Ashwagandha (Withania somnifera): benefici e rischi

10 Agosto, 2020

Introduzione

Conosciuta anche come Ginseng indiano, la Withania (Ashwagandha, Withania somnifera) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanacee, che cresce nelle regioni aride di India, Medioriente e Africa; in Italia è presente solo in Sicilia e Sardegna.

La radice di Withania contiene lattoni steroidei (tra cui la withaferina A), alcaloidi, flavonoidi, saponine, cumarine, triterpeni, polisaccaridi.

Una curiosità: le piante di Withania presenti in Sardegna hanno un contenuto significativamente maggiore di withaferina A rispetto a quelle di origine siciliana e indiana.

La radice di Withania è utilizzata da secoli nella medicina Ayurvedica come tonico per aumentare la salute fisica e mentale e donare vitalità e longevità. In alcune zone rurali dell’India è applicata anche a livello topico, per contrastare gli effetti del veleno dopo un morso di serpente.

A cosa serve

La maggior parte della letteratura scientifica sulla Withania deriva da prove in vitro o in vivo su animali, mentre molto carenti sono gli studi sull’uomo; spesso, inoltre, questi studi riguardano miscele di Withania con altre erbe – il che rende difficile distinguere gli specifici effetti di ciascuna.

Di seguito verranno passate in rassegna i potenziali effetti della Withania emersi dagli studi in vitro e su animali.

  • Adattogeno: in esperimenti su animali la Withania si è dimostrata in grado di ridurre le manifestazioni dello stress acuto o cronico, quali iperglicemia, ridotta tolleranza al glucosio, aumento dei corticosteroidi nel plasma, ulcera gastrica, disfunzione sessuale nel maschio, depressione, deficit cognitivo, immunosoppressione. Alcuni studi sull’uomo sembrano confermarne l’effetto (vedi paragrafo “Stress cronico, ansia e depressione”) [2,5,6].
  • Migliorativo delle capacità cognitive, spiegabile dall’azione anticolinergica dimostrata in vivo, ossia di inibizione di un particolare enzima, la colinesterasi, che scompone un neurotrasmettitore cerebrale, l’Acetilcolina, responsabile – tra gli altri effetti – della memoria e dell’apprendimento. Poiché in molte patologie che comportano perdita delle capacità cognitive si assiste a una diminuzione di questo neurotrasmettitore, bloccare l’enzima che lo distrugge potrebbe avere effetto positivo sulla progressione della malattia: non a caso, gli inibitori della colinesterasi sono una classe di farmaci utilizzata nella terapia dell’Alzheimer. L’effetto della Withania sulle capacità cognitive è stato recentemente dimostrato anche in uno studio pilota sull’uomo: la somministrazione di 300 mg di radice di Withania due volte al giorno a 50 partecipanti ha evidenziato, dopo 8 settimane di trattamento, un miglioramento della memoria e dell’attenzione significativamente superiore al placebo [7].
  • Neuroprotettivo, probabilmente in virtù delle proprietà antiossidanti. L’effetto protettivo nei confronti del danno neuronale è stato evidenziato su animali anche in relazione al morbo di Parkinson e all’Alzheimer [9].
  • Antiossidante, probabilmente grazie all’azione di potenziamento dei meccanismi antiossidanti endogeni, da parte sia delle radici che delle foglie di Withania [10,11].
  • Ematopoietico (l’ematopoiesi è il processo di produzione e maturazione delle cellule del sangue), in particolare con aumento dei globuli rossi e dell’emoglobina. Il ferro contenuto nella pianta potrebbe rendere conto, almeno in parte, di questo effetto [1].
  • Immunostimolante: in vitro si è evidenziato un effetto della Withania sull’aumento di globuli bianchi, piastrine, linfociti, interferone gamma e interleuchine – tutte molecole coinvolte nella difesa immunitaria. L’effetto immunostimolante è stato anche evidenziato in un unico studio sull’uomo, che ha coinvolto 5 pazienti cui è stato somministrato un estratto di radice di Withania per 5 giorni, in seguito ai quali è stato osservato un aumento del livello di linfociti e cellule natural killer rispetto ai livelli di partenza [12].
  • Antibatterico e antifungino nei confronti di diversi patogeni (Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Bacillus anthracis, Bacillus subtilis, Salmonella, Escherichia coli, Aspergillus niger, Curvularia lunata, per citarne alcuni) [1,9].
  • Antinfiammatorio, grazie alla soppressione dei mediatori dell’infiammazione [1,9].
  • Condroprotettivo, ossia protettivo nei confronti delle cartilagini, con potenziale effetto preventivo nello  dell’artrosi [1,9].
  • Anticancro, in particolare grazie all’inibizione dell’angiogenesi (effetto evidenziato in vitro), ossia della formazione di nuovi vasi sanguigni indotta dalle cellule tumorali per il proprio sostentamento [1,9].
  • Ansiolitico e antidepressivo, con effetto addirittura paragonabile a quello del lorazepam (il comune Tavor®) o dell’imipramina (antidepressivo triciclico), evidenziato in studi su animali. L’effetto ansiolitico e antidepressivo della Withania è stato recentemente confermato in uno studio randomizzato in doppio cieco condotto sull’uomo (vedi paragrafo “Stress cronico, ansia e depressione”).
  • Antidiabetico: l’estratto di Withania è stato somministrato in modelli animali, nei quali ha consentito di ottenere una significativa riduzione dei livelli di glucosio e insulina dopo 5 settimane. L’effetto è stato riprodotto in un piccolo studio su 6 persone con diabete mellito (lieve e non insulino-dipendente): la somministrazione di radice di Whitania ha prodotto una riduzione dei livelli di glucosio dopo 30 giorni, con effetto paragonabile a quello dei comuni farmaci ipoglicemizzanti orali [13].
  • Cardioprotettore: l’effetto è stato osservato su modelli animali ed è probabilmente dovuto sia all’effetto antiossidante della Withania che al suo marcato effetto antiapoptotico (l’apoptosi è la morte cellulare programmata) [1,9].
  • Riduttore dei livelli di colesterolo: prove effettuate su modelli animali con ipercolesterolemia hanno permesso di osservare una diminuzione dei livelli di colesterolo totale e trigliceridi a un aumento del colesterolo HDL dopo trattamento con elevate dosi di estratto secco di Withania. L’effetto è stato confermato in un piccolo studio in vivo, su 6 soggetti volontari, trattati per 30 giorni con estratto secco di radice [13].

