Polase Plus funziona? Recensione, opinioni e prezzo
Polase e Polase Plus sono due noti integratori salini (a base di Magnesio e Potassio) formulati per fornire sollievo durante i periodi di stanchezza ed aumentato fabbisogno; in particolare, in base a quanto riportato sul sito del produttore, Polase Plus è consigliato
- per combattere stanchezza e fatica fisica durante l’afa estiva
- in caso di fabbisogno aumentato per condizioni di stress o sovraffaticamento mentale e fisico
- in caso di regimi alimentari ipocalorici, che potrebbero comportare scarso apporto di sali minerali
- per supplire ad eventuali carenze con una sola somministrazione giornaliera
- in caso sia necessario limitare l’assunzione di zuccheri (Polase plus è senza zucchero, a differenza di Polase classico in bustine).
La differenza fra i due prodotti risiede nella quantità di Magnesio e Potassio presenti per bustina:
Magnesio | Potassio | |
Polase classico | 37,5 mg | 100 mg |
Polase Plus | 225 mg | 300 mg |
La posologia di Polase Plus prevede l’assunzione di 1-2 bustine al giorno, dopo il/i pasto/i principali, sciogliendo il contenuto in un bicchiere d’acqua (sul sito ufficiale si legge che è consigliabile continuare per almeno due settimane).
L’aroma è un piacevole gusto agrumi, derivante dalla presenza di succo di arancia e mandarino nella formulazione delle bustine, privo di zucchero.
Polase Plus può essere usato anche in gravidanza e allattamento, se consigliato dal medico curante o dal ginecologo.
12,83€
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Descrizione
Magnesio
Il Magnesio è un minerale essenziale coinvolto come cofattore in più di 300 reazioni enzimatiche all’interno del corpo umano – in particolare, è di fondamentale importanza in tutte quelle reazioni che riguardano il metabolismo cellulare. A livello fisiologico il Magnesio è infatti coinvolto
- nella conduzione del segnale nervoso
- nella regolazione del tono dei vasi sanguigni
- nell’attività muscolare
- nella sintesi di amminoacidi e proteine
- nel metabolismo dei carboidrati
- nella sintesi e nella degradazione del DNA
- nella funzione immunitaria
- nella produzione di ATP (la principale molecola di immagazzinamento di energia nel corpo umano)
- nella coagulazione del sangue
- nel metabolismo osseo
Inoltre il Magnesio è fondamentale per il metabolismo di altri minerali, quali Calcio, Ferro, Sodio, Zinco e Fosforo.
Una volta assunto con l’alimentazione (o con integratori) il Magnesio è assorbito a livello intestinale per diffusione passiva (il trasporto attivo entra in gioco solo in caso di gravi carenze) e inviato al fegato. Da qui passa nella circolazione sanguigna e viene distribuito a tutto il corpo: il 50-60% della quantità assorbita viene immagazzinata nelle ossa, il restante nei tessuti muscolari e non. L’eventuale eccesso è eliminato per via renale.
L’assorbimento del Magnesio richiede la presenza di adeguati livelli di Selenio, ormone paratiroideo (PTH), vitamina B6 e vitamina D; è invece ostacolato dalla presenza di fitati (molecole presenti per esempio nella buccia dei legumi, allontanabili con l’ammollo), di fibre, di grassi saturi in eccesso, di elevate assunzioni di Fosforo o Calcio.
Per completezza di informazione riportiamo che, se è vero che un’assunzione eccessiva di fibre può ostacolare l’assorbimento del Magnesio, qualora queste fibre derivino invece da oligosaccaridi o pectine (fibre solubili, fermentabili) l’assorbimento risulta addirittura facilitato.
Il Calcio, invece, esso è stato a lungo considerato un antagonista dell’assorbimento del Magnesio (e, ovviamente, viceversa): secondo studi recenti, tuttavia, pare che questo antagonismo assuma rilevanza clinica solo in condizioni di carenza di Magnesio da ridotto introito.
Le principali fonti alimentari di Magnesio sono (in ordine decrescente):
- vegetali a foglia verde larga
- legumi
- cereali integrali (quelli raffinati ne perdono circa l’80%)
- frutta secca
- frutta
- pesce
- carne
- latte intero
- formaggio
- uova
- cacao
- farina di soia
- acqua minerale
È interessante notare che, a dispetto dell’uso massiccio di integratori di Magnesio, non esistono test di laboratorio sufficientemente precisi nel quantificarne l’eventuale carenza – anche perché, lo ricordiamo, il Magnesio circolante nel sangue corrisponde solo a circa l’1% del quantitativo presente nel corpo ed è quindi difficile determinarne la quantità totale presente nel corpo. In linea generale, valori inferiori a 0,75 mmol/L sono considerati indicatori di grave carenza, ma anche valori appena superiori, nel range 0,75-0,85 mmol/L, potrebbero suggerire la necessità di integrazione.
