Cos’è la melatonina?
La melatonina è un ormone prodotto direttamente dall’organismo e che aiuta a controllare e regolare le modalità del sonno; sulla base di questa osservazione sono stati messi a punto farmaci e integratori a base della stessa sostanza, in cui la molecola viene prodotta sinteticamente con l’obiettivo di trattare disturbi del sonno di insorgenza recente (insonnia).
In altre parole la melatonina permette di addormentarsi più rapidamente e riduce le probabilità di svegliarsi di notte, ma può anche essere utile nel trattamento dei sintomi da cambio di fuso orario.
Talvolta viene prescritta per i disturbi del sonno nei bambini e per la prevenzione del mal di testa negli adulti.
Alcuni soggetti lamentano come effetti collaterali
- mal di testa,
- irritabilità
- vertigini
- o, paradossalmente, stanchezza.
Durante l’assunzione dell’integratore alcool e fumo sono controindicati, perché interferiscono con il buon funzionamento della melatonina.
Fino a dosi pari ad 1 mg può essere venduta in forma di integratore alimentare, senza quindi la necessità di presentazione della ricetta medica, mentre dosi superiori richiedono la prescrizione (ad esempio Circadin®).
Melatonina per l’insonnia
In genere la melatonina viene assunta solo per qualche settimana per trattare forme di insonnia di recente insorgenza, oppure per adattarsi a turni di lavoro o cambiamenti di fuso orario (jet-lag).
L’integratore dev’essere assunto 1-2 ore prima di andare a letto, perché richiede questo lasso di tempo per iniziare a funzionare (tempo di assorbimento e distribuzione); alcune forme farmaceutiche (gocce rispetto alle compresse, oppure ancora di più pastiglie sublinguali) possono richiedere un tempo inferiore.
Le dosi che sono state valutate nel trattamento dei disturbi del sonno sono variabili tra 0,3 e 5 mg al giorno, ma all’interno dell’Unione Europea farmaci ed integratori di libera vendita non possono superare la dose di 1 mg al giorno.
Melatonina contro l’infertilità femminile
La melatonina viene talvolta aggiunta in integratori volti al trattamento dell’ovaio policistico e relativa infertilità, sulla base di alcune ricerche che sembrano dimostrare un possibile effetto di abbassamento dell’FSH (un importante ormone coinvolto nella regolazione dell’ovulazione), oltre alla sua azione antiossidante; in realtà ad oggi l’effetto e soprattutto l’efficacia della melatonina per questa indicazione risulta ancora tutto da dimostrare.
Funziona?
La melatonina è un ormone prodotto dal cervello in risposta all’esposizione all’oscurità; contribuisce alla regolazione dei ritmi circadiani, una sorta di orologio interno all’organismo che contribuisce tra l’altro alla gestione dell’alternanza sonno-veglia.
L’aumento della concentrazione circolante di melatonina aumenta il senso di sonno e predispone al riposo notturno, ma fattori quali l’esposizione alla luce artificiale nelle ore serali possono alterarne la produzione riducendone la quantità presente nel sangue.
Il razionale della somministrazione in forma di integratori/farmaci poggia quindi sull’idea di somministrare la sostanza per indurre il sonno nelle ore serali; la ricerca suggerisce tuttavia che la melatonina possa svolgere anche altri importanti ruoli importanti nel corpo, ma molti restano ancora da chiarire/scoprire.
Viene usata con buoni risultati per il trattamento di
- jet-lag
- sindrome da sonno posticipato
- insonnia ed altri disturbi del sonno
- ansia pre-operatoria
Alcuni studi suggeriscono che potrebbe avere maggiori probabilità di successo nel caso di persone di età avanzata, probabilmente in virtù del fatto che la quantità di melatonina presente nel corpo degli anziani è fisiologicamente inferiore.
Melatonina e alimenti
Uova e pesce sono gli alimenti di origine animale più ricchi di melatonina, mentre nel caso di alimenti vegetali possiamo citare le noci più di ogni altro, ma anche mandorle, alcuni tipi di funghi, cereali, legumi e semi germogliati ne rappresentano ottime fonti (Dietary Sources and Bioactivities of Melatonin).
Secondo la Sleep Foundation Americana anche alcuni frutti ne presentano un contenuto significativo, come ad esempio
- amarene e ciliegie,
- banane,
- ananas,
- arance.
Consumare alimenti che ne sono naturalmente ricchi può far aumentare i livelli circolanti della sostanza.
