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Kilocal Compresse funziona davvero? Recensione e prezzo

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Kilocal compresse è una formulazione pensata per contribuire al controllo del peso corporeo nel contesto di

  • un regime alimentare ipocalorico, ossia quando le calorie introdotte con la dieta siano inferiori a quelle consumate dall’organismo,
  • una pratica regolare di attività fisica.

Gli ingredienti principali sono il cromo, coinvolto nel metabolismo degli zuccheri, lo iodio, che favorisce la trasformazione degli alimenti in energia pronta all’uso, l’estratto di gambo di ananas per la sua azione diuretica. Tamarindo e inulina sono infine utili per favorire la regolarità del tratto intestinale.

Il prodotto può essere utilizzato sia dagli uomini che dalle donne e la posologia prevede l’assunzione di una compressa dopo il pranzo e una dopo la cena; nel caso di un pasto particolarmente abbondante è possibile assumere l’intera dose quotidiana al termine dello stesso.

Per assunzioni prolungate, oltre le tre settimane, è necessario concordarne l’uso con il proprio medico.

In commercio è possibile trovare due diversi tipi di confezioni, contenenti rispettivamente 10, 20 e 30 compresse (nella tabella sottostante fare click sulle etichette in alto per scorrere le offerte dedicate alle diverse confezioni).

MinSan: 906618994
Compresse (Da deglutire intera)
Linea Kilocal
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Kilocal Compresse funziona davvero? Recensione e prezzo Prezzi

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  • Prezzo più alto 15,40€ - 7 Aprile, 2020
  • Prezzo più basso 6,86€ - 30 Ottobre, 2020

Descrizione

Kilocal compresse è un integratore alimentare proposto come coadiuvante per favorire la perdita di peso, affiancato a una dieta ipocalorica. Di seguito verranno descritti in dettaglio i componenti di questo integratore.

Ananas

L’Ananas (Ananas sativus, Ananas comosus) è il frutto di una pianta perenne, appartenente al genere delle Bromeliaceae, originaria di Brasile e Paraguay, ma ormai coltivata in molte aree tropicali e subtropicali di Tailandia, Filippine, Messico, Hawaii, India e Africa.

L’ananas è ricco in

  • bromelina, un insieme di enzimi ad azione drenante, decongestionante, antinfiammatoria, antiaggregante piastrinica
  • vitamine (vitamina A e carotenoidi, vitamine del gruppo B, Vitamina C)
  • sali minerali (Potassio, Magnesio)

L’estratto del gambo di Ananas all’interno di Kilocal compresse è proposto come coadiuvante nel drenaggio dei liquidi corporei: tale attività sarebbe dovuta in parte all’azione antiedematosa della bromelina e in parte alla presenza di acidi organici (citrico, malico, ossalico) ad azione diuretica.

Le autorità per la salute sono ancora piuttosto discordi nel riconoscere all’estratto di ananas – e alla bromelina in particolare – le numerose proprietà ad essi attribuite dall’uso tradizionale: l’NCCIH (Agenzia governativa statunitense che si occupa di medicina complementare e alternativa), per esempio, ne riconosce la validità come mucolitico nelle affezioni respiratorie (in associazione con terapie tradizionali), ma non ritiene sufficiente l’evidenza scientifica in merito ad altri usi quali quello topico sulle ferite, in caso di osteoartrite o dolori muscolari, o quello sistemico per problemi gastrointestinali o infiammazioni in generale; peraltro, la stessa Agenzia non fa alcun cenno sulle proprietà antiedemigene e sul possibile utilizzo in caso di gonfiori o ritenzione idrica.

Dal canto suo, la Commissione Europea non ha consentito per i preparati a base di ananas l’uso di slogan relativi alla perdita di peso, alla riduzione del grasso in eccesso o al trattamento della cellulite – in discrepanza col Ministero della Salute italiano che, invece, consente l’utilizzo di slogan relativi all’utilizzo di ananas e della bromelina per il drenaggio dei liquidi in eccesso, la stimolazione del microcircolo e il contrasto agli inestetismi della cellulite.

