Mavosten Forte compresse: a cosa serve? Funziona? Prezzo?
Mavosten Forte compresse è un integratore che si propone l’obiettivo di contribuire al benessere dei nervi ,favorendo al contempo un sollievo da tensioni che possono affliggere collo e schiena in presenza di neuropatie quali sciatalgia, cervicalgia, … che possono manifestarsi in forma di mal di schiena, male al collo, …
La dose consigliata prevede l’assunzione di una compressa al giorno, da deglutire con acqua o altra bevanda; sono disponibili due diverse confezioni, rispettivamente da 20 e 60 compresse (sufficienti a coprire il fabbisogno di 20 giorni e 2 mesi).
Rispetto alla formulazione normale, nella composizione spicca la presenza di uridina monofosfato e tanaceto, che vanno ad affiancare acido alfa lipoico, vitamine del gruppo B e calcio.
Mavosten Forte non contiene:
- glutine
- lattosio.
Non sono noti effetti collaterali, ma si raccomanda cautela nei soggetti diabetici in terapia (con ipoglicemizzanti orali e/o insulina) perché l’acido lipoico potrebbe contribuire ad un ulteriore abbassamento della glicemia, mentre la presenza di biotina potrebbe essere responsabile di alterazioni in numerosi esami del sangue.

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Descrizione
Mavosten Forte è un integratore a base di acido alfa-lipoico, uridina, tanaceto, vitamine e calcio con azione antiossidante e neurotrofica, proposto per il mantenimento della buona salute del sistema nervoso e come coadiuvante in presenza di dolori lombari, cervicali, parestesie (sensazione di formicolio) agli arti, che non richiedano intervento farmacologico.
Vediamo nel dettaglio gli ingredienti attivi di Mavosten Forte e come essi possano agire per il benessere dei nervi periferici e per migliorare eventuali sindromi dolorose da compressione nervosa.
Acido alfa-lipoico
L’acido alfa lipoico (ALA o acido tiottico), è un acido grasso presente nei mitocondri delle cellule umane, ove è coinvolto come cofattore enzimatico nella respirazione cellulare (Ciclo di Krebs), attraverso la quale viene prodotta energia a partire dal glucosio. Oltre a questa funzione, l’ALA è un potente antiossidante, in grado di bloccare l’azione dannosa dei radicali liberi – sottoprodotti del metabolismo cellulare, che devono essere smaltiti per non arrecare danno alla cellula.
Il nostro corpo, grazie ad una serie di reazioni enzimatiche, è in grado di produrre quantità apprezzabili di ALA, che tuttavia è assumibile anche attraverso fonti alimentari quali
- carni rosse e frattaglie (fegato, cuore, rene)
- broccoli, cavolini di Bruxelles
- spinaci
- pomodori
- riso integrale e crusca
La biodisponibilità di ALA dagli alimenti, però, non è particolarmente elevata, per cui in condizioni di aumentato fabbisogno può essere utile fare ricorso agli integratori.
L’acido alfa-lipoico è utilizzato anche a scopo terapeutico in diversi Paesi europei (Germania, Austria, Polonia, Romania, Ungheria) e negli Stati Uniti per il trattamento delle neuropatie sensitivo-motorie conseguenti al diabete, con buoni risultati [1-6].
Esistono inoltre alcuni studi clinici che hanno avuto buoni riscontri nell’uso di ALA per il trattamento di
- Cervicobrachialgia, una condizione dolorosa che interessa collo e arti superiori, dovuta a compressione dei nervi spinali della zona cervicale
- Lombocruralgia (detta anche “sciatica frontale), che interessa schiena e parte anteriore e/o interna della coscia
- Lombosciatalgia (la comune “sciatica”), che interessa schiena, gluteo e parte posteriore della gamba
- Sindrome del Tunnel Carpale
[7-10]
Il dosaggio di ALA utilizzato negli studi clinici, ritenuto allo stesso tempo sicuro e sufficientemente efficace, è di 600 mg al dì.
Poiché l’ALA possiede anche effetto ipoglicemizzante, si raccomanda cautela in caso di pazienti diabetici in trattamento con ipoglicemizzanti orali. Consultare sempre il proprio medico curante in caso di qualsiasi terapia farmacologica in atto.
Mavosten Forte contiene 350 mg di ALA per compressa (dose giornaliera).
Uridina
L’Uridina monofosfato è un nucleotide, costituito da ribosio (uno zucchero), uracile (una base azotata) e un gruppo fosfato, che costituisce uno dei “mattoni” che compongono l’RNA cellulare (l’acido ribonucleico, “parente” dell’acido desossiribonucleico o DNA).
