Lattoferrina 200 Immuno funziona? Recensione, opinioni e prezzo
Lattoferrina 200 Immuno è un integratore formulato con l’obiettivo di sostenere le naturali difese dell’organismo.
La confezione contiene 30 bustine e la posologia consigliata prevede l’assunzione di 1 bustina (stick-pack) al giorno, consumato tal quale o diluito in poca acqua, preferibilmente subito dopo la colazione; il produttore consiglia di seguire cicli continui della durata di 6-8 settimane, alternati da pause di 1-2 settimane. Sul sito ufficiale è poi prevista un’assunzione per i bambini dai tre anni in su, alla dose di una bustina a giorni alterni.
Non contiene zuccheri (è dolcificata con eritritolo e stevia) e non contiene lattosio aggiunto, di cui tuttavia non può essere esclusa la presenza di tracce in quanto il principio attivo viene estratto dal latte (l’assunzione è quindi preclusa ai soggetti vegani).
Si segnala infine la naturale presenza di piccole dosi di ferro (contenute naturalmente all’interno della lattoferrina), pari a 0.07 mg per dose.
EAN: 8052877171095
Bustine di soluzione (Da bere)
23,75€
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Descrizione
Lattoferrina 200 Immuno è un prodotto a base di Lattoferrina, proposto per
- potenziare le difese immunitarie nei confronti di virus e batteri
- contrastare situazioni di anemia da carenza di Ferro
- contrastare eventuali disturbi gastrointestinali di origine batterica
Lattoferrina200 Immuno contiene 200 mg di Lattoferrina per dose giornaliera.
Cos’è la Lattoferrina e come agisce all’interno del nostro corpo
La Lattoferrina è una glicoproteina (ossia una proteina legata ad uno zucchero o a una catena glucidica) costituita da circa 690 amminoacidi. È in grado di legarsi al Ferro (come la transferrina, la proteina che trasporta il Ferro nel torrente circolatorio) e gioca un ruolo importante nell’immunoregolazione e nel meccanismo di difesa contro agenti patogeni quali batteri, funghi e virus: in particolare, la lattoferrina è in grado di bloccarne crescita, motilità e capacità di adesione alle mucose, impedendone di conseguenza la proliferazione.
Fu identificata per la prima volta nel 1939 nel latte bovino e successivamente, nel 1960, fu isolata sia nel latte bovino che in quello umano. I livelli più alti di Lattoferrina nell’essere umano si trovano nel colostro (il primo latte prodotto dopo il parto, che può contenere fino a 7 g/L di Lattoferrina); in concentrazioni minori si trova anche nel latte materno (1 g/L), nelle secrezioni delle ghiandole esocrine (saliva, lacrime, liquido seminale) e nei globuli bianchi neutrofili.
Le proprietà antibatteriche della Lattoferrina sono note sin dagli anni ’70 del secolo scorso, quando alcuni ricercatori avevano evidenziato le capacità batteriostatiche del latte materno dei confronti del batterio Escherichia Coli, responsabile di molte gastroenteriti infantili (responsabili delle classiche coliche).
Il meccanismo d’azione contro i batteri sembrerebbe proprio correlato all’affinità della Lattoferrina per il Ferro: molte specie batteriche richiedono il Ferro per la propria proliferazione e la Lattoferrina, legandosi ad esso, lo sottrae all’agente patogeno, bloccandone moltiplicazione e capacità adesive. La Lattoferrina sembrerebbe altresì in grado di danneggiare la membrana cellulare batterica, aprendo la strada al successivo intervento delle cellule del sistema immunitario e/o di farmaci antibatterici.
Tra le specie batteriche che si sono dimostrate suscettibili all’attacco della Lattoferrina ci sono Haemophillus influenzae (infezione vie respiratorie, meningite), Klebsiella pneumoniae (polmonite, infezioni urinarie), Pseudomonas aeruginosa (infezioni vie resiratorie, urinarie o gastrointestinali), Listeria monocytogenes (intossicazione alimentare), Legionella pneumophila (polmonite) e Mycobacterium tuberculosis (tubercolosi).
Le proprietà antivirali della Lattoferrina sono invece una scoperta più recente, risalente all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso. In questo caso, l’efficacia della Lattoferrina sembra dovuta ad un blocco del legame tra la particella virale e la cellula bersaglio, con conseguente impedimento della proliferazione virale. Un altro meccanismo proposto riguarda la possibile azione modulatrice della Lattoferrina nei confronti del sistema immunitario – in particolar modo un’azione stimolante nei confronti dell’attività delle cellule cosiddette Natural Killer.
L’effetto antivirale è stato evidenziato in vitro nei confronti del virus HIV, del CMV (Citomegalovirus) e dell’Herpes Simplex di tipo 1 e 2.
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Per quanto riguarda l’utilizzo in caso di anemia sideropenica (anemia dovuta a carenza di Ferro), sembra che la Lattoferrina sia egualmente efficace rispetto ai classici integratori a base di solfato di ferro – col vantaggio di una maggior tollerabilità a livello gastrointestinale. In uno studio effettuato presso il Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Federico II di Napoli su un centinaio di donne in gravidanza, con carenza di Ferro, la somministrazione di Lattoferrina bovina (100 mg due volte al dì) per 30 giorni consecutivi ha prodotto effetti comparabili a quelli del solfato di ferro (520 mg una volta al dì), ma effetti collaterali significativamente inferiori, in termine di dolore addominale e costipazione [5].
