Lactoflorene Digest funziona? Recensione, opinioni e prezzo
Lactoflorene Digest è un integratore della nota linea di fermenti lattici, ma specificatamente formulato per fornire supporto nei casi di digestione difficile e/o senso di pesantezza dopo i pasti, grazie alla presenza di lattasi (enzima digestivo per il lattosio) ed estratti vegetali (zenzero e carciofo).
La confezione contiene 14 bustine e la dose consigliata prevede l’assunzione di una busta prima del pasto principale, oppure prima di ogni pasto contenente lattosio; la sospensione ottenuta dopo un vigoroso mescolamento va consumata immediatamente; secondo il produttore è possibile continuare anche per lunghi periodi.
Lactoflorene Digest funziona? Recensione, opinioni e prezzo Prezzi
Andamento dei prezzi nel tempo
Composizione
Principio attivo | Quantità |
---|---|
Lactobacillus acidophilus, DDS-1 | 3 mld |
Zenzero1 | 125 mg |
di cui Gingeroli | 6.25 mg |
Carciofo2 | 100 mg |
di cui Acido Caffeico3 | mg |
Lattasi | 4500 ALU |
- Zenzero, anche conosciuto/a come Zingiber officinale Rosc.
- Carciofo, anche conosciuto/a come Cynara scolymus L.
- Acido Caffeico, anche conosciuto/a come Acido Clorogenico
Hai domande? Dubbi? Segnalazioni?(4)
Scrivi di seguito...
Il medico mi ha consigliato di ridurre le quantità di latticini perché potrebbero essere all’origine del colon irritabile. Potrei usarlo per migliorare l’effetto della dieta?
Lo valuterei in un secondo momento, dopo aver verificato con una completa sospensione se effettivamente ne trae beneficio; in caso positivo valuterei peraltro (con il medico) di sottopormi a breath test per verificare un’eventuale intolleranza al lattosio in modo più oggettivo.
Controindicazioni e avvertenze
- Acido Caffeico
- Si ritiene che possa essere sicuro, ma come estensione degli studi effettuati sul caffè, perché la molecola non è (ancora) stata approfondita in modo adeguato per garantire l’assenza di controindicazioni.
- Carciofo
- Generalmente ben tollerato, può talvolta causare effetti collaterali gastrointestinali quali dolore addominale, flatulenza, diarrea, nausea.
- È stata dimostrata in vitro una possibile interazione con alcune isoforme del CYP450, per cui si raccomanda il preventivo parere del medico nel caso di contemporanea assunzione di farmaci.
- Lattasi
- Non sono note interazioni o controindicazioni degne di nota.
- Zenzero
- Alle dosi consigliate è considerato ragionevolmente sicuro; si segnalano occasionalmente bruciore di stomaco e/o diarrea.
- Nel caso di utilizzo in gravidanza l’uso è controverso e si raccomanda quindi di fare riferimento al proprio ginecologo.
- Alcuni lavori raccomandano attenzione nel caso dei soggetti diabetici in terapia, che potrebbero andare incontro alla necessità di revisione del dosaggio dei farmaci.
Avvertenze generali
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Seppure il produttore ritenga che l’assunzione possa continuare per periodi anche prolungati, ritengo che in caso di persistenza dei sintomi oltre il breve periodo debba essere indagata e chiarita con l’aiuto del medico, per distinguere i casi in cui le difficoltà siano limitate alla sola presenza dell’intolleranza al lattosio o quando invece sussistano altre criticità.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Acido Caffeico
- L’acido caffeico (o nelle sue forme derivate, come l’acido clorogenico) viene pubblicizzato come in grado di aumentare la performance sportiva, la riduzione del senso di fatica e favorire infine la perdita di peso; purtroppo in letteratura non ci sono evidenze in grado di giustificarne l’utilizzo, quindi banalmente non siamo per esempio in grado di sapere quanto la riduzione (ben nota) del senso di fatica garantita dall’assunzione di caffè sia dovuta alla caffeina, all’acido clorogenico oppure ad una combinazione dei due e magari di altre molecole attive contenute nella bevanda.
- Carciofo
- L’estratto di carciofo è noto in fitoterapia per l’effetto depurativo che tuttavia, paradossalmente, non trova un adeguato supporto dalla letteratura.
- Ben più solide sono invece le evidenze d’efficacia relative agli effetti digestivi e di contrasto all’iperlipidemia (colesterolo alto).
- A meno di casi specifici il consiglio è quello di consumarlo periodicamente nella dieta, alternandolo a tutte le altre verdure disponibili.
- Lattasi
- Il termine lattasi identifica numerosi enzimi in grado di digerire correttamente il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte.
- L’efficacia in soggetti intolleranti è stata verificata con buoni risultati, ma strettamente dipendenti dal grado d’intolleranza e dalla quantità di lattosio consumata durante il pasto (e più in generale durante la giornata).
- Zenzero
- L’utilizzo in cucina della radice di zenzero è sicuramente auspicabile, mentre il consumo di integratori che lo contengono richiede qualche valutazione in più; dei numerosi effetti che gli vengono attribuiti non esistono conferme inconfutabili della sua efficacia, ma sembra ragionevolmente utile nel trattamento di nausea e vomito (soprattutto nel caso delle donne incinte), dismenorrea (dolori mestruali), vertigini e dolore da osteoartrite.
Ancora nessuna recensione.