Semplificando al massimo, possiamo dire che il DNA contiene l’informazione genica, mentre l’RNA si occupa di tradurre questa informazione ai vari componenti cellulari, dando inizio ad una serie di reazioni biochimiche (tra cui la sintesi delle proteine), essenziali per la vita dell’organismo.
Oltre a far parte del filamento di RNA, l’Uridina sembra sia direttamente coinvolta nel processo di rigenerazione della guaina mielinica che riveste i nervi e che risulta fondamentale per la corretta trasmissione del segnale nervoso: in particolare, i nucleotidi pirimidinici (Uridina e Citidina) stimolerebbero la sintesi di fosfo- e glicolipidi, componenti strutturali essenziali della membrana che riveste i neuroni.
Le neuropatie periferiche causate da compressione delle terminazioni nervose (sindrome del tunnel carpale, lombosciatalgie, cervicalgie) si innescano a seguito della perdita del rivestimento mielinico in alcune regioni del neurone periferico: pertanto, la rigenerazione della guaina mielinica danneggiata e il mantenimento della sua integrità rappresentano la via preferenziale per la cura di questo tipo di neuropatie.
Ebbene, secondo numerosi studi preclinici – condotti già all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso e successivamente confermati -, l’Uridina e la Citidina avrebbero un ruolo essenziale sia nel processo di ricostruzione sia nella riduzione del dolore associato alla neuropatia: in alcuni studi condotti su animali, per esempio, la somministrazione di Uridina e Citidina ha portato ad una rigenerazione delle lesioni precedentemente indotte al nervo sciatico e un’inibizione della trasmissione dell’impulso doloroso a livello della spina dorsale.
In un recente studio osservazionale condotto da ricercatori spagnoli su 36 pazienti affetti da tunnel carpale, la somministrazione di una combinazione di 3 mg di Uridina e 5 mg Citidina, due volte al dì per 6 mesi, ha prodotto una significativa riduzione del dolore, protrattasi anche dopo la sospensione del trattamento. In aggiunta a ciò, i ricercatori hanno osservato un lieve aumento della velocità di conduzione nervosa nel nervo mediano (che innerva la mano ed è coinvolto nella sindrome del tunnel carpale), con miglioramento della funzionalità articolare.
Alcune evidenze scientifiche, inoltre, suggeriscono che la contemporanea somministrazione di acido folico e vitamina B12 (presenti anch’essi in Mavosten Forte) insieme all’Uridina possa accelerare il processo di riparazione del neurone danneggiato: in uno studio osservazionale multicentrico condotto su 48 pazienti affetti da neuropatia periferica da compressione nervosa è stata somministrata una capsula giornaliera contenente 50 mg di Uridina monofosfato, 3 mcg di vitamina B12 e 400 mcg di acido folico. Al termine dei due mesi di trattamento è stato chiesto ai partecipanti di compilare un questionario di valutazione del dolore: dall’analisi delle risposte è emersa una significativa riduzione del dolore da parte dei pazienti, il 77,4% dei quali ha riferito di aver ridotto, quando non addirittura sospeso, l’utilizzo di farmaci antidolorifici.
[11-17]
Ricordiamo che gli studi scientifici più rigorosi e affidabili sono quelli condotti in doppio cieco a confronto con placebo. Gli studi osservazionali o gli studi in cui viene somministrato un farmaco o un integratore senza confronto con il gruppo cosiddetto “di controllo” possono fornire indicazioni preliminari importanti, ma che necessitano di successiva conferma mediante studi rigorosi, condotti possibilmente in doppio cieco e su un numero sufficientemente rappresentativo di partecipanti.
Mavosten Forte contiene 50 mg di Uridina monofosfato per compressa (dose giornaliera), 400 mcg di acido folico (200% VNR) e 7,5 mcg di Vitamina B12 (300% VNR).
Tanaceto
Appartenente alla famiglia della Asteraceae, il Tanaceto (Tanacetum Parthenium) è una pianta molto diffusa nelle regioni temperate di Europa, Stati Uniti e Sud America; in Italia è conosciuto anche coi nomi di amarella, erba magra o camomilla bastarda.
Nella medicina popolare è da secoli utilizzato come rimedio contro febbre, emicrania, artrite e nevralgie.