Si stima che una dieta sbilanciata – soprattutto nell’apporto di vegetali e frutta – porti a un’assunzione giornaliera di sali minerali inferiore a quella raccomandata per il mantenimento di un buono stato di salute. A peggiorare la situazione potrebbero concorrere malattie croniche che comportano problemi di malassorbimento o condizioni di aumentato fabbisogno o eccessiva eliminazione, tra cui ricordiamo
- assunzione eccessiva di alcolici, sale, caffè
- carenza di sodio conseguente all’assunzione di alcuni farmaci
- malnutrizione
- disordini endocrini (diabete, malattie della tiroide)
- situazioni di stress fisico e/o mentale prolungato
- problemi gastrointestinali (celiachia, colon irritabile, pancreatite, vomito o diarrea prolungate)
- farmaci quali antibiotici, diuretici, antivirali, corticosteroidi, antitumorali
- patologie renali
- gravidanza e allattamento
- carenza di Potassio o di Fosforo
Se è vero che le riserve di Magnesio sono difficilmente quantificabili, risulta altrettanto comprovato nella pratica clinica che la carenza di questo minerale non si verifica quasi mai da sola, ma in genere accompagnata dalla carenza generale di sali minerali, quali Potassio e Fosforo. I sintomi sono dunque sovrapponibili e riguardano prevalentemente deficit neurologici e neuromuscolari:
- debolezza muscolare e spasmi
- intorpidimento, formicolio, crampi
- vertigini, mancanza di coordinazione
- letargia
- difficoltà di memoria, confusione mentale, disturbi dell’attenzione
- depressione o ipereccitabilità
- aritmie cardiache
- nausea, vomito, perdita di peso
La carenza prolungata di Magnesio è stata inoltre associata, in numerosi studi, ad aumentato rischio di insorgenza di patologie gravi, quali insufficienza cardiaca congestizia, infarto, aterosclerosi, aritmie, ipertensione, sindrome metabolica, diabete mellito, iperlipidemia, ictus, problemi respiratori; la carenza di Magnesio sembra inoltre avere un ruolo nell’insorgenza della sindrome di Tourette (un disturbo neurologico infantile caratterizzata da tic motori, che spesso scompare spontaneamente durante l’adolescenza).
In commercio esistono ormai numerosi integratori a base di magnesio – da solo o, come nel caso di Polase Classico e Polase Plus, in associazione con altri minerali. La differenza, oltre che nel dosaggio, risiede nella scelta del sale di Magnesio utilizzato:
- i Sali inorganici, come il magnesio solfato (sali di Epsom) o il Magnesio idrossido (la nota Magnesia), sono utilizzati in genere a scopo lassativo e per trattare dispepsia e acidità gastrica; fa eccezione il Magnesio cloruro, usato a scopo di integrazione
- i Sali organici (citrato, orotato, gluconato, acetato, aspartato, succinato, lattato) sono utilizzati preferibilmente a scopo di integrazione
Tra i Sali organici, sembra che quelli che garantiscano il maggior assorbimento di Magnesio siano il citrato (come in Polase e Polase Plus) l’orotato e il gluconato.
La dose giornaliera raccomandata (RDA) è di 300-400 mg:
- in Polase sono contenuti 75 mg di Magnesio citrato per dose giornaliera (2 bustine o 4 compresse), aumentabili fino a 113 mg (tre bustine o 6 compresse, pari al 30% della RDA)
- in Polase plus sono contenuti 225 mg di Magnesio citrato per dose giornaliera (1 bustina), aumentabili fino a 450 mg (due bustine, pari al 120% della RDA)
Il magnesio è ben tollerato e l’eventuale eccesso viene di norma eliminato per via renale.
Gli effetti indesiderati più comuni, riscontrabili soprattutto in soggetti sensibili e/o a dosi elevate, sono
- diarrea
- irritazione gastrica
Laddove ci sia il rischio di tali disturbi, è consigliabile dividere la dose giornaliera in più somministrazioni: in questo modo si minimizza il rischio e sia aumenta anche la frazione assorbita.
Particolare attenzione è richiesta da parte di pazienti in trattamento con Levodopa (antiParkinson), poiché il Magnesio, assunto contemporaneamente, può ridurne l’efficacia: per evitare ogni rischio, si raccomanda in tal caso di assumere Levodopa 2 ore prima o 6 ore dopo l’assunzione di integratori di Magnesio.