Effetti collaterali
La melatonina è in genere ben tollerata e solo raramente causa effette collaterali; tra i più comuni ricordiamo:
- Effetti collaterali comuni (si verificano in più di un soggetto su cento)
- sonnolenza o stanchezza durante il giorno
- cefalea
- dolori di stomaco o nausea
- senso di vertigine
- irritabilità o agitazione
- secchezza della bocca
- pelle secca o prurito
- dolori a braccia o gambe
- strani sogni o sudorazioni notturne
- Effetti collaterali gravi rari (si verificano in meno di uno su mille soggetti)
- calo dell’umore o malinconia (possono essere segni di depressione)
- vista confusa o eccesso di lacrimazione
- senso di svenimento o perdita di coscienza
- sensazione di confusione o di instabilità, come se le cose ruotassero intorno a sé (vertigini)
sanguinamento che si protrae, ematomi inspiegabili o sangue nelle urine - comparsa di psoriasi
- dolore toracico e/o alpitazioni
- reazioni allergiche gravi (molto raramente può provocare una grave reazione allergica chiamata anafilassi):
- eruzione cutanea, eventualmente accompagnata da prurito, arrossamento, gonfiore, vesciche o esfoliazione della pelle
- respiro asmatico
- senso di oppressione al torace o alla gola
- difficoltà a respirare o a parlare
- gonfiore di bocca, faccia, labbra, lingua o gola.
Gestione degli effetti collaterali
Cosa fare in caso di:
- Sonnolenza o stanchezza nelle ore diurne: non guidare né andare in bicicletta; non usare utensili o macchinari se affetti da queste condizioni. Non bere alcolici, che acuirebbero la stanchezza.
Se questo non aiuta, riferire il proprio stato al medico: la melatonina potrebbe essere controindicata. - Mal di testa: Riposare per un numero di ore sufficiente e bere molto. Non bere troppi alcolici.
Contattare comunque il medico se il mal di testa dura più di una settimana o risulta particolarmente intenso. - Dolori di stomaco o nausea: Provare ad assumere la melatonina a stomaco pieno, può essere utile anche mangiare e bere molto lentamente e frazionare il cibo in più pasti piccoli. Qualche sollievo può venire anche dall’applicazione di una borsa di acqua calda o di una coperta termica sulla pancia.
- Vertigini: In caso di insorgenza vertigini conseguenti all’assunzione di melatonina, interrompere eventuali attività in corso e sedersi o sdraiarsi fino a sentirsi meglio. Non guidare né andare in bicicletta; non usare utensili o macchinari se affetti da vertigini. Non bere alcolici, che acuirebbero la sintomatologia.
- Irritabilità o agitazione: Se questi sintomi non dovessero migliorare nell’arco di qualche giorno, interrompere l’integratore e consultare il medico.
- Bocca secca: Masticare gomme senza zucchero o consumare caramelle senza zucchero.
- Pelle secca o prurito: Applicare creme emollienti e idratanti adatte a pelli sensibili.
- Dolori a braccia o gambe: Se questi sintomi non dovessero migliorare nell’arco di qualche giorno, interrompere la melatonina e consultare il medico.
- Strani sogni o sudorazione notturna: Se questi sintomi non dovessero migliorare nell’arco di qualche giorno, interrompere la melatonina e consultare il medico.
Controindicazioni
La melatonina è in genere ben tollerata, ma risulta controindicata in caso di
- pregressa reazione allergica ala sostanza
- problemi epatici o renali
- artrite reumatoide, sclerosi multipla o lupus, o altre condizioni autoimmuni
Gravidanza e allattamento al seno
In gravidanza o durante l’allattamento al seno, si sconsiglia l’assunzione di melatonina, perché non disponiamo di una letteratura scientifica sufficiente a garantire la sicurezza della sostanza (principio di precauzione).
Piccole quantità di melatonina passano nel latte materno e potrebbero indurre sonnolenza nel neonato.
Interazioni con altri farmaci
La melatonina può interagire con altri farmaci, in genere aumentando il rischio di effetti collaterali, mentre alcune medicine possono aumentare o ridurre l’effetto sedativo della melatonina.
Consultare il medico o il farmacista prima di prendere la melatonina se in trattamento con:
- antidepressivi come fluvoxamina o imipramina
- antipertensivi (farmaci per la pressione alta)
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene, naproxene o diclofenac
- estrogeni (anticoncezionali e terapia ormonale sostitutiva in menopausa)
- agonisti o antagonisti oppiacei (per problemi di tossicodipendenza)
- psoralene (per problemi della pelle come la psoriasi)
- quinoloni o rifampicine (tipi di antibiotici)
- carbamazepina (antiepilettico)
- cimetidina (per problemi di stomaco come l’ulcera)
- tioridazina (per la schizofrenia)
- integratori a base di triptofano (per l’insonnia)
- warfarin (anticoagulante)
- farmaci contro l’insonnia (benzodiazepine, zolpidem, …).
Si raccomanda cautela nell’associazione con altri integratori ad azione sedativa.
Fonti e bibliografia
Traduzione a cura della Dr.ssa Barbara Greppi, medico chirurgo
Integratori contenenti Melatonina
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