Senza la pretesa di considerarla una prova esaustiva o definitiva, ci sembra utile riportare che in alcuni studi sono stati ottenuti risultati interessanti in merito all’utilizzo della bromelina

  • su pazienti affetti da tromboflebite acuta: in uno studio in doppio cieco la bromelina ha dimostrato proprietà antinfiammatorie e antiedemigene
  • in caso di vene varicose, ematomi ed ecchimosi, con significativo miglioramento dei sintomi
  • come antiedema dopo interventi chirurgici al cavo orale, con effetto significativamente superiore al placebo in termini di riduzione del gonfiore e del dolore.

Si tratta di risultati preliminari che tuttavia, se confermati, andrebbero a consolidare le proprietà antiedemigene che tradizionalmente vengono attribuite all’ananas e ai suoi estratti.

Ananas e bromelina sono controindicati in pazienti

  • con ulcera peptica
  • in trattamento con anticoagulanti (per via della possibile azione antiaggregante piastrinica, che contrasterebbe con la terapia farmacologica e potrebbe aumentare il rischio di emorragie)
  • in caso di concomitante terapia antibiotica, poiché la bromelina potrebbe aumentarne l’effetto.

La bromelina è considerata sicura se utilizzata alle dosi normalmente prescritte – che vanno da 160 mg fino a 1 g al giorno. Si tenga presente che il dosaggio di estratto d’ananas nel Kilocal compresse risulta di 40 mg per dose giornaliera (due compresse).

Negli studi pubblicati – salvo le limitazioni sopra riportate – non sono stati evidenziati effetti collaterali indesiderati degni di nota [1-6].

Inulina e Frutto-oligosaccaridi (FOS)

Inulina e Frutto-oligo-saccaridi (FOS) fanno parte di quella parte di fibre alimentari insolubili, note come prebiotici. I prebiotici sono strutture molecolari (prevalentemente oligosaccaridi, ossia catene di zuccheri), stabili e non digeribili, che fungono da nutrimento per la flora batterica intestinale. È ormai ampiamente nota e documentata l’importanza di mantenere un microbiota intestinale sano ed efficiente, in funzione delle numerose azioni fisiologiche cui esso è preposto:

  • la funzione digestiva, di scissione e assorbimento dei nutrienti essenziali
  • la sintesi o l’attivazione di sostanze fondamentali per la salute umana (vitamina B12, per citarne una)
  • la funzione immunitaria, fondamentale per la protezione dall’attacco di patogeni esterni

A parte la corretta alimentazione e il mantenimento di uno stile di vita sano, esistono sostanzialmente due modi per intervenire dall’esterno sulla flora batterica intestinale:

  • la somministrazione di probiotici, ossia degli stessi batteri “buoni” che colonizzano l’intestino umano
  • la somministrazione di prebiotici, ossia di quelle sostanze che fungono da nutrimento selettivo per la crescita e l’attività della flora intestinale benefica (in particolare dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli)

I prebiotici più conosciuti e utilizzati sono proprio l’inulina e i FOS, scelti probabilmente anche per questa ragione nella formulazione di Kilocal compresse.

I FOS sono polimeri di glucosio e fruttosio, mentre l’inulina è costituita da unità ripetute di fruttosio. Entrambi sono in grado di oltrepassare inalterati il tratto digerente fino al colon: qui subiscono un processo di fermentazione ad opera dei Bifidobatteri intestinali, favorendo l’incremento numerico di questi ultimi; la fermentazione, inoltre, porta alla scomposizione di FOS e inulina in molecole bioattive di dimensioni più piccole (acidi grassi a corta catena e L-Lattato), dotate di attività su importanti funzioni fisiologiche: esse infatti

  • agiscono sull’abbassamento del pH intestinale, contrastando la crescita di eventuali microrganismi patogeni
  • aumentano l’assorbimento di minerali quali Calcio e Magnesio, contribuendo a mantenere la salute dell’osso
  • riducono la stitichezza
  • modulano favorevolmente l’assorbimento di glucosio e colesterolo
  • secondo numerosi studi, sarebbero in grado di prevenire l’insorgenza del cancro al colon e di patologie a carico dell’intestino (es. sindrome del colon irritabile)

Le principali fonti alimentari di FOS e inulina sono

  • cicoria
  • topinambur
  • farina di frumento
  • banane
  • miele
  • aglio
  • segale
  • cipolla
  • legumi
  • carciofi
  • asparagi

FOS e inulina sono normalmente ben tollerati quando assunti con gli alimenti o con gli integratori alle dosi prescritte. Occasionalmente possono comparire lievi e transitori disturbi del tratto intestinale, quali gonfiore e flatulenza o diarrea [7-10].

