Bioscalin Physiogenina bustine funziona? Recensione e prezzo
Bioscalin Physiogenina in bustine è la formulazione del noto integratore contro la caduta dei capelli per il pubblico che preferisce un granulato alla più comune referenza in compresse.
La posologia consigliata prevede l’assunzione di una bustina al giorno, al momento della colazione o durante il pasto principale (è preferibile assumerla a stomaco pieno per favorire l’assorbimento di molecole lipofile come la vitamina E); si noti che la bustina dev’essere aperta e versata direttamente in bocca, ingerendo il granulato senza masticare e senza scioglierlo in acqua (che tuttavia può essere usata per favorire la deglutizione). Questa modalità di assunzione permette alla polvere di beneficiare del rilascio graduale dei principi attivi nell’intestino, preservandoli dall’attacco degli acidi gastrici, esattamente come pianificato dai ricercatori.
Il trattamento consigliato prevede cicli di assunzione di almeno due mesi, da ripetersi se necessario (tipicamente durante i cambi di stagione, ad esempio).
La bustina è priva di zucchero, come dolcificante la scelta è caduta sul sorbitolo.
Bioscalin in bustine secondo il produttore (l’azienda italiana Giuliani) è adatta sia agli uomini che alle done e, secondo il sito ufficiale, è privo di glutine.
NB: La composizione riportata nella pagina è, da un punto di vista quantitativo, quella presunta (identica rispetto alle compresse), in quanto non è stato possibile reperire la composizione quali-quantitativa ufficiale.
27,00€
Bioscalin Physiogenina bustine funziona? Recensione e prezzo Prezzi
Andamento dei prezzi nel tempo
Prezzi di BIOSCALIN RETARD 30 BUSTINE - Anticaduta dei Capelli con CronoBiogenina - 1 MESE DI TRATTAMENTO | |
---|---|
Ultime variazioni
|
|
Composizione
Principio attivo | Quantità |
---|---|
Metionina | 300 mg |
Vitamina C1 | 90 mg |
Uva2 | 60 mg |
Vitamina E3 | 10 mg |
Olivo4 | 10 mg |
Vitamina B55 | 8.28 mg |
Zinco | 7.5 mg |
Galeopsis segetum Neck. | 5 mg |
Rutina | 2.5 mg |
Vitamina B66 | 2 mg |
Zeaxantina | 2 mg |
Rame | 1.2 mg |
Spermidina | 0.5 mg |
Vitamina B97 | 200 mcg |
Selenio | 60 mcg |
Vitamina B78 | 50 mcg |
- Vitamina C, anche conosciuto/a come Acido ascorbico
- Uva, anche conosciuto/a come Vitis vinifera L.
- Vitamina E, anche conosciuto/a come Tocoferolo
- Olivo, anche conosciuto/a come Olea europaea L.
- Vitamina B5, anche conosciuto/a come Acido pantotenico
- Vitamina B6, anche conosciuto/a come Piridossina, Piridossale, Piridossamina
- Vitamina B9, anche conosciuto/a come Acido folico, acido Folinico
- Vitamina B7, anche conosciuto/a come Biotina
Hai domande? Dubbi? Segnalazioni?(2)
Scrivi di seguito...
Controindicazioni e avvertenze
- Galeopsis segetum Neck.
- La letteratura è scarsa, ma si ritiene che alle dosi comunemente utilizzate sia ragionevolmente sicura.
- Metionina
- Ovviamente più che sicuro in forma alimentare, così come in forma d’integratore nelle quantità comunemente usate.
- Olivo
- Ottimamente tollerato in quanto a consumo alimentare, in seguito all’ingestione prolungata nel tempo dell’estratto secco sono stati occasionalmente registrati effetti collaterali transitori quali mal di testa, mal di stomaco, acne.
- Non sono note interazioni con i farmaci.
- Rame
- Generalmente ben tollerato, ad alte dosi sono stati registrati disturbi gastrointestinali (dolori addominali, crampi nausea, diarrea e vomito).
- Donne in terapia con anticoncezionali orali (pillola) manifestano un aumento dei livelli circolanti del metallo, è quindi importante evitare di assumere dosaggi eccessivamente elevati.
