Kilocal Drenante Forte funziona? Recensione e prezzo
I drenanti-depuranti Kilocal sono integratori alimentari in forma liquida, da bere, formulati per esprimere un effetto drenante volto all’eliminazione dei liquidi in eccesso, favorendo così una depurazione dell’organismo e un contrasto alla cellulite.
La linea “Drenante-Forte” è disponibile in 3 gusti, con una composizione pressoché sovrapponibile:
- Ananas
- Mirtillo (aggiunta di estratto di mirtillo)
- Tè Verde
La posologia consigliata prevede l’assunzione di un misurino da 15 ml diluito in un abbondante bicchiere d’acqua 2 volte al giorno, 1 al mattino ed 1 al pomeriggio; in alternativa è possibile diluire i 2 misurini (30 ml) in 1 litro di acqua, da bere poco per volta nell’arco della giornata.
15,10€
Kilocal Drenante Forte funziona? Recensione e prezzo Prezzi
Andamento dei prezzi nel tempo
Prezzi di Kilocal drenante forte 500ml ananas | |
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Ultime variazioni
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Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Cardo mariano1 | 1700 mg |
Curcuma2 | 1700 mg |
Tè verde3 | 250 mg |
di cui Polifenoli | 125 mg |
Tarassaco4 | 767 mg |
di cui Inulina | 15 mg |
Betulla5 | 767 mg |
di cui Flavonoidi | 2.3 mg |
Equisetum arvense L. | 767 mg |
di cui Silice | 8 mg |
Lespedeza capitata Michx. | 333 mg |
di cui Rutina | 13 mg |
Tè di Giava6 | 333 mg |
di cui Sinensetina | 0.3 mg |
Meliloto7 | 333 mg |
di cui Cumarina | 3.3 mg |
Pilosella8 | 333 mg |
di cui Flavonoidi | 1 mg |
Uva ursina9 | 500 mg |
di cui Glucosidi idrochinonici | 50 mg |
Karkadè10 | 250 mg |
Verga d'oro11 | 167 mg |
Mirtillo12 | 333 mg |
di cui Antociani | 3 mg |
- Cardo mariano, anche conosciuto/a come Silybum marianum (L.) Gaertn.
- Curcuma, anche conosciuto/a come Curcuma longa L.
- Tè verde, anche conosciuto/a come Camellia sinensis (L.) Kuntze
- Tarassaco, anche conosciuto/a come Taraxacum officinale, Taraxacum campylodes G.E.Haglund
- Betulla, anche conosciuto/a come Betula verrucosa, Betula pendula Roth
- Tè di Giava, anche conosciuto/a come Orthosiphon aristatus (Blume) Miq., Ortosifon, Orthosiphon stamineus Benth, Ocimum aristatum Blume
- Meliloto, anche conosciuto/a come Melilotus officinalis (L.) Pall.
- Pilosella, anche conosciuto/a come Sparviere pelosetto, Hieracium pilosella, Pilosella officinarum Vaill.
- Uva ursina, anche conosciuto/a come Arctostaphylos uva ursi L. Spreng.
- Karkadè, anche conosciuto/a come Ibisco, Hibiscus sabdariffa L.
- Verga d'oro, anche conosciuto/a come Solidago virgaurea L.
- Mirtillo, anche conosciuto/a come Vaccinium myrtillus L.
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Controindicazioni e avvertenze
- Betulla
- L’estratto è considerato sicuro alle dosi normalmente utilizzate, fanno eccezione ovviamente i soggetti allergici alle Betullacee.
- Cardo mariano
- Alle dosi comunemente utilizzate appare ragionevolmente sicuro anche per un uso prolungato.
- Può occasionalmente causare diarrea o altri effetti gastrointestinali.
- Si raccomanda cautela nell’associazione a farmaci antidiabetici, per evitare la possibilità di pericolosi episodi di ipoglicemia.
- Alcune evidenze preliminari inducono ad ipotizzare un possibile effetto di riduzione dell’efficacia delle statine (farmaci usati per il colesterolo alto).
