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Lactoflorene Plus bustine funziona? Recensione, opinioni e prezzo

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Lactoflorene Plus bustine è un integratore a base di fermenti lattici e vitamine del gruppo B, formulato con l’obiettivo di supportare la flora batterica intestinale; la confezione contiene 12 bustine orsolubili, che richiedono cioè di essere sciolte direttamente in bocca (o in alternativa in un po’ d’acqua e poi bevute).

La posologia consigliata prevede l’assunzione di una bustina al giorno, lontano dai pasti (quindi almeno un’ora prima o almeno due ore dopo). Nel caso di terapie antibiotiche è preferibile che la somministrazione avvenga a distanza, per evitare un drastico abbattimento del numero dei fermenti vitali presenti.

Non sono noti effetti indesiderati e controindicazioni specifiche.

Il granulato è aromatizzato con fruttosio e oligofruttosio.

MinSan: 930494137
EAN: 8004995458367
Bustine orosolubili (Da masticare)
Linea Lactoflorene
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre, 2024 15:39
Lactoflorene Plus bustine funziona? Recensione, opinioni e prezzo

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Prezzi di Montefarmaco Lactoflorene Plus 12 Bustine Monodose - 40 Gr
Ultime variazioni
  • 11,47€ - 6 Dicembre, 2020
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  • 10,85€ - 4 Dicembre, 2020
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Since: 2 Novembre, 2020
  • Prezzo più alto 11,89€ - 5 Dicembre, 2020
  • Prezzo più basso 10,31€ - 2 Novembre, 2020

Composizione

Composizione per singola unità posologica (compressa, capsula, flaconcino, bustina, dose, ...).
  1. Vitamina B3, anche conosciuto/a come Niacina, Acido nicotinico, Niacinamide, Nicotinamide, Vitamina PP
  2. Vitamina B5, anche conosciuto/a come Acido pantotenico
  3. Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
  4. Vitamina B2, anche conosciuto/a come Riboflavina
  5. Vitamina B1, anche conosciuto/a come Tiamina
  6. Vitamina B12, anche conosciuto/a come Cobalamina, Idrossicobalamina, Metilcobalamina

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Ospite
Lucia
30 Novembre, 2020

Sono in cura con antimicotici per una candidosi. Può andare bene anche per me, che non prendo antibiotici? Grazie.

Supporto
30 Novembre, 2020

Alcuni medici consigliano l’assunzione di probiotici non solo per la prevenzione dell’eventuale diarrea, ma anche in forma terapeutica per la candidosi vaginale (anche se purtroppo le evidenze di efficacia sono scarse: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29168557/), quindi la risposta è in linea di massima sì (ma l’ultima parola spetta comunque al medico o al suo farmacista, che possono valutare il suo caso specifico).

 

Controindicazioni e avvertenze

Disclaimer: Il seguente elenco potrebbe non essere esaustivo, si raccomanda di consultare il proprio medico o farmacista per qualsiasi dubbio, soprattutto nel caso di patologie e/o contemporaneo utilizzo di farmaci o integratori (anche se non segnalati nell'elenco seguente); in caso di comparsa di effetti indesiderati interromperne immediatamente l'assunzione e rivolgersi al medico.

  • Vitamina B1
    • La supplementazione è considerata sicura.
  • Vitamina B12
    • Ovviamente sicura quando assunta attraverso l’alimentazione, è considerata tale anche in forma d’integratore.
  • Vitamina B2
    • Il rischio di sovradosaggio alimentare è ad oggi considerato pressoché inesistente perché, probabilmente grazie al limitato assorbimento intestinale (attraverso un meccanismo saturabile) ed alla sua solubilità in acqua, l’organismo è in grado di eliminare facilmente l’eventuale eccesso. Per la stessa ragione non sono riportati in letteratura effetti collaterali legati ad un eccessiva integrazione, ma si raccomanda comunque di evitare la contemporanea assunzione di più formulazioni contenenti il principio attivo. Non sono note interazioni con farmaci.
  • Vitamina B3
    • Alle dosi comunemente usate è considerata sicura.
  • Vitamina B5
    • L’assunzione è considerata sicura sia dal punto di vista alimentare che in forma di integratore.
  • Vitamina B6
    • Ad alte dosi sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, mal di testa, sonnolenza, …
  • Zinco
    • Mentre virtualmente non esiste il rischio d’intossicazione legato al consumo alimentare, a meno di contaminazione del cibo, il sovradosaggio legato all’integrazione (per esempio in caso di somma più integratori, o in seguito ad un’errata posologia), può causare la comparsa di nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea e mal di testa. Sono inoltre noti effetti indesiderati in caso di eccessiva assunzione per accumulo sul lungo periodo. Sono riportate in letteratura potenziali interazioni, tra l’altro, con alcuni antibiotici e diuretici. L’assunzione di zinco in forma d’integratori può infine alterare l’equilibrio fisiologico di altri metalli, come il rame. Fonte: NIH

Avvertenze generali
  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
  • Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
  • Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
  • Non utilizzare oltre la data di scadenza.

