Il nuoto è un’attività che può essere praticata per tutta la vita; i benefici che offre in termini di salute valgono sicuramente lo sforzo necessario per
- raggiungere la piscina,
- indossare il costume da bagno,
- entrare in acqua
- ed iniziare a nuotare.
Questo sport fa lavorare praticamente tutti i muscoli del corpo (soprattutto alternando stili diversi) ed è in grado di sviluppare ed allenare
- muscolatura,
- cuore,
- capacità polmonare
e permette inoltre di bruciare circa 2-3 kcal per chilo di peso per chilometro percorso, variabili a seconda di stile praticato, abilità, … Ci aspettiamo quindi che un atleta di circa 70 kg consumi circa 150-200 kcal a chilometro percorso.
Non c’è quindi dubbio che nuotare rappresenti uno dei migliori esercizi da praticare per il proprio benessere, ma in termini di dimagrimento? Stai nuotando nel modo migliore per perdere peso? Il nuoto rappresenta una buona scelta di esercizio, se il tuo obiettivo primario è quello di sbarazzarti dei chili di troppo o del grasso corporeo?
L’esperienza, e qualche ricerca, dimostrano che il nuoto non è lo sport ideale per dimagrire.
Nuotare per riuscire a diminuire il proprio peso corporeo è senza dubbio un’ottima idea, a patto che questa pratica sia inserita in un contesto più ampio di modifiche allo stile di vita. È necessario cioè fare qualcosa in più e non solo andare in piscina e nuotare, più in generale la sola attività fisica non è la strada migliore per perdere peso.
Perché? Per diverse ragioni, vediamo le principali.
- L’acqua raffredda il corpo più rapidamente dell’aria e molti ricercatori ritengono che di conseguenza l’organismo tenda a mantenere uno strato di grasso sotto la pelle come isolante.
- Molte persone avvertono un aumentato senso di fame dopo aver finito una sessione di nuoto e possono ritrovarsi a consumare più delle calorie bruciate, questo è spiegato dal fatto che si ritiene infatti che l’appetito diminuisca con il salire della temperatura corporea, come ad esempio durante l’esercizio fisico all’aria aperta, mentre durante il nuoto il corpo viene raffreddato quasi istantaneamente, poiché la temperatura dell’acqua circostante è di solito più bassa di quella del corpo.
- I nuotatori non allenati possono essere talmente stanchi dopo la pratica da essere portati a dormire spesso, restare seduti e praticare in genere una vita sedentaria al di fuori della piscina.
- Il Manuale Merck spiega infine che il nuoto non può essere il modo migliore per perdere peso a causa degli effetti di raffreddamento dell’essere in acqua: “Per la perdita di peso, l’esercizio fuori dall’acqua è un po’ più efficace di altri esercizi di intensità simile effettuati in acqua, perché l’aria isola il corpo, aumentando la temperatura corporea e il metabolismo fino a 18 ore consecutive dopo l’allenamento. Questo processo permette di consumare ulteriori calorie dopo l’esercizio, nonché durante l’esercizio stesso. Al contrario, l’acqua disperde il calore dal corpo, pertanto la temperatura corporea non aumenta e il metabolismo non rimane incrementato dopo il nuoto. Infine nuotare tende a non stimolare la crescita muscolare, perché i muscoli sono sostenuti dall’acqua, che limita il tipo di movimenti eseguiti e la loro richiesta energetica”.
Il nuoto permette di esercitare quasi tutto il corpo, ha pochissime controindicazioni ed è ottimo per il fitness e la salute in generale, ma di fatto non è quindi il modo migliore per perdere chili in eccesso;
potrebbe invece essere inserito come sessione a basso impatto in un piano di avvicinamento al running, disciplina che meglio si adatta a questo scopo.
Alcuni ricercatori stanno tuttavia lavorando ad altre ipotesi: ci sono alcune nuove teorie relative agli effetti del raffreddamento della temperatura corporea interna e la perdita di peso. Nuotare in una piscina, in un lago o in un mare fresco o freddo (adottando le giuste precauzioni di sicurezza) potrebbe effettivamente aumentare il consumo di calorie mentre l’organismo lavora per ripristinare la temperatura corporea. Nuotare in acqua fredda rende il corpo a sua volta più freddo, il quale lavora (brucia le calorie) per riscaldarsi di nuovo. Questo potrebbe significare che se la piscina è abbastanza fredda dimagrire potrebbe essere più realistico (forse maggiormente perché l’ambiente è freddo, ma bisogna ancora nuotare per perdere peso). Se si procede in questo modo è ovviamente indispensabile prendere precauzioni contro l’ipotermia.
Vuoi ancora nuotare e cercare di perdere peso? Benissimo, non ci sono controindicazioni, ma è necessario praticarlo spesso e con una certa intensità per far sì che possa impattare il bilancio delle “calorie assunte e delle calorie consumate” in modo che si consumi più energia di quella introdotta con la dieta.
La vera chiave per perdere grasso corporeo e chili indesiderati è quindi un piano generale di regolare attività fisica combinata con una sana alimentazione. Il nuoto può aiutare per la metà, ovvero l’esercizio fisico.
L’altra metà? Questo richiede autocontrollo o disciplina nell’alimentazione.
Abbiamo parlato nell’articolo di perdere peso, ma in realtà spesso è sufficiente cambiare la composizione corporea.
Che cosa significa?
Si tratta di un cambiamento nel rapporto tra muscoli e grasso nel corpo. In questo caso si tratta di ridurre il grasso corporeo, e forse anche di aumentare la massa muscolare. Se si perde grasso, ma si aumenta la massa muscolare, è possibile che il peso sulla bilancia non cambi, o che aumenti ancora, ma il volume occupato da un muscolo è sensibilmente diverso da quello occupato dal grasso, quindi il corpo viene rimodellato in termini positivi alla vista, anche se la bilancia porterebbe a sostenere il contrario. In altre parole, il peso cambia poco o nulla, ma l’aspetto della persona sarà decisamente più asciutto e tonico.
Fonti
Bibliografia
- Burke in SWIMMERS: Body fat mystery!
- Gwinup in Weight loss without dietary restriction: Efficacy of different forms of aerobic exercise
- Tanaka, Bassett, and Howley in Effects of swim training on body weight, carbohydrate metabolism, lipid and lipoprotein profile
- White, Dressendorfer, Holland, McCoy, Ferguson in Increased caloric intake soon after exercise in cold water