Kilocal Detox funziona? Recensione, opinioni e prezzo
Kilocal Detox è un integratore detossificante che, nel contesto della linea Kilocal, dovrebbe servire a preparare l’organismo alla dieta volta alla perdita di peso.
La confezione contiene 30 compresse da deglutire con un sorso d’acqua, una prima di ogni pasto principale (viene quindi coperto il fabbisogno di 15 giorni d’assunzione).
Kilocal Detox funziona? Recensione, opinioni e prezzo Prezzi
Andamento dei prezzi nel tempo
Prezzi di KILOCAL DETOX | |
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Ultime variazioni
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Composizione
Principio attivo | Quantità |
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Cardo mariano1 | 350 mg |
di cui Silimarina | 280 mg |
Carciofo2 | 240 mg |
Tarassaco3 | 200 mg |
Boswellia serrata Roxb. ex Colebr. | 100 mg |
Combretum micranthum G.Don | 100 mg |
Curcuma4 | 50 mg |
Sodio Ialuronato | 23.6 mg |
di cui Acido Ialuronico | 20 mg |
Vitamina B125 | 5 mcg |
Vitamina B66 | 2.8 mg |
- Cardo mariano, anche conosciuto/a come Silybum marianum (L.) Gaertn.
- Carciofo, anche conosciuto/a come Cynara scolymus L.
- Tarassaco, anche conosciuto/a come Taraxacum officinale, Taraxacum campylodes G.E.Haglund
- Curcuma, anche conosciuto/a come Curcuma longa L.
- Vitamina B12, anche conosciuto/a come Cobalamina, Idrossicobalamina, Metilcobalamina
- Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
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Controindicazioni e avvertenze
- Acido Ialuronico
- L’assunzione è considerata ragionevolmente sicura e non sono note interazioni farmacologiche.
- Boswellia serrata Roxb. ex Colebr.
- La Boswellia è considerata ragionevolmente sicura alle dosi comunemente utilizzate.
- Carciofo
- Generalmente ben tollerato, può talvolta causare effetti collaterali gastrointestinali quali dolore addominale, flatulenza, diarrea, nausea.
- È stata dimostrata in vitro una possibile interazione con alcune isoforme del CYP450, per cui si raccomanda il preventivo parere del medico nel caso di contemporanea assunzione di farmaci.
- Cardo mariano
- Alle dosi comunemente utilizzate appare ragionevolmente sicuro anche per un uso prolungato.
- Può occasionalmente causare diarrea o altri effetti gastrointestinali.
- Si raccomanda cautela nell’associazione a farmaci antidiabetici, per evitare la possibilità di pericolosi episodi di ipoglicemia.
- Alcune evidenze preliminari inducono ad ipotizzare un possibile effetto di riduzione dell’efficacia delle statine (farmaci usati per il colesterolo alto).
- Combretum micranthum G.Don
- Non esistono studi disponibili.
- Curcuma
- L’utilizzo in forma di cibo (spezia) è considerato sicuro.
- Ad altissime dosi possono comparire disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea e/o stitichezza, dispepsia, …).
- Non sono note interazioni farmacologiche.
- Tarassaco
- L’estratto è considerato sicuro alle dosi comunemente utilizzate.
- Tra i possibili effetti indesiderati più comuni ricordiamo il possibile sviluppo di reazioni allergiche (aneddoticamente anche gravi), disturbi gastrointestinali e dermatite.
- Si segnalano possibili interazioni con numerosi farmaci, tra cui anticoagulanti, antidiabetici, litio ed altri.
- Vitamina B12
- Ovviamente sicura quando assunta attraverso l’alimentazione, è considerata tale anche in forma d’integratore.
- Vitamina B6
- Ad alte dosi sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, mal di testa, sonnolenza, …
Avvertenze generali
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Sono sempre un pochino scettico sugli integratori detossificanti, perché in realtà l’organismo è perfettamente in grado di assolvere autonomamente al compito se messo nelle condizioni ideali per farlo; il mio scetticismo è inoltre avvalorato dal fatto che in letteratura non si trovano studi sufficientemente solidi in grado di dimostrare tanto l’utilità quanto l’efficacia e la necessità di questi approcci.
Per prepararsi correttamente ad iniziare una dieta sana non c’è nulla di meglio che… iniziare! Associandola magari ad un po’ di attività fisica, che inizialmente può essere semplicemente il giro dell’isolato a passo svelto; come dice il Dr. Mazzucchelli nel libro “Fattore 1%: Piccole abitudini per grandi risultati” è sufficiente iniziare da pochissimo, con l’obiettivo di aumentare gradualmente nel tempo.
Frutta, verdura, cereali integrali, proteine e grassi da fonti vegetali e acqua, questa è la base su cui costruire il percorso di detossificazione, per quanto abbia senso parlarne.
Della composizione di Kilocal Detox segnalo infine la preziosa presenza di vitamina B12, di cui spesso si è carenti (vegetariani e soprattutto vegani dovrebbero integrarla quotidianamente, perché assente negli alimenti vegetali).