Le proprietà curative della pianta sarebbero dovute al contenuto di lattoni sesquiterpenici, flavonoidi, tannini e oli essenziali – componenti con riconosciute proprietà benefiche per la salute.
Studi in vitro hanno evidenziato capacità antinfiammatorie del Tanaceto, che sarebbe in grado di inibire la sintesi dei mediatori infiammatori, come le prostaglandine, i leucotrieni e i trombossani. Inoltre la pianta sembra possedere proprietà antistaminiche e antiaggreganti piastriniche.
Esistono alcune evidenze scientifiche che sembrano confermare le potenzialità del Tanaceto nei confronti della prevenzione degli attacchi di emicrania. Per quanto riguarda il dolore neuropatico, alcuni studi mostrano buone capacità del Tanaceto nel ridurre lo stimolo doloroso, ma si tratta di lavori preliminari e poco conclusivi, soprattutto laddove il Tanaceto non sia usato da solo a in associazione con altre erbe medicinali (ad esempio l’erba di San Giovanni) – il che rende difficile identificarne gli eventuali effetti.
[18-22]
Secondo quanto riportato dal produttore, l’estratto di Tanaceto in Mavosten Forte avrebbe l’effetto di ridurre il dolore localizzato.
Mavosten Forte contiene 50 mg di estratto di Tanaceto.
Secondo quanto riportato da una revisione Cochrane del 2014 relativa a cinque studi sul Tanaceto, la pianta risulta ben tollerata: eventuali effetti collaterali (in genere disturbi gastrointestinali) risultano lievi e reversibili con la sospensione del trattamento [23]. Le persone allergiche alle Asteraceae (Compositae) dovrebbero evitare l’assunzione del prodotto.
Non ci sono invece ricerche sull’eventuale interazione con farmaci: in considerazione del potenziale effetto antinfiammatorio e antiaggregante, però, si raccomanda di consultare il proprio medico curante o il farmacista in caso di terapia farmacologica in corso – soprattutto se con farmaci antinfiammatori o antiaggreganti piastrinici.
Vitamine del Gruppo B
Le vitamine B sono un gruppo di vitamine idrosolubili importanti per il buon funzionamento del metabolismo cellulare e per il benessere del sistema nervoso. In particolare, nella formulazione di Mavosten Forte troviamo:
- vitamina B1 (tiamina), coinvolta nel metabolismo del glucosio e dunque nella produzione di energia
- vitamina B2 (riboflavina), che ha funzione antiossidante e di sostegno al sistema immunitario; partecipa al metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi ed è coinvolta nella produzione di ATP, una molecola fondamentale per lo scambio energetico a livello cellulare
- vitamina B3 (niacina), che ha funzione antiossidante e detossificante ed è coinvolta nella produzione di energia e nella regolazione di glicemia, trigliceridi e colesterolo
- vitamina B5 (acido pantotenico), coinvolta nella modulazione della risposta agli stimoli stressogeni
- vitamina B6 (piridossina), specificamente coinvolta nella difesa immunitaria e nella protezione dalle infezioni; interviene inoltre nel metabolismo di zuccheri, amminoacidi e acidi grassi
- vitamina B8 (biotina), che partecipa al metabolismo proteico, alla sintesi degli acidi grassi e del glucosio e preserva l’integrità di pelle e capelli
- vitamina B9 (acido folico), essenziale per sintesi e metabolismo degli acidi nucleici (DNA e RNA) e per l’attivazione della vitamina B12
- vitamina B12 (cianocobalamina), che agisce come immunomodulatore nella stimolazione dell’immunità cellulare
[14]
La presenza di vitamina B9 (acido folico) e vitamina B12 pare possa agire in sinergia con l’Uridina nell’accelerare il processo di riparazione del danno neuronale (vedi paragrafo Uridina)
Rispetto al Mavosten classico, il contenuto di vitamine B in Mavosten Forte, per dose giornaliera (1 compressa), è molto più elevato:
- 10 mg di Vitamina B1 (909% VNR)
- 10 mg di Vitamina B2 (714% VNR)
- 16 mg di Vitamina B3 (100% VNR)
- 18 mg di Vitamina B5 (300% VNR)
- 5 mg di Vitamina B6 (357% VNR)
- 175 mcg di Vitamina B8 (350% VNR)
- 400 mcg di Vitamina B9 (200% VNR)
- 7,5 mcg di Vitamina B12 (300% VNR)
VNR= Valori Nutritivi di Riferimento
Calcio
Il Calcio è il minerale più abbondante nel corpo umano e costituisce la matrice fondamentale di ossa e denti; la frazione di ione libera, invece, è coinvolta nella trasmissione dell’impulso nervoso e nel meccanismo di contrazione muscolare (compresa la contrazione del muscolo cardiaco).