Non si conoscono gli effetti dell’integrazione di FOS e inulina in gravidanza o allattamento: si consiglia pertanto di consultarsi col proprio medico curante prima di assumerli in forma diversa da quella alimentare.

Non sono note interazioni con farmaci.

Cromo

Il cromo è un minerale essenziale per il metabolismo umano. Partecipa a numerose reazioni enzimatiche ed è coinvolto nel metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine: riguardo i primi, in particolare, il Cromo potenzia l’attività dell’insulina e quindi contribuisce al mantenimento di bassi livelli di glucosio nel sangue.

La dose giornaliera raccomandata nell’adulto è di 30-40 microgrammi (µg) [11] – corrispondente a quella presente in Kilocal compresse (40 microgrammi). Il Cromo è comunque presente in moltissimi alimenti:

  • Carne
  • Cereali integrali
  • Frutta (mele, banane, arance)
  • Verdura (broccoli, taccole)

per cui, con una dieta sufficientemente varia, non è difficile raggiungere la quantità giornaliera raccomandata.

Iodio

Lo Iodio è un minerale essenziale per la crescita e lo sviluppo dell’essere umano e, in particolare, per sostenere le funzioni di una ghiandola fondamentale per il suddetto sviluppo, ossia la tiroide: grazie ad esso, infatti, la tiroide può sintetizzare i due principali ormoni – la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4) – con i quali esplica la propria azione in tutto l’organismo, controllando

  • lo sviluppo scheletrico e cerebrale
  • il metabolismo generale e la termoregolazione
  • la salute di pelle e capelli
  • il corretto funzionamento dell’apparato riproduttivo

Il mantenimento di adeguati livelli di iodio risulta dunque di fondamentale importanza, a tutte le età: la carenza di iodio nel primo trimestre di gravidanza può causare danni cerebrali irreversibili nel nascituro; nel bambino può causare ritardo mentale, problemi di deficit dell’attenzione, ritardo nello sviluppo fisico e sessuale; nell’adulto può andare da sintomi lievi o di media entità (stanchezza eccessiva, aumento di peso, rallentamento generale del metabolismo, indebolimento di unghie e capelli) all’ingrossamento della ghiandola tiroidea, con comparsa del caratteristico gozzo, e successivo peggioramento dei sintomi, fino al rischio di sviluppo di cancro alla tiroide.

Per contro, un eccesso di iodio può risultare altrettanto pericoloso, causando insonnia, agitazione, ansia, tachicardia, dimagrimento repentino nonostante l’aumento di appetito.

Si tratta, in entrambi i casi, di situazioni di squilibrio estreme ma non così rare ed è importante tenerne conto, soprattutto in caso di assunzione di integratori che contengano iodio. In caso di squilibri tiroidei – diagnosticati o in fase di indagine – resta assolutamente sconsigliata la supplementazione di Iodio, perché potrebbe causare un aggravamento dei sintomi, in assenza di una diagnosi corretta, o interferire in caso di terapia farmacologica in atto.

In tutti gli altri casi occorre comunque prestare molta attenzione, alla luce del fatto che l’equilibrio della funzione tiroidea è estremamente delicato e una volta perturbato potrebbe non essere così immediato tornare alla situazione di partenza. Kilocal compresse contiene 88 microgrammi di iodio per dose giornaliera, pari al 59% della dose raccomandata dalle Linee Guida LARN: occorre dunque prestare attenzione alla quantità eventualmente assunta con la dieta, che andrebbe a sommarsi a quella contenuta nell’integratore.

