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Lactoflorene Plus capsule funziona? Recensione, opinioni e prezzo

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Lactoflorene Plus è un integratore formulato attorno a fermenti lattici, che contiene anche zinco e vitamine del gruppo B. La referenza recensita in questa pagina è in capsule gastroresistenti, utile a chi preferisca un’assunzione rapida e che non implichi la percezione di gusti in bocca.

Le indicazioni suggerite dal produttore (l’azienda italiana Montefarmaco) prevedono tutti i casi di alterata flora batterica intestinale, per esempio indotta da:

  • terapie antibiotiche,
  • influenza,
  • viaggi con cambiamenti climatici e igienici,
  • disordine alimentare e/o ridotto apporto di fibre con la dieta.

Sono disponibili confezioni da 20 (in blister d’alluminio), 30 e 60 capsule (in tubo) ed essendo la posologia consigliata pari a 1-2 capsule al giorno, coprono rispettivamente il fabbisogno di 10, 15 e 30 giorni di terapia alla dose massima.

La capsula è gastroresistente, in grado cioè di superare intatta l’acidità gastrica per poi andare a sciogliersi solamente nell’ambiente basico dell’intestino, rilasciando i probiotici contenuti; l’assunzione dovrebbe avvenire preferibilmente lontano dai pasti (almeno un’ora prima o almeno due ore dopo) e lontano da eventuali e concomitanti terapie antibiotiche (almeno un’ora di distanza).

Non sono noti effetti indesiderati e specifiche controindicazioni; gli ingredienti sono certificati come privi di lattosio e glutine.

MinSan: 930494125
EAN: 8004995458657
Capsule (Da deglutire intera)
Linea Lactoflorene
Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre, 2024 15:39

Lactoflorene Plus capsule funziona? Recensione, opinioni e prezzo Prezzi

9,25€
11 Dicembre, 2024 15:39
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11 Dicembre, 2024 15:39
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Andamento dei prezzi nel tempo

Prezzi di MONTEFARMACO OTC SpA LACTOFLORENE PLUS BIPACK 30 CAPSULE
Ultime variazioni
  • 10,90€ - 24 Novembre, 2020
  • 15,50€ - 16 Novembre, 2020
  • 12,70€ - 15 Novembre, 2020
  • 10,90€ - 12 Novembre, 2020
  • 12,70€ - 7 Novembre, 2020
  • 10,90€ - 3 Novembre, 2020
Since: 3 Novembre, 2020
  • Prezzo più alto 15,50€ - 16 Novembre, 2020
  • Prezzo più basso 10,90€ - 3 Novembre, 2020

Composizione

Composizione per singola unità posologica (compressa, capsula, flaconcino, bustina, dose, ...).
  1. Vitamina B3, anche conosciuto/a come Niacina, Acido nicotinico, Niacinamide, Nicotinamide, Vitamina PP
  2. Vitamina B5, anche conosciuto/a come Acido pantotenico
  3. Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
  4. Vitamina B2, anche conosciuto/a come Riboflavina
  5. Vitamina B1, anche conosciuto/a come Tiamina
  6. Vitamina B12, anche conosciuto/a come Cobalamina, Idrossicobalamina, Metilcobalamina

Hai domande? Dubbi? Segnalazioni?(2)

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Ospite
Gianni
30 Novembre, 2020

Interagisce con farmaci per diabete?

Supporto
30 Novembre, 2020

In linea di massima no, ma preferirei conoscere esattamente di che medicinali stiamo parlando. Metformina? Insulina?

 

Controindicazioni e avvertenze

Disclaimer: Il seguente elenco potrebbe non essere esaustivo, si raccomanda di consultare il proprio medico o farmacista per qualsiasi dubbio, soprattutto nel caso di patologie e/o contemporaneo utilizzo di farmaci o integratori (anche se non segnalati nell'elenco seguente); in caso di comparsa di effetti indesiderati interromperne immediatamente l'assunzione e rivolgersi al medico.

  • Vitamina B1
    • La supplementazione è considerata sicura.
  • Vitamina B12
    • Ovviamente sicura quando assunta attraverso l’alimentazione, è considerata tale anche in forma d’integratore.
  • Vitamina B2
    • Il rischio di sovradosaggio alimentare è ad oggi considerato pressoché inesistente perché, probabilmente grazie al limitato assorbimento intestinale (attraverso un meccanismo saturabile) ed alla sua solubilità in acqua, l’organismo è in grado di eliminare facilmente l’eventuale eccesso. Per la stessa ragione non sono riportati in letteratura effetti collaterali legati ad un eccessiva integrazione, ma si raccomanda comunque di evitare la contemporanea assunzione di più formulazioni contenenti il principio attivo. Non sono note interazioni con farmaci.
  • Vitamina B3
    • Alle dosi comunemente usate è considerata sicura.
  • Vitamina B5
    • L’assunzione è considerata sicura sia dal punto di vista alimentare che in forma di integratore.
  • Vitamina B6
    • Ad alte dosi sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, mal di testa, sonnolenza, …
  • Zinco
    • Mentre virtualmente non esiste il rischio d’intossicazione legato al consumo alimentare, a meno di contaminazione del cibo, il sovradosaggio legato all’integrazione (per esempio in caso di somma più integratori, o in seguito ad un’errata posologia), può causare la comparsa di nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea e mal di testa. Sono inoltre noti effetti indesiderati in caso di eccessiva assunzione per accumulo sul lungo periodo. Sono riportate in letteratura potenziali interazioni, tra l’altro, con alcuni antibiotici e diuretici. L’assunzione di zinco in forma d’integratori può infine alterare l’equilibrio fisiologico di altri metalli, come il rame. Fonte: NIH

Avvertenze generali
  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
  • Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
  • Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
  • Non utilizzare oltre la data di scadenza.