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Acido Ialuronico
- L’assunzione orale dell’acido ialuronico è in genere volta al trattamento dei disturbi articolari (per cui viene anche somministrata in forma d’infiltrazione), ma ne è stato proposto l’utilizzo anche per il trattamento del reflusso gastroesofageo, infezioni del tratto urinario e come anti-age (antinvecchiamento).
- Le maggiori evidenze di efficacia riguardano tuttavia due utilizzi meno noti: l’applicazione topica sulle mucositi (ulcerazioni orali da chemioterapia/radioterapia) e l’iniezione oculare per il trattamento della cataratta in associazione all’intervento).
- Gli altri utilizzi sono, nella migliore delle ipotesi, fondati su studi con risultati ancora preliminari e/o contrastanti.
- Boswellia serrata Roxb. ex Colebr.
- Usata con discreto successo nel trattamento di osteoartrite, dermatite da radioterapia (in forma di crema) e nei pazienti affetti da colite ulcerosa, la sua efficacia appare quantomeno dubbia per tutte le altre indicazioni.
- L’effetto di protezione sull’intestino, dimostrato nei casi di rettocolite ulcerosa, viene talvolta esteso ai pazienti affetti da disturbi intestinali in genere.
- Carciofo
- L’estratto di carciofo è noto in fitoterapia per l’effetto depurativo che tuttavia, paradossalmente, non trova un adeguato supporto dalla letteratura.
- Ben più solide sono invece le evidenze d’efficacia relative agli effetti digestivi e di contrasto all’iperlipidemia (colesterolo alto).
- A meno di casi specifici il consiglio è quello di consumarlo periodicamente nella dieta, alternandolo a tutte le altre verdure disponibili.
- Cardo mariano
- Usato da tempo come detossificante per il fegato, il cardio mariano in realtà ha trovato maggiori conferme scientifiche per i suoi effetti antidiabetici e di promozione della digestione.
- Gli studi sugli effetti epatici riportano paradossalmente invece risultati contrastanti, oppure soffrono di limiti nelle dimensioni/conduzioni della ricerca, e così anche per numerose altre condizioni di salute.
- Combretum micranthum G.Don
- Il combretto è un estratto poco noto e poco studiato, usato talvolta per alcuni disturbi digestivi e come detossificante per il fegato.
- Alla luce dell’assenza di studi che ne dimostrino l’efficacia una dieta varia e sana è l’approccio che più naturalmente può essere proposto in sua alternativa.
- Curcuma
- La curcuma è una spezia molto usata in Asia e che da qualche anno compare sempre più spesso anche nelle cucine italiane; l’utilizzo in questa forma è auspicabile e deve sicuramente essere promosso, così come per le altre spezie, sia per ridurre il ricorso al sale che per beneficiare dei numerosi fitoestratti attivi che contengono. La ricerca ha peraltro dimostrato effetti apparentemente tangibili
- Quando usata in forma di spezia si raccomanda l’associazione di pepe, al fine di amplificarne l’assorbimento e quindi massimizzarne i benefici (come nel caso del Golden Milk).
- Tarassaco
- L’efficacia dell’estratto nel favorire la diuresi non trova grande supporto dall’analisi della letteratura, costituita da pochi studi sull’uomo (peraltro coinvolgenti un numero ridotto di soggetti). Si raccomanda quindi di bere di più e di ridurre il consumo di sale da cucina per ottenere un effetto con un razionale più solido alla base.
- Vitamina B12
- In una dieta onnivora correttamente bilanciata non dovrebbe esserci la necessità di integrare la vitamina B12, mentre è fortemente consigliato farlo per i vegetariani ed assolutamente indispensabile per i vegani, in quanto totalmente assente nel mondo vegetale.
- Tra le fonti alimentari più ricche ricordiamo le carni (in particolare il fegato) e il pesce (compresi i frutti di mare); latte e uova ne sono solo discrete fonti.
- Si segnala la presenza di vitamina B12 in numerosi prodotti per vegani, come le bevande a base di soia (ma insufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero).
- Proposta con numerose indicazioni, di fatto gli effetti sostenuti da un’integrazione e pienamente dimostrati sono pressoché nulli, mentre essendo indispensabile per il normale funzionamento dell’organismo diventa indispensabile in soggetti che ne fossero carenti.
- Alcuni incoraggianti, per quanto preliminari, risultati sono stati ottenuti nel trattamento della nevralgia post-erpetica e nella prevenzione della degenerazione maculare senile.
- Vitamina B6
- Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
- Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
- epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
- anemia sideroblastica
- iperomocistinemia
- Risultati preliminari sono stati ottenuti per
- prevenzione della degenerazione maculare senile
- prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
- nausea in gravidanza
- sindrome premestruale
Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.
- Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
- Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
- carne (manzo, pollo, maiale)
- pesce (salmone)
- uova
- legumi
- cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
- vegetali (spinaci)
- frutta (banana in particolare)
- frutta secca a guscio
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