A tal proposito, ricordiamo che le principali fonti alimentari di Iodio risultano essere

  • sale marino iodato
  • pesce e molluschi
  • carne e uova
  • alghe brune (fucus, kelp, kombu, wakame)
  • legumi
  • verdura

Di queste fonti, quella a maggior biodisponibilità risulta il sale marino iodato, ossia arricchito in sali di Iodio – consigliato anche dall’OMS come fonte preferenziale per prevenire eventuali carenze. I prodotti ittici costituiscono una buona fonte del minerale, mentre il contenuto di Iodio in carne e uova può essere molto variabile – e in generale scarso, a causa dell’impoverimento del terreno da cui gli animali traggono nutrimento.

Un’altra fonte particolarmente ricca è costituita dalle alghe, soprattutto dalla kombu.

Una volta assunto, sia con alimenti che con integratori, lo Iodio viene rapidamente assorbito nell’intestino tenue e da qui distribuito, tramite la circolazione sanguigna, a una serie di tessuti – primo fra tutti la tiroide, ove confluisce circa l’80% dello Iodio circolante. Gli altri destinatari dello Iodio sono le ghiandole salivari, gastriche e mammarie (queste ultime solo durante gravidanza e allattamento).

L’assorbimento e lo stoccaggio dello Iodio vengono regolati dall’ormone tiroideo TSH: quando il pool è sufficiente al fabbisogno dell’organismo, l’eccesso del minerale viene di norma eliminato attraverso le urine.

Il fabbisogno giornaliero medio di Iodio in un individuo adulto è di circa 150 microgrammi; la tossicità da assunzione eccessiva si manifesta a dosi uguali o maggiori ai 2 mg giornalieri (ma secondo alcuni autori già a 500-600 microgrammi, a seconda della sensibilità individuale). Oltre al rischio di induzione di iper- (ma anche da ipo-) tiroidismo, in caso di assunzione eccessiva di Iodio si possono manifestare disturbi quali

  • nausea
  • dolore addominale
  • disturbi gastrointestinali
  • vomito
  • diarrea
  • disturbi cardiaci

In ragione dell’azione tiroidea sul controllo del metabolismo e sulla termoregolazione, la supplementazione di Iodio è stata ed è tuttora uno dei cavalli di battaglia dei prodotti dimagranti – e in tale veste lo troviamo anche nel kilocal compresse. Sulla pericolosità di un’assunzione eccessiva cronica di tale minerale – e dei conseguenti possibili squilibri della tiroide – ci siamo già espressi. Resta valida la raccomandazione di informare il proprio medico curante in caso di assunzione di integratori a base di Iodio e valutare con lui la possibilità di un monitoraggio periodico della funzionalità tiroidea [12,13].

Cassia e Senna

Con il termine Cassia si intende una famiglia di piante appartenente al genere delle Fabaceae (Leguminose). Nel presente preparato sono utilizzate la Cassia Fistula e la Cassia Augustifolia (Senna), entrambe note per l’azione lassativa e regolatrice intestinale.

La Cassia fistula possiede un’azione lassativa più blanda rispetto alla Senna ed è spesso associata a quest’ultima per mitigarne l’azione e renderla più tollerabile; con le dovute cautele, Senna e Cassia possono essere utilizzate come blandi lassativi anche per bambini, convalescenti e anziani, per via della buona tollerabilità [14]. La Cassia, peraltro, è uno dei pochi lassativi consentiti anche in gravidanza – anche se ovviamente escludiamo tassativamente l’utilizzo di Kilocal compresse e di qualsiasi prodotto ad azione dimagrante durante la gestazione.

Si tenga inoltre presente che la Senna, per via del contenuto in derivati antracenici (antrachinoni), non va utilizzata in caso di infiammazioni intestinali, emorroidali e renali.

Si ricorda che l’uso prolungato di qualsiasi lassativo non è mai consigliabile, poiché alla lunga potrebbe risultare peggiorativo sulla funzione intestinale, che invece deve essere mantenuta quanto più possibile autonoma.