Come anticipato all’inizio del paragrafo, si tratta di studi promettenti ma condotti finora in laboratorio o su modelli animali; gli studi sull’uomo, laddove presenti, sono invece limitati soprattutto in termine di numero di partecipanti coinvolti: non si conosce pertanto quali sia la reale efficacia, il corretto dosaggio e l’eventuale tossicità della pianta. L’uso della Withania sull’uomo si basa dunque, in generale, più sulla tradizione che su solide basi scientifiche.

Withania e gli studi clinici sull’uomo

L’uso della Withania sull’uomo si basa, in generale, più sulla tradizione che su solide basi scientifiche. Esistono tuttavia alcuni studi clinici che, seppur limitati per durata e numero di partecipanti, hanno prodotto risultati interessanti, per i quali sono senz’altro auspicabili ulteriori approfondimenti. Di seguito verranno riportati i risultati tali studi, relativi a due specifiche applicazioni della Withania, la terapia di impotenza e infertilità maschile e l’effetto adattogeno.

Impotenza e infertilità maschile

Tra i pochi studi clinici disponibili, ve ne sono alcuni che hanno cercato di verificare la veridicità di quello che è forse l’uso tradizionale più conosciuto della Withania, ossia il sostegno del vigore sessuale in periodi di particolare difficoltà.

Uno studio in doppio cieco risalente agli anni 80 aveva evidenziato un aumento della performance sessuale in uomini anziani ma senza particolari problemi di salute: il 71,4% di essi aveva manifestato effetti positivi dopo 1 anno di assunzione di Withania. Per contro, in uno studio più recente, condotto su 95 uomini con disfunzione erettile, la somministrazione di Withania non ha prodotto effetti significativamente diversi rispetto al placebo [15].