Efficacia e alternative

Disclaimer: I contenuti seguenti devono essere intesi come trattazione generale riferita a soggetti sani e, dove indicato, espressione del personale parere dell'autore; in caso di specifiche circostanze il proprio medico e/o farmacista possono rilevare esigenze diverse e per questo consigliare in modo appropriato (quando non addirittura indispensabile) l'assunzione di integratori e/o nutraceutici.

L’alternativa naturale all’assunzione di fermenti lattici (che si tratti di Lactoflorene Plus o altro) è l’adozione di una dieta

  • ricca di fibra, che funge da prebiotico, di cui ne sono ricchi frutta, verdura, legumi e cereali integrali
  • che comprenda alimenti fermentati (probiotici), come ad esempio yogurt, tempeh, kombucha, …

Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD


Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center

  • Vitamina B1
    • Vitamina essenziale (l’organismo non è in grado di produrla autonomamente), la B1 viene spesso inclusa in multivaminici ed integratori del complesso B con le indicazioni più svariate, anche se in realtà le uniche provate sono:
      • rari disordini metabolici
      • carenza accertata della vitamina (condizione rara)
    • Sono promettenti alcuni studi in merito al possibile utilizzo nel caso di:
      • cataratta
      • neuropatia diabetica
      • dismenorrea (dolori mestruali)
    • È abbondantemente contenuta in cereali integrali, carne e pesce, tanto che una reale carenza nella popolazione generale è estremamente rara (e in genere limitata a specifiche categorie di pazienti, come gli alcolisti).
  • Vitamina B12
    • In una dieta onnivora correttamente bilanciata non dovrebbe esserci la necessità di integrare la vitamina B12, mentre è fortemente consigliato farlo per i vegetariani ed assolutamente indispensabile per i vegani, in quanto totalmente assente nel mondo vegetale.
    • Tra le fonti alimentari più ricche ricordiamo le carni (in particolare il fegato) e il pesce (compresi i frutti di mare); latte e uova ne sono solo discrete fonti.
    • Si segnala la presenza di vitamina B12 in numerosi prodotti per vegani, come le bevande a base di soia (ma insufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero).
    • Proposta con numerose indicazioni, di fatto gli effetti sostenuti da un’integrazione e pienamente dimostrati sono pressoché nulli, mentre essendo indispensabile per il normale funzionamento dell’organismo diventa indispensabile in soggetti che ne fossero carenti.
    • Alcuni incoraggianti, per quanto preliminari, risultati sono stati ottenuti nel trattamento della nevralgia post-erpetica e nella prevenzione della degenerazione maculare senile.
  • Vitamina B2
    • Uova, carni magre e latte sono buone fonti di riboflavina, così come in numerose verdure; una sua carenza è quindi improbabile, a meno di casi di malassorbimento, malnutrizione, …
  • Vitamina B3
    • Come spesso succede con le vitamine le vengono attribuite numerose proprietà ed effetti, ma i benefici provati legati ad una sua supplementazione sono in realtà limitati; sembra tuttavia efficace nel migliorare il profilo lipidico (colesterolo buono/cattivo nel sangue) quando somministrata a dosi elevate (che tuttavia richiedono il preventivo parere medico).
  • Vitamina B5
    • Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
      • carne (soprattutto fegato)
      • uova
      • legumi (fave)
      • patate
      • cereali integrali
      • latte
      • noci
      • broccoli
      • frutta (avocado, albicocche)
      • funghi
    • L’unica indicazione in cui un’integrazione risulta necessaria o almeno realmente utile è l’eventuale stato di carenza, condizione tutto sommato rara nella popolazione generale.
  • Vitamina B6
    • Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
    • Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
      • epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
      • anemia sideroblastica
      • iperomocistinemia
    • Risultati preliminari sono stati ottenuti per
      • prevenzione della degenerazione maculare senile
      • prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
      • nausea in gravidanza
      • sindrome premestruale

      Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.

    • Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
    • Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
      • carne (manzo, pollo, maiale)
      • pesce (salmone)
      • uova
      • legumi
      • cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
      • vegetali (spinaci)
      • frutta (banana in particolare)
      • frutta secca a guscio
  • Zinco
    • Lo zinco dev’essere giornalmente introdotto con la dieta perché l’organismo non dispone di un adeguato sistema di scorte, tuttavia in una dieta sana, varia ed equilibrata in genere non è necessaria alcuna integrazione per pazienti sani ed in buona salute.
    • Si trova in natura in diversi alimenti, tra cui:
      • Pesce e frutti di mare
      • Carne rossa
      • Cereali
      • Legumi
      • Frutta secca

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