Anice Stellato

L’Anice Stellato (Illicium verum) è una pianta nativa di Cina e Vietnam che deve il suo nome alla curiosa forma del frutto, che ricorda una stella; è tradizionalmente usata a scopo diuretico, digestivo e per contrastare il fastidio legato all’accumulo di gas intestinale.

Conosciuto ed utilizzato anche come spezia, in Europa viene utilizzato anche per produrre diversi liquori (come ad esempio la sambuca).

I diversi effetti che gli vengono attribuiti non trovano ad oggi conferma o smentita, in quanto l’estratto appare poco studiato.

Quando consumato in forma alimentare è considerato sicuro, mentre è più difficile rintracciare in letteratura valutazioni del suo profilo di tollerabilità in dosi farmacologiche.

Frangula

La Frangula (o Frangola) è una pianta appartenente alla famiglia delle Ramnaceae, originaria di Europa e Asia. La corteccia è ricca di glicosidi antrachinonici (gli stessi presenti anche nella Senna), sostanze dalla ben nota azione lassativa e stimolante sulla peristalsi intestinale: gli antrachinoni transitano pressochè inalterati attraverso lo stomaco e il primo tratto dell’intestino (tenue), mentre a livello dell’intestino crasso vengono metabolizzati dalla flora batterica e trasformati in antroni, molecole responsabili dell’azione lassativa.

La Frangula possiede anche azione colagoga, ossia di stimolo della produzione e della secrezione della bile, attraverso la stimolazione contrattile della cistifellea.

Le proprietà lassative della Frangula sono spesso utilizzate per preparare i pazienti a esami diagnostici (colonscopia) interventi chirurgici sull’intestino

Come tutti i lassativi, l’utilizzo prolungato può provocare diarrea o dolori intestinali, insieme a nausea e vomito.

L’utilizzo della frangula è sconsigliato in gravidanza e allattamento, nei bambini di età inferiore ai 12 anni e qualora siano presenti situazioni infiammatorie a carico dell’intestino (compresi diverticolite e occlusioni intestinali) [15,16].

Tamarindo

Il Tamarindo (Tamarindus Indica L.) è un albero da frutto tropicale, appartenente alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose), originario di India e Africa orientale. Il nome deriva da una parola araba che significa “dattero indiano”, per via della somiglianza con il comune dattero (polpa marrone e semi duri).

Ricco di vitamine e minerali, possiede una spiccata azione antiossidante, grazie alla presenza di acido tartarico.

La polpa è ricca di mucillagini, acidi organici (citrico, malico, succinico, tartarico) e pectine e per questo spesso utilizzata per l’azione lassativa. Con la polpa si ottiene una marmellata utilizzabile anche dai bambini e dalle donne in gravidanza come regolatore intestinale.

Il Tamarindo è utilizzato nella medicina tradizionale di molti paesi quali India, Africa, Pakistan, Bangladesh, Nigeria, e paesi tropicali in generale per molteplici scopi: dolori addominali, diarrea e dissenteria, infezioni fungine, cura delle ferite, malaria, febbre, costipazione, gonorrea, disturbi oculari. Per via della ricchezza di sostanze attive (minerali, vitamine, acidi organici, pectine, amminoacidi, acidi grassi polinsaturi) è stato oggetto di studio come potenziale sostegno per l’attività antidiabetica, antimicrobica, antiossidante, antimalarica ed epatoprotettiva -solo per citarne alcune. Si tratta di studi preliminari – alcuni solo in vitro – ma promettenti per le possibili applicazioni terapeutiche.

Il tamarindo può interferire con l’assunzione di alcuni farmaci: in caso di terapia con aspirina, per esempio, si tenga presente che il tamarindo ne aumenta la biodisponibilità e quindi l’effetto.

In caso di terapia farmacologica in atto, di qualsiasi tipo, si raccomanda di consultare il proprio medico curante e informarlo sugli ingredienti del prodotto in esame prima di assumerlo [14,17].

Avvertenze e precauzioni per l’uso

Per via del contenuto di erbe ad azione lassativa, Kilocal compresse è proponibile – come riportato dallo stesso produttore – qualora sia necessario un sostegno alla funzionalità intestinale. In caso contrario si potrebbero manifestare facilmente episodi di diarrea.