Non ci sono informazioni sufficienti per poter dire se i risultati contrastanti siano dovuti al dosaggio o al periodo di somministrazione: occorrono senz’altro ulteriori approfondimenti per capire se e quali siano le potenzialità della Withania per il trattamento dell’impotenza maschile.

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Per quanto concerne il trattamento dell’infertilità, sono stati pubblicati alcuni studi incoraggianti sull’aumento degli spermatozoi e della loro motilità e sull’aumento dei livelli di testosterone in uomini affetti da oligospermia (ridotta quantità di spermatozoi nel liquido seminale), senza altri problemi di salute; gli stessi risultati positivi non si sono invece ottenuti in caso di astenozoospermia (ossia marcata riduzione della motilità degli spermatozoi) [1,14].

Si tratta ancora di studi preliminari, che necessitano ulteriori conferme e approfondimenti.

Stress cronico, ansia e depressione

Uno studio recente ha valutato l’effetto della somministrazione giornaliera di 300 mg di estratto secco di Withania a 64 soggetti sofferenti stress cronico per un periodo di 2 mesi: al termine del test è stato raggiunto un miglioramento significativo di tutti i parametri valutati (stress percepito, ansia, insonnia, sindrome depressiva, difficoltà nelle interazioni sociali), rispetto al trattamento col solo placebo.

L’effetto sarebbe probabilmente dovuto a un duplice meccanismo da parte della Withania:

  • attività GABA mimetica: il GABA, o acido gamma-amminobutirrico è un neurotrasmettitore cerebrale ad azione inibitoria. I recettori del GABA sono quelli su cui agiscono i farmaci sedativo-ipnotici, come le benzodiazepine (Tavor®)
  • abilità nel ridurre i livelli di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”)

Un altro studio clinico effettuato utilizzando uno specifico estratto di radice secca di Withania (KSM-66), alla dose di 240 mg per 60 giorni, ha sostanzialmente confermato il potenziale effetto adattogeno della pianta: al termine del test i soggetti coinvolti hanno riferito una riduzione del 30-40% della percezione dello stress e manifestato una diminuzione dei livelli di cortisolo dell’ordine del 22-28%, rispetto al placebo.

[1-4,8]

Dose ed effetti collaterali

  • Estratto fluido (1:1): 20-50 mL a settimana
  • Radice secca: 3-6 g al giorno

Per l’ansia e la depressione gli studi pubblicati hanno adottato un range di dosi compreso tra 300 e 600 mg al dì di estratto secco standardizzato al 5% di withanolidi.

Per l’infertilità maschile la dose sperimentata è pari a 5 g di radice secca polverizzata, assunta con una bevanda (latte, succo, tè)

La Withania si è dimostrata ben tollerata negli studi clinici pubblicati finora. Dosi elevate possono tuttavia causare:

  • disturbi gastrointestinali
  • diarrea
  • vomito

Anche se la Withania è usata tradizionalmente nella medicina Ayurvedica come supporto alla gravidanza e al parto, non ci sono studi scientifici che ne dimostrino la reale efficacia – e soprattutto che ne escludano la tossicità: si consiglia pertanto di evitarne l’assunzione in gravidanza, salvo diverso parere medico.

Interazione con farmaci

Non ci sono studi specificatamente mirati a valutare le eventuali interazioni della Withania con specifici farmaci. Sulla base degli effetti osservati i vitro, in vivo e nei pochi studi sull’uomo disponibili, si possono ipotizzare interazioni con le seguenti classi di farmaci:

  • Antipsicotici, barbiturici, benzodiazepine: l’effetto della Withania potrebbe sommarsi a quello del farmaco, con beneficio in termini di riduzione del dosaggio del farmaco stesso, ma con potenziale rischio se assunto in concomitanza a questi farmaci senza supervisione medica
  • Antitumorali (paclitaxel, doxorubicina, ciclofosfamide): anche in questo caso l’effetto potrebbe essere benefico, in termini di riduzione della tossicità dei farmaci, ma sempre sotto stretta supervisione medica per evitare potenziali interazioni dannose.
  • Immunosoppressori: possibile effetto antagonista
  • Metformina e farmaci antidiabetici: potenziale effetto additivo
  • Levotiroxina (Eutirox®): possibile effetto additivo.