Alle stesse conclusioni è giunta una metanalisi di 4 studi effettuati su un totale di 600 donne in gravidanza con anemia, trattate per 4 settimane con Lattoferrina o solfato di ferro: risultato analogo e significativa differenza in termini di effetti collaterali, a favore della Lattoferrina [6].
Lattoferrina e covid-19
Recentemente è stato pubblicato uno studio dell’Università La Sapienza di Roma riguardo il potenziale utilizzo della Lattoferrina per contrastare i sintomi del Covid-19 (SARS-CoV-2). Il razionale della ricerca si basava proprio sulle conoscenze pregresse in merito all’efficacia antivirale della Lattoferrina, evidenziata da studi in vitro nei confronti di diversi ceppi virali in grado di infettare l’uomo (Herpes virus, HIV, Papilloma virus, Rotavirus, virus dell’Epatite B e C ecc).
Nel mese di aprile 2020, quindi, è stato avviato uno studio mirato a valutare gli effetti di una formulazione a base di Lattoferrina su un centinaio di soggetti positivi asintomatici o con sintomi lievi: ebbene, il trattamento ha portato alla remissione dei sintomi dei pazienti positivi sintomatici e, dopo soli 12 giorni, alla negativizzazione del tampone. L’efficacia del preparato sarebbe dovuta al meccanismo d’azione della Lattoferrina, che bloccherebbe il legame tra il virus SARS-CoV-2 e le cellule umane, bloccando l’infezione nelle sue fasi precoci. I risultati dello studio devono ancora essere pubblicati e certamente andranno confermati su più larga scala, ma i dati preliminari suggeriscono la possibilità di un utilizzo efficace della Lattoferrina per bloccare l’infezione virale, almeno nelle sue fasi iniziali.
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Effetti indesiderati, controindicazioni, avvertenze e precauzioni d’uso
La Lattoferrina, sia di origine umana che bovina, risulta in genere ben tollerata, anche per coloro che soffrono di intolleranza al lattosio.
Non ci sono particolari controindicazioni sull’utilizzo della Lattoferrina durante la gravidanza o l’allattamento – salvo diverso parere medico.
Si consiglia sempre di consultare il proprio medico in caso di concomitante terapia farmacologica, per accertarsi che non vi siano sovrapposizioni e rischi nell’associare il trattamento con Lattoferrina.
A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive
Fonti e bibliografia
- Therapeutic Research Center – Natural Medicines
- Molecules. 2011 Aug 16;16(8):6992-7018. Antiviral properties of lactoferrin-a natural immunity molecule Francesca Berlutti, Fabrizio Pantanella, Tiziana Natalizi, Alessandra Frioni, Rosalba Paesano, Antonella Polimeni, Piera Valenti
- Br Med J. 1972 Jan 8;1(5792):69-75. Iron-binding proteins in milk and resistance to Escherichia coli infection in infants J J Bullen, H J Rogers, L Leigh
- Life Sci. 2018 Feb 15;195:61-64. Multifunctional capacity and therapeutic potential of lactoferrin Luis Moreno-Expósito, Rebeca Illescas-Montes et al.
- Acta Obstet Gynecol Scand. 2009;88(9):1031-5. Efficacy and tolerability of oral bovine lactoferrin compared to ferrous sulfate in pregnant women with iron deficiency anemia: a prospective controlled randomized study Carmine Nappi, Giovanni Antonio Tommaselli, Ilaria Morra et al.
- Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2017 Dec;219:45-52. Lactoferrin or ferrous salts for iron deficiency anemia in pregnancy: A meta-analysis of randomized trials Hatem Abu Hashim, Osama Foda, Essam Ghayaty
- Int. J. Mol. Sci. 2020, 21(14) Lactoferrin as Protective Natural Barrier of Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and Inflammation Elena Campione, Terenzio Cosio et al.
- Int J Antimicrob Agents. 2020 Sep; 56(3): 106118. Lactoferrin as potential preventative and adjunct treatment for COVID-19 Raymond Chang, Tzi Bun Ng and Wei-Zen Suna
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Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Lattoferrina | 200 mg |
Controindicazioni e avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Di Lattoferrina 200 Immuno apprezzo la corta lista degli ingredienti, l’assenza di zucchero e la scelta di usare l’eritritolo come dolcificante (si tratta di una molecola associata a sorprendenti effetti antiossidanti), ma invito alla prudenza nel caso di assunzione volta alla prevenzione/trattamento dell’infezione da COVID-19, in quanto i dati disponibili sono ancora nella migliore delle ipotesi preliminari (sono in tutta onestà molto scettico, le modalità dello studio sono quantomeno discutibili). Non ci sono in ogni caso particolari controindicazioni, salvo che per i soggetti che necessitino di limitare l’assunzione di ferro (ad esempio in caso di emocromatosi).
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Lattoferrina
- La lattoferrina è una glicoproteina con un’elevata affinità per il ferro; quella presente negli integratori è in genere estratta dal latte vaccino, che è anche la fonte alimentare più pratica da assumere.
- Viene usata con l’obiettivo di supportare il sistema immunitario e/o come integratore di ferro, ma è solo per quest’ultima indicazione che in letteratura si trova un solido razionale.
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