Mavosten Forte, contiene 120 mg di Calcio D-pantotenato per dose giornaliera (1 compressa), pari al 15% dei VNR (Valori Nutritivi di Riferimento).
Controindicazioni ed effetti collaterali
Mavosten Forte può rappresentare un valido aiuto in tutte quelle forme di dolore lieve o moderato dovuto a compressione dei nervi periferici (lombalgie, cervicalgie, tunnel carpale, formicolii o intorpidimento agli arti), che non richieda un intervento farmacologico.
Considerata l’origine della patologia e la possibilità di un eventuale peggioramento se non correttamente trattata, si raccomanda quantomai un consulto medico e una diagnosi corretta del disturbo prima di assumere l’integratore.
Per completezza di informazione, ricordiamo che il benessere dei muscoli e nervi – e dell’intero organismo – passa sempre attraverso un corretto stile di vita, che comprenda un’alimentazione equilibrata e ricca dei nutrienti fondamentali (comprese vitamine e sali minerali, facilmente assumibili da frutta e verdura), un adeguato riposo notturno e, laddove possibile, una moderata ma costante attività fisica.
Non ci sono studi in merito alla sicurezza di Mavosten forte in gravidanza o allattamento, pertanto se ne sconsiglia l’utilizzo – salvo diverso parere medico.
Mavosten risulta generalmente ben tollerato: il produttore non riporta particolari controindicazioni o effetti collaterali degni di nota. Si raccomanda tuttavia attenzione in soggetti allergici alle Compositae per la presenza del Tanaceto nella formulazione.
A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive
Fonti e bibliografia
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- Textbook of Natural Medicine Elsevier – Churchill Livingstone (2013) – Pizzorno, Murray
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- Cochrane Database Syst Rev. 2004;(1):CD002286. Feverfew for preventing migraine M H Pittler, E Ernst
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Il medico di base dice che i miei mal di testa sono dovuti alla tensione muscolare (studio quindi sono sempre seduta). Posso provare ad usarlo o c’è altro che potrei provare prima?
Il Mavosten si prende a stomico pieno o a stomaco vuoto ?
Con il diabete ditipo2 è possibile prenderlo
può essere utile anche x i tendini delle braccia?
Ho continuo formicolio piede dx nn sensibilità’ verso l’esterno
Buongiorno sono in cura da un neurologo a seguito di una stabilizzazione di due vertebre l4/l5 post frattura Pensavo di risolvere il problema dei dolori lombari quello alle gambe,il formicolio e il calore e intorpedimento ai piedi e il dolore sotto la pianta ( anche in seguito ad un intervento di metatalsagia con neuroma di morto eseguito 9 mesi fa.) Ho l’impressione che tutto ciò è dovuto a compressione dei nervi della colonna che mi crea parastesie agli arti inferiori.Attualmente prendo Pregabalin da 25 e Normast da 300.Ho letto di questo Vs.integratore e vorrei sapere se lo consigliate per il mio problema Vi ringrazio molto saluti M.Luisa
Buonasera. Posso provare ad usalo perché mi sento stordito e con vertigini
Può dare giovamento al neuroma di Norton? grazie
Ho dolori alle articolazioni da post covid. Il neurologo mi ha consigliato di prendere ecubalin e i dolori si sono attenuati. Rimangono però fastidiosi formicolii alle braccia . Posso assumere anche mavosten?
Buongiorno, ernie su L4 e L5 e ciste di tarlov su S1, è un periodo che spesso mi blocco la schiena con forti dolori lombari, trattamento osteopatico, esercizi. Ho crampi specialmente notturni o quando faccio attività fisica. Può essere utile questo integratore? Grazie
Adatto per lombosciatalgia?
Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Uridina monofosfato | 50 mg |
Acido Alfa Lipoico | 350 mg |
Tanacetum vulgare L. | 50 mg |
Calcio | 120 mg |
Vitamina B11 | 10 mg |
Vitamina B22 | 10 mg |
Vitamina B33 | 16 mg |
Vitamina B54 | 18 mcg |
Vitamina B65 | 5 mg |
Vitamina B76 | 175 mcg |
Vitamina B97 | 400 mcg |
Vitamina B128 | 7.5 mcg |
- Vitamina B1, anche conosciuto/a come Tiamina
- Vitamina B2, anche conosciuto/a come Riboflavina
- Vitamina B3, anche conosciuto/a come Niacina, Acido nicotinico, Niacinamide, Nicotinamide, Vitamina PP
- Vitamina B5, anche conosciuto/a come Acido pantotenico
- Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
- Vitamina B7, anche conosciuto/a come Biotina
- Vitamina B9, anche conosciuto/a come Acido folico, acido Folinico
- Vitamina B12, anche conosciuto/a come Cobalamina, Idrossicobalamina, Metilcobalamina
Controindicazioni e avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Se è difficile individuare un unico rimedio alternativo alla composizione di Mavosten Forte, mi preme sottolineare due importanti aspetti:
- in presenza di mal di schiena o altra sintomatologia non diagnosticata con certezza dal medico, o che non tende alla risoluzione, si raccomanda di rivolgersi al proprio curante senza sottovalutare il sintomo;
- in caso di mal di schiena, a differenza di quanto si suggeriva fino a pochi anni fa, uno stato di completo riposo e sostanzialmente controindicato; si raccomanda quindi di continuare con lo svolgimento di una blanda attività fisica, eventualmente dietro controllo di un fisioterapista.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Acido Alfa Lipoico
- Molecola piuttosto nota nell’ambito del mondo dell’integrazione, le fonti alimentari degne di nota sono.
- carni rosse,
- frattaglie,
- spinaci,
- broccoli,
- patate,
- carote,
- barbabietole
- e lievito.
- Promosso e pubblicizzato per numerose indicazioni, le azioni meglio caratterizzate e verificate comprendono:
- diabete,
- neuropatia diabetica,
- iperlipidemia
- e obesità
- Salvo la neuropatia diabetica, quindi, le altre indicazioni sono sovrapposte alle ragioni per cui si consiglia uno stile di vita attivo ed una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
- Uno dei principali limiti della sostanza è rappresentato dal costo, che rende difficilmente sostenibile l’assunzione di integratori a dosaggi attivi per lunghi periodi.
- Molecola piuttosto nota nell’ambito del mondo dell’integrazione, le fonti alimentari degne di nota sono.
- Calcio
- Il calcio è un minerale essenziale per l’organismo umano, che quindi dev’essere quotidianamente parte della propria dieta, insieme alla vitamina D che ne consente l’utilizzo; ne sono ricchi ovviamente latte e latticini, su cui tuttavia sembra pesare un effetto paradossalmente contrario alla salute delle ossa quando consumati in quantità eccessiva, è quindi consigliabile che il fabbisogno giornaliero venga perseguito anche attraverso altre fonti, rappresentate ad esempio da:
- broccoli
- cavoletti di Bruxelles
- cavolo
- acqua (sì, è un’interessante fonte di calcio)
- Il calcio è un minerale essenziale per l’organismo umano, che quindi dev’essere quotidianamente parte della propria dieta, insieme alla vitamina D che ne consente l’utilizzo; ne sono ricchi ovviamente latte e latticini, su cui tuttavia sembra pesare un effetto paradossalmente contrario alla salute delle ossa quando consumati in quantità eccessiva, è quindi consigliabile che il fabbisogno giornaliero venga perseguito anche attraverso altre fonti, rappresentate ad esempio da:
- Tanacetum vulgare L.
- Il tanaceto è stato tradizionalmente usato per una lunga lista di indicazioni, ma ad oggi non esistono evidenze di efficacia.
- Uridina monofosfato
- L’uridina è un nucleotide che si trova nell’RNA; è una molecola comunemente presente in molti alimenti, quali ad esempio
- Estratto di canna da zucchero
- Pomodori
- Lievito di birra
- Birra
- Broccoli
- Carni derivate da organi (fegato, pancreas, ecc.)
- Noci
- La letteratura non è ricchissima, ma una supplementazione di nucleotidi derivati da RNA/DNA sono stati testi per migliorare performance atletica, ustioni, sindrome del colon irritabile e infezioni post-operatori, senza grandi evidenze di efficacia.
- L’uridina è un nucleotide che si trova nell’RNA; è una molecola comunemente presente in molti alimenti, quali ad esempio
- Vitamina B1
- Vitamina essenziale (l’organismo non è in grado di produrla autonomamente), la B1 viene spesso inclusa in multivaminici ed integratori del complesso B con le indicazioni più svariate, anche se in realtà le uniche provate sono:
- rari disordini metabolici
- carenza accertata della vitamina (condizione rara)
- Sono promettenti alcuni studi in merito al possibile utilizzo nel caso di:
- cataratta
- neuropatia diabetica
- dismenorrea (dolori mestruali)
- È abbondantemente contenuta in cereali integrali, carne e pesce, tanto che una reale carenza nella popolazione generale è estremamente rara (e in genere limitata a specifiche categorie di pazienti, come gli alcolisti).