- Curcuma
- L’utilizzo in forma di cibo (spezia) è considerato sicuro.
- Ad altissime dosi possono comparire disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea e/o stitichezza, dispepsia, …).
- Non sono note interazioni farmacologiche.
- Equisetum arvense L.
- Si raccomanda di evitarne l’assunzione per lunghi periodi, a causa della presenza di un enzima in grado di favorire l’insorgenza della carenza di Vitamina B1.
- Inulina
- Un’eccessiva assunzione di fibra può causare la comparsa di sintomi gastrointestinali, ma in genere di breve durata e tenenti ad una risoluzione spontanea entro pochi giorni. Si raccomanda tuttavia cautela per il possibile sequestro a livello intestinale dei farmaci liposolubili, in altre parole è consigliabile assumerla a distanza da eventuali medicinali.
- Il consumo di fibra richiede sempre di bere molto, affinché si formi una massa fecale morbida e lubrificata, facilmente evacuabile.
- Karkadè
- Il consumo in forma di cibo o bevanda è considerato assolutamente sicuro, anche perché con radici storiche particolarmente profonde (il carcadè è una bevanda consumata in tutto il mondo).
- Anche l’estratto appare ragionevolmente sicuro e gli effetti collatarali più comuni sono disturbi gastrointestinali; sono tuttavia note alcune possibili interazioni, tra cui ricordiamo quella con paracetamolo (Tachipirina), diclofenac (Voltaren), e simvastatina (Sivastina).
- Si raccomanda invece di evitarne l’assunzione in gravidanza e durante l’allattamento.
- Lespedeza capitata Michx.
- L’estratto è poco studiato ed è quindi impossibile stilarne un profilo di rischio.
- Meliloto
- L’utilizzo alle dosi raccomandate è considerato sicuro, mentre in caso di accidentale sovradosaggio è possibile sviluppare complicazioni epatiche.
- Controindicato in gravidanza ed allattamento.
- Alcuni soggetti segnalano la comparsa di mal di testa.
- Si raccomanda cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci anticoagulanti e medicinali che annoverino tra i propri effetti il possibile sviluppo di epatotossicità (complicazioni al fegato).
- Mirtillo
- Il consumo in forma di frutto è ovviamente considerato sicuro, salvo intolleranze soggettive.
- La sicurezza degli integratori è più che altro presunta come estensione della fonte alimentare, sono stati solo occasionalmente segnalati blandi effetti gastrointestinali.
- Si raccomanda prudenza nel caso di assunzione di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.
- Pilosella
- La bibliografia disponibile non consente di stabilire un profilo di sicurezza adeguato, ma l’uso tradizionale consente una ragionevole tranquillità alle dosi consigliate.
- Si segnala la possibile comparsa di reazioni allergiche in soggetti sensibili alle Asteracee.
- Rutina
- L’utilizzo è considerato ragionevolmente sicuro; solo occasionalmente sono stati segnalati mal di testa, eruzioni cutanee o disturbi gastrointestinali.
- Tarassaco
- L’estratto è considerato sicuro alle dosi comunemente utilizzate.
- Tra i possibili effetti indesiderati più comuni ricordiamo il possibile sviluppo di reazioni allergiche (aneddoticamente anche gravi), disturbi gastrointestinali e dermatite.
- Si segnalano possibili interazioni con numerosi farmaci, tra cui anticoagulanti, antidiabetici, litio ed altri.
- Tè di Giava
- L’assunzione di the di Java sembra essere ragionevolmente sicuro sul breve periodo, mentre mancano ricerche che permettano di stabilire un profilo di rischio per somministrazioni prolungate.
- Controindicato in gravidanza/allattamento per assenza di prove certe d’innocuità.
- Si suggerisce il preventivo parere del medico in caso di contemporanea assunzione di farmaci diuretici e/o per abbassare la pressione.