Efficacia e alternative

Disclaimer: I contenuti seguenti devono essere intesi come trattazione generale riferita a soggetti sani e, dove indicato, espressione del personale parere dell'autore; in caso di specifiche circostanze il proprio medico e/o farmacista possono rilevare esigenze diverse e per questo consigliare in modo appropriato (quando non addirittura indispensabile) l'assunzione di integratori e/o nutraceutici.

L’assunzione di fermenti lattici, che siano Lactoflorene Plus o altra formulazione, non deve mai diventare la scusa per ignorare la necessità di uno stile di vita sano, imperniato prima di tutto su una dieta attenta e ricca di prebiotici (verdura, frutta, legumi e cereali integrali); con qualche attenzione è poi possibile introdurre regolarmente anche cibi probiotici (ricchi di batteri buoni), principalmente attraverso il consumo di alimenti fermentati come yogurt, derivati della soia (tempeh, …), verdure fermentate (crauti, …), bevande fermentate (kefir, kombucha, …).

L’attività fisica regolare consente infine di stimolare un’adeguata peristalsi intestinale, così da favorire ulteriormente il benessere intestinale.

Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD


Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center

  • Vitamina B1
    • Vitamina essenziale (l’organismo non è in grado di produrla autonomamente), la B1 viene spesso inclusa in multivaminici ed integratori del complesso B con le indicazioni più svariate, anche se in realtà le uniche provate sono:
      • rari disordini metabolici
      • carenza accertata della vitamina (condizione rara)
    • Sono promettenti alcuni studi in merito al possibile utilizzo nel caso di:
      • cataratta
      • neuropatia diabetica
      • dismenorrea (dolori mestruali)
    • È abbondantemente contenuta in cereali integrali, carne e pesce, tanto che una reale carenza nella popolazione generale è estremamente rara (e in genere limitata a specifiche categorie di pazienti, come gli alcolisti).
  • Vitamina B12
    • In una dieta onnivora correttamente bilanciata non dovrebbe esserci la necessità di integrare la vitamina B12, mentre è fortemente consigliato farlo per i vegetariani ed assolutamente indispensabile per i vegani, in quanto totalmente assente nel mondo vegetale.
    • Tra le fonti alimentari più ricche ricordiamo le carni (in particolare il fegato) e il pesce (compresi i frutti di mare); latte e uova ne sono solo discrete fonti.
    • Si segnala la presenza di vitamina B12 in numerosi prodotti per vegani, come le bevande a base di soia (ma insufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero).
    • Proposta con numerose indicazioni, di fatto gli effetti sostenuti da un’integrazione e pienamente dimostrati sono pressoché nulli, mentre essendo indispensabile per il normale funzionamento dell’organismo diventa indispensabile in soggetti che ne fossero carenti.
    • Alcuni incoraggianti, per quanto preliminari, risultati sono stati ottenuti nel trattamento della nevralgia post-erpetica e nella prevenzione della degenerazione maculare senile.
  • Vitamina B2
    • Uova, carni magre e latte sono buone fonti di riboflavina, così come in numerose verdure; una sua carenza è quindi improbabile, a meno di casi di malassorbimento, malnutrizione, …
  • Vitamina B3
    • Come spesso succede con le vitamine le vengono attribuite numerose proprietà ed effetti, ma i benefici provati legati ad una sua supplementazione sono in realtà limitati; sembra tuttavia efficace nel migliorare il profilo lipidico (colesterolo buono/cattivo nel sangue) quando somministrata a dosi elevate (che tuttavia richiedono il preventivo parere medico).
  • Vitamina B5
    • Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
      • carne (soprattutto fegato)
      • uova
      • legumi (fave)
      • patate
      • cereali integrali
      • latte
      • noci
      • broccoli
      • frutta (avocado, albicocche)
      • funghi
    • L’unica indicazione in cui un’integrazione risulta necessaria o almeno realmente utile è l’eventuale stato di carenza, condizione tutto sommato rara nella popolazione generale.
  • Vitamina B6
    • Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
    • Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
      • epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
      • anemia sideroblastica
      • iperomocistinemia
    • Risultati preliminari sono stati ottenuti per
      • prevenzione della degenerazione maculare senile
      • prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
      • nausea in gravidanza
      • sindrome premestruale

      Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.

    • Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
    • Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
      • carne (manzo, pollo, maiale)
      • pesce (salmone)
      • uova
      • legumi
      • cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
      • vegetali (spinaci)
      • frutta (banana in particolare)
      • frutta secca a guscio
  • Zinco
    • Lo zinco dev’essere giornalmente introdotto con la dieta perché l’organismo non dispone di un adeguato sistema di scorte, tuttavia in una dieta sana, varia ed equilibrata in genere non è necessaria alcuna integrazione per pazienti sani ed in buona salute.
    • Si trova in natura in diversi alimenti, tra cui:
      • Pesce e frutti di mare
      • Carne rossa
      • Cereali
      • Legumi
      • Frutta secca

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