Kilocal compresse non è concepito per un uso continuativo superiore alle 3 settimane.

Il prodotto non va somministrato ai bambini.

Si raccomanda precauzione in caso di patologie a carico del metabolismo e di eventuale terapia farmacologica in atto, con cui l’integratore potrebbe interferire. Prestare particolare attenzione in caso di

  • patologie a carico della tiroide, per via della presenza di iodio nel preparato
  • patologie a carico dell’intestino, per via della presenza di ben quattro erbe ad azione lassativa

Come da indicazioni di legge è riportata ovviamente la necessità di assumere l’integratore in associazione ad una dieta equilibrata e ad una regolare attività fisica, anche perché in caso contrario esiste il concreto rischio di vanificare eventuali risultati raggiunti al termine dell’assunzione.

A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive

Fonti e bibliografia

  1. Altern Med Rev. 2010 Dec;15(4):361-8. Bromelain. Monograph.
  2. NCCIH – Bromelain
  3. Ingredienti miracolosi nei dimagranti? Il trucco non c’è 
  4. PDR for Herbal Medicine, 2nd Edition – J.Gruenwald, Medical Economics Company
  5. Phytother Res. 2019 Mar;33(3):473-481. Is bromelain effective in controlling the inflammatory parameters of pain, edema, and trismus after lower third molar surgery? A systematic review and meta-analysis. de Souza GM, Fernandes IA, Dos Santos CRR, Falci SGM.
  6. Cell Mol Life Sci. 2001 Aug;58(9):1234-45. Bromelain: biochemistry, pharmacology and medical use. Maurer HR.
  7. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2016 Jul;20(15):3262-5. The prebiotic inulin as a functional food – a review. Fan CH, Cao JH, Zhang FC.
  8. Carbohydr Polym. 2016 Aug 20;147:444-454. Inulin: Properties, health benefits and food applications. Shoaib M, Shehzad A, Omar M, Rakha A et al.
  9. Crit Rev Food Sci Nutr. 2015;55(11):1475-90. Fructo-oligosaccharides: Production, Purification and Potential Applications. Bali V, Panesar PS, Bera MB, Panesar R.
  10. Appl Biochem Biotechnol. 2017 Oct;183(2):613-635. Prebiotic Oligosaccharides: Special Focus on Fructooligosaccharides, Its Biosynthesis and Bioactivity. Singh SP, Jadaun JS, Narnoliya LK, Pandey A.
  11. Humanitas Research
  12. Herbs and Natural Supplements- An evidence-based guide,4th ed. L.Braun, M.Cohen. Elsevier Editions
  13. J Trace Elem Med Biol. 2008;22(2):81-92. Iodine requirements and the risks and benefits of correcting iodine deficiency in populations. Zimmermann MB.
  14. Istituto di Botanica dell’Università di Catania Le piante officinali – P.Pavone
  15. Humanitas Research
  16. Phytother Res. 2015 Oct;29(10):1488-93. Constipation and Botanical Medicines: An Overview. Cirillo C, Capasso R.
  17. Pharmacogn Rev. 2011 Jan;5(9):73-81. Tamarindus indica: Extent of explored potential. Bhadoriya SS, Ganeshpurkar A, Narwaria J, Rai G, Jain AP.

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Ospite
Ada
3 Dicembre, 2020

Per quanto tempo massimo è consigliabile usarlo?

Supporto
4 Dicembre, 2020

In genere si fanno cicli di qualche settimana (3 è il limite consigliato di legge), alternati da pause.

 

Composizione

Composizione per singola unità posologica (compressa, capsula, flaconcino, bustina, dose, ...).
Principio attivoQuantità
Cromo20 mcg
Iodio44 mcg
Tamarindo122.5 mg
Cassia fistula22.5 mg
Inulina90 mg
Frangola290 mcg
Senna–Cassia angustifolia90 mg
Ananas320 mg
Anice stellato420 mg
Frutto-oligosaccaridi45 mg
  1. Tamarindo, anche conosciuto/a come Tamarindus indica L.
  2. Frangola, anche conosciuto/a come Rhamnus frangula, Frangula alnus Mill.
  3. Ananas, anche conosciuto/a come Ananas sativa, Ananas comosus (L.) Merr.
  4. Anice stellato, anche conosciuto/a come Illicium verum Hook. f.