- Tè verde
- Il tè verde, se consumato come bevanda, è ritenuto sicuro se usato in quantità moderate.
- Sono stati segnalati effetti epatotossici legati al consumo in forma d’integratore, ma non è ancora stato stabilito con certezza un legame causale.
- Si segnala invece l’elevata quantità di caffeina presente nell’estratto (e anche nella bevanda), che induce quindi ad un uso più attento nei soggetti sensibili alla sostanza (ansia, tachicardia, bambini, …).
- Uva ursina
- L’estratto è considerato probabilmente sicuro quanto utilizzato nel breve periodo, mentre permane qualche dubbio sull’utilizzo a lungo termine a causa della presenza dell’idrochinone.
- Sono occasionalmente segnalati disturbi gastrointestinali.
- Controindicato nei bambini, in gravidanza e in allattamento.
- Verga d'oro
- L’estratto è considerato ragionevolmente sicuro, ma va notato che in letteratura non si trovano studi approfonditi che possano escludere effetti indesiderati o controindicazioni (L’assenza della prova non è la prova dell’assenza…).
- Si segnalano aneddotiche reazioni allergiche (dermatiti e orticaria).
Avvertenze generali
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
In letteratura non ci sono evidenze della necessità di depurare il fegato, un concetto tanto utilizzato nel marketing quanto privo di solide basi scientifiche; per quanto riguarda invece il contrasto alla cellulite e più in genere alla ritenzione idrica la strategia naturale più efficace è la seguente:
- Attività fisica regolare
- Dieta sana, varia e ricca di frutta e verdura
- Bere abbondantamente
- Ridurre drasticamente il consumo del sale da cucina e degli alimenti salati in genere
Non credo ci siano dubbi sui primi tre punti, mentre vale la pena sottolineare l’importanza della riduzione del consumo di sale; oltre a causare un aumento della pressione del sangue, con ovvi risvolti sul rischio cardiovascolare, il sale causa una severa ritenzione di liquidi nell’organismo. Si raccomanda di ridurne l’utilizzo sia in quanto tale (usarne poco per cucinare e mai mettere la saliera in tavola, sostituirlo con spezie ed altri gusti), sia di quello contenuto negli alimenti industriali, che spesso in un’unica porzione contengono l’equivalente della dose massima giornaliera raccomanda dall’OMS.
Segnalo infine l’apprezzabile sforzo del produttore di segnalare in etichetta la titolazione di ciascun estratto vegetale, fattore che garantisce al consumatore di assumere una precisa quantità di principio attivo.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Betulla
- Spesso citata per un ipotetico effetto depurativo e diuretico, in realtà non si trovano riscontri in letteratura.
- Cardo mariano
- Usato da tempo come detossificante per il fegato, il cardio mariano in realtà ha trovato maggiori conferme scientifiche per i suoi effetti antidiabetici e di promozione della digestione.
- Gli studi sugli effetti epatici riportano paradossalmente invece risultati contrastanti, oppure soffrono di limiti nelle dimensioni/conduzioni della ricerca, e così anche per numerose altre condizioni di salute.
- Curcuma
- La curcuma è una spezia molto usata in Asia e che da qualche anno compare sempre più spesso anche nelle cucine italiane; l’utilizzo in questa forma è auspicabile e deve sicuramente essere promosso, così come per le altre spezie, sia per ridurre il ricorso al sale che per beneficiare dei numerosi fitoestratti attivi che contengono. La ricerca ha peraltro dimostrato effetti apparentemente tangibili
- Quando usata in forma di spezia si raccomanda l’associazione di pepe, al fine di amplificarne l’assorbimento e quindi massimizzarne i benefici (come nel caso del Golden Milk).
- Equisetum arvense L.
- Benché molto usato per il benessere delle vie urinarie e per l’effetto diuretico, i riscontri di una reale efficacia sono limitati e dubbi.
- Inulina
- L’inulina dal punto di vista alimentare è presente soprattutto nei tuberi di topinambur, nella cicoria e nelle radici di scorzonera (vegetale usato in pasticceria).