[1-4]
Potassio
Il Potassio è uno dei minerali maggiormente rappresentati all’interno del corpo umano: la quantità totale di Potassio circolante e la sua corretta diffusione attraverso le membrane cellulari sono di vitale importanza per la funzionalità delle cellule.
Tutte le cellule del corpo umano possiedono appositi canali di membrana, attraverso i quali viene pompato Sodio all’esterno e Potassio all’interno: questo scambio genera un costante gradiente di concentrazione e contribuisce a mantenere il cosiddetto potenziale di membrana, essenziale per il corretto funzionamento delle cellule del sistema nervoso e per la contrattilità delle cellule muscolari (comprese quelle cardiache). Il Potassio è di fatto il principale minerale all’interno delle cellule.
Oltre alla funzione contrattile, il Potassio ha un ruolo importante
- nel regolare l’equilibrio elettrolitico
- nel mantenimento dell’equilibrio dei fluidi corporei
- nel mantenimento dei normali valori pressori
Le principali fonti alimentari di Potassio sono rappresentate da frutta e verdura, in particolare:
- meloni, avocado, succo di limone, banane
- vegetali a foglia verde larga
- pomodori
- cetrioli
- zucchine
- melanzane
- zucca
- carote
- patate
- legumi (soprattutto i fagioli)
- frutta secca
Una volta introdotto nell’organismo, il potassio viene assorbito a livello intestinale (il 90% è assorbito per diffusione passiva) e distribuito all’interno delle cellule di tutto il corpo.
L’omeostasi del Potassio, ossia il mantenimento delle giuste quantità all’interno del corpo, è di fondamentale importanza ed è mantenuta attraverso numerosi sistemi, primo tra i quali la regolazione di escrezione e riassorbimento a livello renale; anche l’insulina e il sistema beta-adrenergico contribuiscono a mantenere l’equilibrio dei valori di Potassio.
La carenza di Potassio (ipokaliemia), in condizioni di buona salute e con un giusto e regolare apporto di frutta e verdura, è un evento raro. Può tuttavia manifestarsi in condizioni patologiche, quali
- anoressia, diete eccessivamente restrittive
- alcolismo
- problemi di malassorbimento
- diarrea prolungata
- eccessiva perdita a causa di patologie renali
- assunzione prolungata di farmaci diuretici o lassativi
- gravi condizioni di stress fisico e mentale
- sudorazione eccessiva e prolungata nel tempo
La carenza di Potassio si manifesta in genere con sintomi quali
- debolezza muscolare
- cambiamenti di umore (fino allo stato confusionale)
- alterazioni del battito cardiaco
- ipertensione
L’eccesso di Potassio (iperkaliemia) è una condizione altrettanto rara: anche in caso di eccessiva assunzione, infatti, se la funzionalità renale e surrenale non è compromessa, la quantità in eccesso viene eliminata attraverso le urine.
L’iperkaliemia, quando si manifesta, rappresenta un problema serio a livello dei tessuti eccitabili, nervoso e muscolare: le manifestazioni neuromuscolari includono parestesia (formicolio, intorpidimento) e fascicolazione (contrazione improvvisa) nelle gambe e nelle braccia. Se la situazione non viene riportata alla normalità, subentra il rischio di paralisi flaccida, tetraplegia e tossicità cardiaca.
La dose giornaliera raccomandata di Potassio è di circa 2-4 g, a seconda del periodo di vita e di un’eventuale aumentata richiesta (ad esempio in gravidanza ed allattamento).
In Polase e Polase Plus il Potassio è presente come sale organico, ad elevato assorbimento – e in particolare:
- in Polase sono contenuti 200 mg di Potassio gluconato per dose giornaliera (2 bustine o 4 compresse), aumentabili fino a 300 mg (tre bustine o 6 compresse, pari al 15% della RDA)
- in Polase plus sono contenuti 300 mg di Potassio citrato per dose giornaliera (1 bustina), aumentabili fino a 600 mg (due bustine, pari al 30% della RDA)
Il Potassio citrato sembra preferibile rispetto al Potassio cloruro (presente in molti integratori in commercio) per ragioni legate all’acidità dei fluidi corporei: il sale citrato ha azione alcalinizzante sul pH sanguigno e risulta quindi particolarmente utile negli individui affetti da acidosi metabolica (conseguente a condizioni di insufficienza renale cronica); per la stessa azione alcalinizzante sul pH delle urine, il Potassio citrato è preferibile ad altri sali in caso di infezioni delle vie urinarie associate a bruciori.