Controindicazioni e avvertenze

  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
  • Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
  • Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
  • Non utilizzare oltre la data di scadenza.

Efficacia e alternative

Disclaimer: I contenuti seguenti devono essere intesi come trattazione generale riferita a soggetti sani e, dove indicato, espressione del personale parere dell'autore; in caso di specifiche circostanze il proprio medico e/o farmacista possono rilevare esigenze diverse e per questo consigliare in modo appropriato (quando non addirittura indispensabile) l'assunzione di integratori e/o nutraceutici.

La maggior parte delle evidenze scientifiche relative ai principi attivi contenuti ruotano intorno ad un effetto lassativo, sicuramente di sollievo alla maggior parte delle donne, ma non corretto nell’ottica di un’efficace e duraturo effetto sulla perdita di peso.

A mio avviso l’azione di Kilocal può quindi essere facilmente sostituita da alcuni cambiamenti nello stile di vita, che possono essere riassunti in tre indicazioni principali:

  • Aumentare il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, magari avendo cura di iniziare il pasto con la verdura (che, lo ricordiamo, in termini di quantità visiva dovrebbe occupare circa metà della quantità totale di cibo di un pasto).
  • Bere di più.
  • Praticare quotidianamente un po’ di movimento.

Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD


Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center

  • Ananas
    • Un regolare consumo di ananas è sicuramente auspicabile nel contesto di una dieta sana e varia, avendo cura di scegliere il frutto fresco o il frutto in scatola con succo (va evitata la preparazione in sciroppo).
    • La molecola estratta dal frutto più studiata è la bromelina, ad esempio usata e prescritta come antinfiammatorio, ma in realtà le prove disponibili sono relativamente deboli (tanto che l’EFSA non ne ha autorizzato alcun claim).
    • L’NCCIH americano, in base all’analisi della letteratura disponibile, è relativamente scettico verso la maggior parte delle indicazioni.
  • Anice stellato
    • L’anice stellato può essere consumato in forma di spezia, e come tale l’utilizzo ne va sicuramente promosso, ma va tenuto conto che i supposti effetti che gli vengono attribuiti non trovano conferme in letteratura.
  • Cassia fistula
    • Nella maggior parte dei pazienti uno stile di vita attivo (che preveda regolare attività fisica), unito ad una dieta ricca di frutta e verdura ed abbondante idratazione è sufficiente a prevenire l’insorgenza di stitichezza.
  • Cromo
  • Frangola
    • Salvo eccezioni (pazienti allettati, preparazioni ad esami, …) una fisiologica funzionalità intestinale può essere raggiunta e sostenuta attraverso un corretto stile di vita (attività fisica, consumo di frutta e verdura, bere molto, riduzione dello stress, corrette abitudini evacuative, …).
  • Inulina
    • L’inulina dal punto di vista alimentare è presente soprattutto nei tuberi di topinambur, nella cicoria e nelle radici di scorzonera (vegetale usato in pasticceria).
  • Iodio
    • Lo iodio è una molecola indispensabile all’organismo ed alla tiroide in particolare, che quindi dobbiamo fornirgli con costanza e regolarità; gli alimenti che ne sono più ricchi sono sale marino iodato, pesce e molluschi, carne e uova, alghe brune (fucus,kelp, kombu, wakame).
  • Senna–Cassia angustifolia
    • Uno stile di vita attivo, associato ad una dieta ricca di fibra e acqua, è in genere sufficiente alla maggioranza della popolazione per prevenire disturbi legati alla stitichezza.
  • Tamarindo
    • Viene in genere utilizzato per la sua azione lassativa, ma va ricordato che uno stile di vita attivo e una dieta ricca di frutta e verdura sono in genere sufficienti a prevenire e trattare eventuali episodi di stitichezza.

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