- Karkadè
- Usato spesso per un supposto effetto diuretico e/o benefico sulle vie urinarie, in realtà l’effetto che trova un maggior riscontro in letteratura è quello di abbassamento della pressione arteriosa. Poiché l’evidenze esistono anche per il consumo dell’ibisco in forma di bevanda, personalmente ritengo preferibile l’assunzione in questa forma, avendo tuttavia cura di verificare con il proprio medico le possibili interazioni farmacologiche.
- Lespedeza capitata Michx.
- Gli estratti di Lespedeza sono in genere utilizzati per le supposte proprietà capillaroprotettrici e diuretiche, ma non esistono in letteratura ricerche che ne confermino/confutino l’efficacia.
- Meliloto
- Consigliato in genere per un supposto effetto benefico sulla circolazione capillare e venosa delle gambe, le evidenze di efficacia sono piuttosto limitate.
- Agire sullo stile di vita (perdere peso se necessario, praticare regolare attività fisica, evitare di rimanere in piedi per periodi eccessivamente prolungati, sollevare le gambe durante la notte, …) sembrano quindi consigli imprescindibili e soprattutto associati ad un letteratura più corposa.
- Mirtillo
- I mirtilli sono una fonte preziosissima di antocianine e quindi la raccomandazione non può che essere quella di consumarne il più possibile (insieme a tutti i cosiddetti frutti di bosco, un vero e proprio tesoro fitoterapico).
- L’assunzione in forma d’integratore, anche se in alcuni casi consente di assumerne dosi superiori e più costanti nel tempo (la stagionalità del frutto è purtroppo limitata) sembra per ora essere giustificata nel solo caso di disturbi d’insufficienza venosa cronica.
- Pilosella
- L’utilizzo della pilosella per la sua attività diuretica si fonda soprattutto sulla tradizione, quindi le possibili modifiche dello stile di vita (alimentazione, esercizio fisico, idratazione) poggiano su basi sicuramente più solide e dimostrate.
- Rutina
- Ad oggi non risultano claim autorizzati dall’EFSA, non sembrano quindi esserci ragioni per cercarla attivamente; una funzione benefica sulla permeabilità capillare può essere perseguita attraverso un regolare consumo di frutti di bosco (e frutta/verdura viola in genere) e regolare attività fisica.
- Tarassaco
- L’efficacia dell’estratto nel favorire la diuresi non trova grande supporto dall’analisi della letteratura, costituita da pochi studi sull’uomo (peraltro coinvolgenti un numero ridotto di soggetti). Si raccomanda quindi di bere di più e di ridurre il consumo di sale da cucina per ottenere un effetto con un razionale più solido alla base.
- Tè di Giava
- In letteratura gli studi si sono concentrati sulla possibile efficacia nei confronti della pressione alta, con risultati contrastanti.
- Si consiglia in alternativa l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi, la riduzione del consumo di sale, la perdita di peso se necessario e una regolare attività fisica.
- Tè verde
- La naturale alternativa all’integrazione è rappresentata dal consumo regolare di the verde in forma di bevanda; si noti peraltro che, anche se meno studiato, anche altre varietà di the rappresentano fonti eccellenti e talvolta anche migliori di antiossidanti (come ad esempio il the bianco).
- Uva ursina
- L’estratto viene usato in genere per la prevenzione ed il trattamento delle infezioni del tratto urinario, ma ad oggi non sono disponibili sufficienti evidenze della sua efficacia. Il consumo di abbondanti quantità di acqua sembra quindi essere il miglior complemento di eventuali terapie farmacologiche (oltre che per la riduzione della frequenza di comparsa di infezioni).
- Verga d'oro
- L’utilizzo dell’estratto ha in genere scopo diuretico e antinfiammatorio, ma non sono disponibili ricerche che ne dimostrino l’efficacia; appare quindi consigliabile un approccio legato allo stile di vita (bere di più, ridurre il consumo di sale, attività fisica, …).
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