- Rutina
- L’utilizzo è considerato ragionevolmente sicuro; solo occasionalmente sono stati segnalati mal di testa, eruzioni cutanee o disturbi gastrointestinali.
- Selenio
- Alle dosi comunemente utilizzate la molecola appare sicura e tra i possibili effetti collaterali troviamo disturbi minori come fastidi gastrici, mal di testa, sfoghi cutanei.
- Spermidina
- La letteratura disponibile è estremamente limitata.
- Uva
- L’estratto sembra ragionevolmente sicuro, ma si raccomanda prudenza nei pazienti in terapia con warfarin e altri anticoagulanti per il possibile effetto sulla circolazione. Sono stati occasionalmente segnalati piccoli disturbi gastrointestinali, mal di testa, reazioni allergiche.
- Vitamina B5
- L’assunzione è considerata sicura sia dal punto di vista alimentare che in forma di integratore.
- Vitamina B6
- Ad alte dosi sono stati segnalati disturbi gastrointestinali, mal di testa, sonnolenza, …
- Vitamina B7
- Ben tollerata l’assunzione alimentare e l’integrazione, è importante ricordare che sono note diverse possibili interazioni farmacologiche e soprattutto con numerosi esami del sangue (il cui risultato può essere alterato dall’assunzione della vitamina).
- Vitamina B9
- L’unico rischio legato ad un’eccessiva assunzione di acido folico è legato ad un possibile effetto di mascheramento di una carenza di vitamina B12.
- Vitamina C
- Mentre non si segnalano controindicazioni relative ad un consumo anche molto elevato attraverso gli alimenti, negli anni sono stati sollevati alcuni dubbi su integrazioni ad alte dosi in relazione ad un possibile aumento del rischio di formazione di calcoli renali.
- Un sovradosaggio in forma d’integrazione può tuttavia causare la comparsa di disturbi gastrointestinali dovuto ad un richiamo d’acqua nell’intestino.
- Vitamina E
- Non sono noti episodi di tossicità legati al solo consumo alimentare di vitamina E.
- Il sovradosaggio della vitamina attraverso l’integrazione (in genere per errori di assunzione o contemporanea somministrazione di formulazioni che la contengono) può invece causare effetti collaterali anche gravi.
- La vitamina E può interagire con alcune classi di farmaci, si raccomanda un parere medico nel caso di assunzione di anticoagulanti (come Coumadin), simvastatina, chemioterapia e radioterapia.
- Zeaxantina
- Sicuramente quando assunta con gli alimenti, si ritiene priva di effetti collaterali degni di nota anche in caso di integrazione.
- Zinco
- Mentre virtualmente non esiste il rischio d’intossicazione legato al consumo alimentare, a meno di contaminazione del cibo, il sovradosaggio legato all’integrazione (per esempio in caso di somma più integratori, o in seguito ad un’errata posologia), può causare la comparsa di nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea e mal di testa. Sono inoltre noti effetti indesiderati in caso di eccessiva assunzione per accumulo sul lungo periodo. Sono riportate in letteratura potenziali interazioni, tra l’altro, con alcuni antibiotici e diuretici. L’assunzione di zinco in forma d’integratori può infine alterare l’equilibrio fisiologico di altri metalli, come il rame. Fonte: NIH
Avvertenze generali
- Non superare la dose giornaliera consigliata dal produttore.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano.
- Per un utilizzo prolungato rivolgersi preventivamente al proprio medico.
- Conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore localizzate, dai raggi solari e dall’umidità.
- Non utilizzare oltre la data di scadenza.
Efficacia e alternative
Sono storicamente scettico verso gli integratori contro la caduta dei capelli, a prescindere dalla marca, perché purtroppo non è possibile trovare un’adeguata letteratura scientifica di supporto.
A mio avviso da un punto di vista alimentare è possibile assumere un’adeguata quantità di antiossidante e vitamine, paragonabili a quelli contenuti in Bioscalin bustine, attraverso una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
Roberto Gindro, laureato in farmacia, PhD
Valutazioni di efficacia basate principalmente sul Natural Medicines Therapeutic Research Center
- Galeopsis segetum Neck.
