Uno studio condotto presso l’Università di Toronto e pubblicato sulla rivista Journal of the American Association ha sottolineato come per abbassare i livelli di colesterolo LDL ( il cosiddetto colesterolo cattivo) più che una dieta povera di grassi saturi è efficace una dieta ricca in
- proteine della soia,
- fibre come quelle contenute nello psillio, nell’avena, nell’orzo
e che preveda qualche mandorla, qualche noce e/o qualche arachide.
Nello studio in questione i ricercatori hanno seguito 351 pazienti tutti affetti da ipercolesterolemia (colesterolo alto): i soggetti partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi in modalità casuale e sono stati monitorati i livelli di colesterolo LDL per sei mesi;
- nel gruppo di pazienti che hanno seguito una dieta povera di grassi saturi è stata ravvisata una diminuzione del colesterolo LDL del 3%,
- mentre nei pazienti che hanno fatto incetta di soia, fibre e frutta secca la riduzione del colesterolo LDL è stata del 13%.
Dallo studio, però, è anche emerso che se i pazienti ricevono un’informazione approfondita sulla corretta alimentazione da adottare in caso di ipercolesterolemia è possibile ravvisare ugualmente una regolarizzazione dei livelli di colesterolo.
Per la popolazione europea il consumo di soia o di cereali come l’avena può risultare un po’ indigesto, quali sono allora i cibi da consumare, da includere con parsimonia o da evitare in caso di ipercolesterolemia?
Fra gli alimenti di libero consumo citiamo:
- pesce, in particolare quello azzurro di piccola taglia,
- sardina,
- sgombro,
- aringa,
- tonno,
- anguilla,
- salmone.
- Pesce bianco,
- merluzzo,
- passera,
- sogliola,
- cernia,
- albume d’ uovo,
- legumi,
- verdure e gli ortaggi,
- frutta,
- pane e cereali (da preferirsi però integrali),
- olio d’oliva.
Fra quelli da consumare non più di 2-3 volte a settimana si annoverano:
- carne in genere, preferendo i tagli magri e bianchi,
- uova (anche se è tuttora oggetto di dibattito l’impatto sulla salute),
- formaggi freschi, yogurt e latte (privilegiando quelli parzialmente scremati e magri in genere).
Per aumentare ulteriormente i livelli di HDL (colesterolo buono) è inoltre possibile agire nei modi seguenti:
- Se si fuma è necessario smettere in quanto il fumo di sigaretta inibisce la produzione di HDL.
- Svolgere con regolarità e costanza attività fisica di tipo aerobico (ad esempio lunghe passeggiate e nuotate).
- Perdere peso se necessario.