[2,5-8]
Controindicazioni e precauzioni d’uso
Come riportato nelle singole monografie, una dieta equilibrata, affiancata ad uno stile di vita sano, non dovrebbe comportare particolari carenze di Sali minerali, così come di vitamine. Esistono tuttavia situazioni di difficoltà, dovute per esempio a periodi di stress fisico o mentale prolungati o a condizioni climatiche che comportino un’eccessiva sudorazione senza adeguato reintegro, in cui l’integrazione con Potassio e Magnesio può rappresentare un valido aiuto.
Si tenga tuttavia presente che gli integratori andrebbero assunti per periodi limitati di tempo, sufficienti a ripristinare le condizioni di salute ottimali e non, come purtroppo spesso accade, come surrogati di un’alimentazione equilibrata e di un corretto stile di vita.
Polase e Polase plus, secondo quanto riportato dal produttore, possono essere assunti anche in gravidanza e allattamento, previo parere favorevole del medico curante.
Particolare cautela deve essere prestata in caso di assunzione di farmaci cosiddetti risparmiatori di Potassio (una classe di farmaci diuretici) – e in generale in caso di trattamento con farmaci antipertensivi diuretici.
In caso di qualsiasi trattamento di tipo farmacologico vale la regola generale di consultarsi col proprio medico curante prima di assumere qualsiasi integratore, che potrebbe interferire con la terapia in atto.
A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive
Fonti e bibliografia
- Herbs and Natural Supplements- An evidence-based guide,4th ed. L.Braun, M.Cohen. Elsevier Editions
- Therapeutic Research Center – Natural Medicines
- Clinical Trial Magnes Res. 2003 Sep;16(3):183-91. Mg Citrate Found More Bioavailable Than Other Mg Preparations in a Randomised, Double-Blind Study Ann F Walker, Georgios Marakis, Samantha Christie, Martyn Byng
- ReviewRom J Intern Med. 2004;42(3):491-501. Magnesium Orotate–Experimental and Clinical Evidence H G Classen
- Humanitas Research
- Adv Physiol Educ. 2016 Dec;40(4):480-490. Physiology and Pathophysiology of Potassium Homeostasis Biff F Palmer, Deborah J Clegg
- Nutrients. 2016 Jul 22;8(7):444. Potassium Intake, Bioavailability, Hypertension, and Glucose Control Michael S Stone, Lisa Martyn, Connie M Weaver
- Physiology (Bethesda). 2017 Mar;32(2):100-111. Potassium Homeostasis: The Knowns, the Unknowns, and the Health Benefits Alicia A McDonough, Jang H Youn
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Composizione
Controindicazioni e avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
A mio parere gli integratori salini, ossia quelli contenenti sali minerali come Polase Plus, sono un po’ sopravvalutati; sicuramente utili e talvolta anche indispensabili in condizioni di reale carenza, nella quotidianità è in genere sufficiente una corretta alimentazione fondata su
- verdura
- frutta
- cereali integrali
- acqua
per garantire un più che sufficiente apporto di tutti gli oligo-elementi necessari, senza necessità d’integrazione.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Magnesio
- Il magnesio è un minerale particolarmente abbondante nell’organismo, dove coadiuva più di 300 reazioni biochimiche, e comune in molti alimenti (i cibi ricchi di fibra lo sono in genere anche del prezioso minerale, come nel caso di verdura, semi, frutta secca a guscio, cereali integrali). Anche la normale acqua ne rappresenta una fonte significativa.
- Tra gli alimenti che ne sono più ricchi troviamo:
- vegetali a foglia verde larga
- legumi
- cereali integrali (quelli raffinati ne perdono circa l’80%)
- frutta secca
- frutta
- pesce
- carne
- latte intero
- formaggio
- uova
- cacao
- farina di soia
- acqua minerale
- Le indicazioni per cui è stato proposto come integratore sono quasi infinite e, in molti casi, esiste anche una buona evidenza scientifica a supporto.
- Potassio
- Una dieta ricca di legumi, frutta e verdura consente di assumere quantità sufficientemente abbondanti di potassio, utile tra l’altro a contrastare l’azione ipertensiva (cioè sulla pressione del sangue) del troppo sale da cucina che caratterizza l’alimentazione della maggior parte della popolazione.
- Tra gli alimenti più ricchi di potassio troviamo:
- meloni, avocado, succo di limone, banane
- vegetali a foglia verde larga
- pomodori
- cetrioli
- zucchine
- melanzane
- zucca
- carote
- patate
- legumi (soprattutto i fagioli)
- frutta secca
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