- Conosciuta anche come canapa selvatica, purtroppo in letteratura non è possibile trovare informazioni in grado di chiarirne indicazioni ed efficacia.
- Metionina
- La metionina è un aminoacido solforato tipicamente presente negli integratori contro la caduta dei capelli; è essenziale, ossia l’organismo non è in grado di produrlo autonomamente e deve quindi introdurlo con la dieta. Da un punto di vista alimentare è possibile trovarlo soprattutto in
- semi
- carne
- pesce
- Non è comunque un problema assumerlo in quantità adeguate anche in caso di diete vegane.
- L’unico utilizzo che trova dimostrati riscontri scientifici e nel trattamento dell’intossicazione da paracetamolo.
- La metionina è un aminoacido solforato tipicamente presente negli integratori contro la caduta dei capelli; è essenziale, ossia l’organismo non è in grado di produrlo autonomamente e deve quindi introdurlo con la dieta. Da un punto di vista alimentare è possibile trovarlo soprattutto in
- Olivo
- L’olio d’oliva (rigorosamente vergine o, possibilmente, extravergine) dovrebbe essere quotidianamente presente in tavola, nella dose di un cucchiaio o poco più. Gli effetti e i benefici cardiovascolari sono ampiamente dimostrati (primo fra tutti la diminuzione del rischio di sviluppo di malattia coronarica).
- L’efficacia dell’estratto secco trova buone conferme in letteratura, ma nella pratica è spesso limitata da dosi insufficienti.
- Rame
- Il fabbisogno quotidiano di rame può essere facilmente raggiunto attraverso l’alimentazione, ne sono infatti ricchi:
- Legumi (piselli, fagioli, ceci)
- Funghi
- Patate
- Cacao
- Frutta secca e semi oleosi (in particolare anacardi e noci brasiliane)
- Fegato
- Molluschi e crostacei
- Ad oggi l’unica indicazione in cui sia stata accertata l’efficacia di un’integrazione è la carenza, ma come detto attraverso un’alimentazione varia si tratta di situazioni poco comuni.
- Ricerche preliminari ne hanno indagato la possibile utilità per il trattamento/prevenzione dell’osteoporosi, senza tuttavia risultati significativi.
- Il fabbisogno quotidiano di rame può essere facilmente raggiunto attraverso l’alimentazione, ne sono infatti ricchi:
- Rutina
- Ad oggi non risultano claim autorizzati dall’EFSA, non sembrano quindi esserci ragioni per cercarla attivamente; una funzione benefica sulla permeabilità capillare può essere perseguita attraverso un regolare consumo di frutti di bosco (e frutta/verdura viola in genere) e regolare attività fisica.
- Selenio
- Il selenio rappresenta nell’organismo un utile cofattore per numerose funzioni enzimatiche, tra cui la protezione dal danno ossidativo.
- Le fonti alimentari più importanti di selenio nella nostra dieta sono
- pesce
- frattaglie
- cereali (se integrali in maggior quantità)
- verdure.
- Presente soprattutto nei multivitaminici e nelle associazioni di antiossidanti, spesso promosso come elemento miracoloso, l’unica indicazione in cui trova pieno supporto dall’analisi della letteratura scientifica è la condizione di carenza (improbabile nei casi di dieta sana e varia).
- Sembra inoltre che possa esserci un beneficio significativo nei pazienti affetti da tiroidite autoimmune e nelle donne in gravidanza a rischio di sviluppo di pre-eclampsia.
- Per tutte le altre indicazioni troviamo, nella migliore delle ipotesi, prove promettenti o inconsistenti.
- Spermidina
- Le principali fonti alimentari sono:
- formaggi stagionati
- carne (pollo, manzo, tacchino, maiale)
- pesce (salmone)
- funghi
- patate
- piselli
- broccoli e cavolfiori
- pere
- frutta secca
- miso e natto (derivati fermentati della soia)
- La letteratura disponibile è estremamente limitata.
- Le principali fonti alimentari sono:
- Uva
- Vitamina B5
- Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
- carne (soprattutto fegato)
- uova
- legumi (fave)
- patate
- cereali integrali
- latte
- noci
- broccoli
- frutta (avocado, albicocche)
- funghi
- L’unica indicazione in cui un’integrazione risulta necessaria o almeno realmente utile è l’eventuale stato di carenza, condizione tutto sommato rara nella popolazione generale.