In linea generale, si consiglia sempre di non assumere integratori in concomitanza a terapie farmacologiche senza prima essersi consultati col farmacista o col medico curante.

A cura della dott.ssa Sonja Bellomi, PhD in Scienza delle Sostanze Bioattive

Fonti e bibliografia

  1. Herbs and Natural Supplements- An evidence-based guide,4th ed. L.Braun, M.Cohen. Elsevier Editions
  2. Therapeutic Research Center – Natural Medicines
  3. Indian J Psychol Med. 2012 Jul;34(3):255-62. A Prospective, Randomized Double-Blind, Placebo-Controlled Study of Safety and Efficacy of a High-Concentration Full-Spectrum Extract of Ashwagandha Root in Reducing Stress and Anxiety in Adults K Chandrasekhar, Jyoti Kapoor, Sridhar Anishetty
  4. Medicine (Baltimore). 2019 Sep;98(37):e17186. An Investigation Into the Stress-Relieving and Pharmacological Actions of an Ashwagandha (Withania Somnifera) Extract: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Study Adrian L Lopresti , Stephen J Smith, Hakeemudin Malvi, Rahul Kodgule
  5. Int Immunopharmacol. 2009 Sep;9(10):1137-44. Restoration of Stress-Induced Altered T Cell Function and Corresponding Cytokines Patterns by Withanolide A Kiranjeet Kour, Anjali Pandey, K A Suri, N K Satti, K K Gupta, Sarang Bani
  6. Pharmacol Biochem Behav. 2003 Jun;75(3):547-55. Adaptogenic Activity of Withania Somnifera: An Experimental Study Using a Rat Model of Chronic Stress S K Bhattacharya, A V Muruganandam
  7. J Diet Suppl. 2017 Nov 2;14(6):599-612. Efficacy and Safety of Ashwagandha (Withania Somnifera (L.) Dunal) Root Extract in Improving Memory and Cognitive Functions Dnyanraj Choudhary, Sauvik Bhattacharyya, Sekhar Bose
  8. J Ethnopharmacol. 2015 Aug 2;171:264-72. Direct Evidence for GABAergic Activity of Withania Somnifera on Mammalian Ionotropic GABAA and GABAρ Receptors Manuel Candelario, Erika Cuellar et al.
  9. Cell Mol Life Sci. 2015 Dec;72(23):4445-60. Pharmacologic Overview of Withania Somnifera, the Indian Ginseng Nawab John Dar, Abid Hamid, Muzamil Ahmad
  10. Bioorg Chem. 2019 Dec;93:103337. Antibacterial, Antifungal and Antioxidant Activity of Total Polyphenols of Withania frutescens.L Abdelfattah El Moussaoui et al.
  11. J Ethnopharmacol. 2001 Jan;74(1):1-6. Anti-oxidant Effect of Withania Somnifera Glycowithanolides in Chronic Footshock Stress-Induced Perturbations of Oxidative Free Radical Scavenging Enzymes and Lipid Peroxidation in Rat Frontal Cortex and Striatum A Bhattacharya, S Ghosal, S K Bhattacharya
  12. J Altern Complement Med. 2009 Apr;15(4):423-30. In Vivo Effects of Ashwagandha (Withania Somnifera) Extract on the Activation of Lymphocytes Jeremy Mikolai et al.
  13. Indian J Exp Biol. 2000 Jun;38(6):607-9. Hypoglycemic, Diuretic and Hypocholesterolemic Effect of Winter Cherry (Withania Somnifera, Dunal) Root B Andallu , B Radhika
  14. Fertil Steril. 2010 Aug;94(3):989-96. Withania Somnifera Improves Semen Quality by Regulating Reproductive Hormone Levels and Oxidative Stress in Seminal Plasma of Infertile Males Mohammad Kaleem Ahmad et al.
  15. Ayu. 2011 Jul;32(3):322-8. Efficacy of Ashwagandha (Withania Somnifera Dunal. Linn.) in the Management of Psychogenic Erectile Dysfunction Prasad Mamidi, A B Thakar

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