- Vitamina essenziale (l’organismo non è in grado di produrla autonomamente), la B1 viene spesso inclusa in multivaminici ed integratori del complesso B con le indicazioni più svariate, anche se in realtà le uniche provate sono:
- Vitamina B12
- In una dieta onnivora correttamente bilanciata non dovrebbe esserci la necessità di integrare la vitamina B12, mentre è fortemente consigliato farlo per i vegetariani ed assolutamente indispensabile per i vegani, in quanto totalmente assente nel mondo vegetale.
- Tra le fonti alimentari più ricche ricordiamo le carni (in particolare il fegato) e il pesce (compresi i frutti di mare); latte e uova ne sono solo discrete fonti.
- Si segnala la presenza di vitamina B12 in numerosi prodotti per vegani, come le bevande a base di soia (ma insufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero).
- Proposta con numerose indicazioni, di fatto gli effetti sostenuti da un’integrazione e pienamente dimostrati sono pressoché nulli, mentre essendo indispensabile per il normale funzionamento dell’organismo diventa indispensabile in soggetti che ne fossero carenti.
- Alcuni incoraggianti, per quanto preliminari, risultati sono stati ottenuti nel trattamento della nevralgia post-erpetica e nella prevenzione della degenerazione maculare senile.
- Vitamina B2
- Uova, carni magre e latte sono buone fonti di riboflavina, così come in numerose verdure; una sua carenza è quindi improbabile, a meno di casi di malassorbimento, malnutrizione, …
- Vitamina B3
- Come spesso succede con le vitamine le vengono attribuite numerose proprietà ed effetti, ma i benefici provati legati ad una sua supplementazione sono in realtà limitati; sembra tuttavia efficace nel migliorare il profilo lipidico (colesterolo buono/cattivo nel sangue) quando somministrata a dosi elevate (che tuttavia richiedono il preventivo parere medico).
- Vitamina B5
- Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
- carne (soprattutto fegato)
- uova
- legumi (fave)
- patate
- cereali integrali
- latte
- noci
- broccoli
- frutta (avocado, albicocche)
- funghi
- L’unica indicazione in cui un’integrazione risulta necessaria o almeno realmente utile è l’eventuale stato di carenza, condizione tutto sommato rara nella popolazione generale.
- Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
- Vitamina B6
- Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
- Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
- epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
- anemia sideroblastica
- iperomocistinemia
- Risultati preliminari sono stati ottenuti per
- prevenzione della degenerazione maculare senile
- prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
- nausea in gravidanza
- sindrome premestruale
Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.
- Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
- Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
- carne (manzo, pollo, maiale)
- pesce (salmone)
- uova
- legumi
- cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
- vegetali (spinaci)
- frutta (banana in particolare)
- frutta secca a guscio
- Vitamina B7
- La biotina è una vitamina essenziale, ossia che dev’essere introdotta con l’alimentazione perché l’organismo non è in grado di produrla.
- Dal punto di vista alimentare è presente ad esempio in
- latte e formaggi
- tuorlo d’uovo
- vegetali
- funghi
- arachidi
- lievito di birra
- Comunemente usata per la perdita di capelli e unghie fragili, di fatto le evidenze di efficacia sono limitate.
- Vitamina B9
- L’integrazione è considerata indispensabile in gravidanza (è necessario cominciare l’assunzione circa un mese prima dell’inizio della ricerca), in alcune forme di anemia.
- I benefici in caso di iperomocistinemia sono invece dibattuti (è dimostrato l’effetto di riduzione dei livelli ematici di omocisteina, ma non una corrispondente diminuzione del rischio cardiovascolare associato).
- È possibile assumere quantità rilevanti di folati attraverso un regolare consumo di frutta e verdura, quali ad esempio:
- vegetali verdi a foglia (cavoli, broccoli, spinaci, lattuga, asparagi)
- germogli
- kiwi, fragole, arance
- frutta secca (mandorle, noci)
- funghi
- legumi.
- Si noti che, purtroppo, l’acido folico va incontro a rapida degradazione se la verdura non viene consumata molto fresca, oltre ad essere termolabile (ossia estremamente sensibile alla cottura).
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