- Le principali fonti alimentari sono rappresentate da
- Vitamina B6
- Disponibile in numerosi alimenti (tra cui cereali, legumi, verdure, fegato, carne e uova), a differenza della B12 è più raro riscontrare una reale carenza di questa vitamina.
- Usata e consigliata per decine di disturbi, poggia su un’adeguata letteratura nel caso di:
- epilessia dipendente dalla piridossina (malattia rara)
- anemia sideroblastica
- iperomocistinemia
- Risultati preliminari sono stati ottenuti per
- prevenzione della degenerazione maculare senile
- prevenzione della formazione di calcoli in pazienti affetti da iperossaluria primitiva (malattia rara)
- nausea in gravidanza
- sindrome premestruale
Salvo casi selezionati, quindi, in genere non è necessaria alcuna integrazione.
- Spesso proposta in formulazioni contro l’insonnia, in realtà non esiste ancora un adeguato supporto scientifico a quest’indicazione (aneddoticamente viene anche proposta per favorire l’attività onirica).
- Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo:
- carne (manzo, pollo, maiale)
- pesce (salmone)
- uova
- legumi
- cereali integrali (la raffinazione ne riduce significativamente il contenuto)
- vegetali (spinaci)
- frutta (banana in particolare)
- frutta secca a guscio
- Vitamina B7
- La biotina è una vitamina essenziale, ossia che dev’essere introdotta con l’alimentazione perché l’organismo non è in grado di produrla.
- Dal punto di vista alimentare è presente ad esempio in
- latte e formaggi
- tuorlo d’uovo
- vegetali
- funghi
- arachidi
- lievito di birra
- Comunemente usata per la perdita di capelli e unghie fragili, di fatto le evidenze di efficacia sono limitate.
- Vitamina B9
- L’integrazione è considerata indispensabile in gravidanza (è necessario cominciare l’assunzione circa un mese prima dell’inizio della ricerca), in alcune forme di anemia.
- I benefici in caso di iperomocistinemia sono invece dibattuti (è dimostrato l’effetto di riduzione dei livelli ematici di omocisteina, ma non una corrispondente diminuzione del rischio cardiovascolare associato).
- È possibile assumere quantità rilevanti di folati attraverso un regolare consumo di frutta e verdura, quali ad esempio:
- vegetali verdi a foglia (cavoli, broccoli, spinaci, lattuga, asparagi)
- germogli
- kiwi, fragole, arance
- frutta secca (mandorle, noci)
- funghi
- legumi.
- Si noti che, purtroppo, l’acido folico va incontro a rapida degradazione se la verdura non viene consumata molto fresca, oltre ad essere termolabile (ossia estremamente sensibile alla cottura).
- Vitamina C
- Il consumo di un’abbondante quantità giornaliera di frutta e verdura è in genere sufficiente a garantire l’apporto consigliato di vitamina C.
- Vitamina E
- È possibile raggiungere facilmente le dosi giornaliere raccomandate di vitamina E attraverso l’alimentazione; ad esempio sono ricchi della sostanza le olive, la frutta secca a guscio (noci, arachidi, mandorle, …) e cereali integrali.
- Zeaxantina
- Le fonti alimentari più ricche di Zeaxantina sono
- granoturco
- mango
- tuorlo d’uovo
- arancia
- Usata soprattutto come antiossidante negli integratori per il benessere oculare, ci sono alcune interessanti evidenze di efficacia nel trattamento di cataratta e degenerazione maculare senile, nonché nella prevenzione del linforma di tipo non-Hodgkin.
- Le fonti alimentari più ricche di Zeaxantina sono
- Zinco
- Lo zinco dev’essere giornalmente introdotto con la dieta perché l’organismo non dispone di un adeguato sistema di scorte, tuttavia in una dieta sana, varia ed equilibrata in genere non è necessaria alcuna integrazione per pazienti sani ed in buona salute.
- Si trova in natura in diversi alimenti, tra cui:
- Pesce e frutti di mare
- Carne rossa
- Cereali
- Legumi
- Frutta secca
Ancora nessuna recensione.