trattamento dell’osteoartrite.
- Palma nana
- Anche conosciuta come palma nana, la serenoa vanta un’importante tradizione nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (sono disponibili anche alcuni farmaci con questa indicazione); la letteratura disponibile in realtà è solo possibilista ed in alcuni casi promettente, ma certamente non ancora conclusiva sulla sua efficacia.
- Panax ginseng C.A. Mey.
- Il ginseng è una pianta con una lunga tradizione di utilizzo in fitoterapia, dove viene tipicamente proposto come adattogeno e proenergetico; esistono buone evidenze di efficacia in termini di miglioramento della performance cognitiva, mentre non sembra altrettanto utile dal punto di vista fisico.
- Una buona alternativa è rappresentata da caffé e tè che, consumati in forma alimentare, consentono di beneficiare anche di numerosi altre molecole utili dal punto di vista della prevenzione cardiovascolare.
- Ptychopetalum olacoides Benth.
- L’estratto trova posto soprattutto formulazioni afrodisiache e integratori volti al miglioramento della prestazione atletica, ma purtroppo ad oggi non disponiamo ancora di sufficienti studi per poterne determinare il profilo di utilizzo e di efficacia.
- È tuttora inserita nella “British Herbal Pharmacopoeia”, un’autorevole pubblicazione ad opera della British Herbal Medicine Association, dove viene raccomandata per il trattamento della dissenteria e dell’impotenza.
- Schisandra chinensis (Turcz.) Baill.
- L’utilizzo principale della schisandra è volto al supporto psicofisico nei periodi di stress e stanchezza (effetto adattogeno); in letteratura si trovano buoni riscontri soprattutto per quanto riguarda il miglioramento della capacità di concentrazione ed attenzione, nonché il trattamento di pazienti affetti da epatiti virali e iatrogene (dove migliora alcuni valori ematici).
- Le principali alternative sono rappresentate da uno stile di vita più curato, che comprenda ad esempio una dieta attenta, attività fisica praticata in modo regolare e, aspetto spesso trascurato, una corretta igiene del sonno (sia in termini quantitativi che qualitativi).
- Tiglio
- Proposto in numerosi integratori e con le più svariate indicazioni, la letteratura purtroppo è molto carente e non consente di trarre considerazioni conclusive sulla reale efficacia dell’estratto.
- Timo
- Usato per le più svariate indicazioni (bronchite, pertosse, mal di gola, coliche, artrite, dispepsia, gastrite, diarrea, enuresi, disprassia, flatulenza, disturbi della pelle, come diuretico, disinfettante urinario, antielmintico e stimolante dell’appetito), manca in realtà di evidenze scientifiche che ne dimostrino l’efficacia.
- Zenzero
- L’utilizzo in cucina della radice di zenzero è sicuramente auspicabile, mentre il consumo di integratori che lo contengono richiede qualche valutazione in più; dei numerosi effetti che gli vengono attribuiti non esistono conferme inconfutabili della sua efficacia, ma sembra ragionevolmente utile nel trattamento di nausea e vomito (soprattutto nel caso delle donne incinte), dismenorrea (dolori mestruali), vertigini e dolore da osteoartrite.
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