Nichel negli alimenti: intolleranza, allergia e rimedi

Monete di vari stati, contenenti nichel

Introduzione

Il nichel è un metallo capace di provocare allergie, è stato infatti stimato che il 7-10% della popolazione femminile e il 2-3% della popolazione maschile dei Paesi industrializzati soffre di una forma più o meno grave di allergia a questa sostanza.

Il nichel è un metallo rinvenibile in molti oggetti di uso comune, come ad esempio

  • detersivi,
  • cosmetici,
  • tinture per capelli,
  • fumo di sigaretta;

uno studio Svedese ha dimostrato come la quantità presente nelle monete da 1 o 2 euro sia più che sufficiente per innescare reazioni allergiche nei soggetti già sensibilizzati.

Cause

Per quale motivo il contatto con il nichel è in grado di innescare le reazioni allergiche solo in alcuni soggetti?

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori tedeschi, in soggetti predisposti il nichel, una volta giunto a contatto con la cute, si va a legare ad un recettore chiamato Toll-like 4 o TLR4, un recettore che di solito è un ligando d’elezione per i batteri; quando i batteri si legano a questo recettore si attiva il sistema immunitario che innesca tutta una serie di reazioni volte ad eliminare la sostanza pseudo-batterica, che in questo caso però è il nichel.

Alimenti che contengono Nichel

Il nichel è purtroppo presente anche negli alimenti, tra cui ad esempio:

  • spinaci,
  • funghi,
  • kiwi,
  • cacao,
  • pomodori,
  • pere,
  • asparagi,
  • avena,
  • lenticchie,
  • mais,
  • cipolle,
  • aringhe,
  • ostriche,
  • cibi in scatola,
  • lattuga,
  • margarine e grassi vegetali sia idrogenati che non.

In quantità più modeste è presente anche in numerosi prodotti industriali:

  • cracker,
  • biscotti,
  • grissini,
  • patatine fritte,
  • arachidi e noccioline tostate,
  • pane integrale,
  • fette per toast,
  • focacce,
  • crostini,
  • cioccolato,
  • gelato,
  • caramelle
  • merendine,
  • biscotti,
  • brioches,
  • dado per brodo vegetale,
  • alcune marmellate,
  • alcuni cibi reperibili nei fast-food,
  • frittura,
  • frutta secca e semi oleosi.

Il nichel è talvolta presente come contaminante dell’acqua dell’acquedotto, in quantità irrilevante da un punto di vista tossicologico, ma sufficiente a produrre reazioni allergiche nei soggetti sensibilizzati.

Fra i giovani, infine, è comune rilevare episodi di allergia scatenati da piercing (i gioielli indossati contengono nichel e anche l’ago usato per il foro potrebbe rilasciare il metallo sulla cute).

L’Unione Europea ha regolamentato la presenza e il rilascio di nichel in tutti gli oggetti destinati al contatto diretto e prolungato della pelle: in particolare la Direttiva del Consiglio 94/27/CE e quella più restrittiva della Commissione 2004/96/CE prevedono una limitazione del contenuto del nichel nelle leghe che non deve superare lo 0,05% in peso e quello rilasciato in una soluzione simulante il sudore che non deve essere al di sopra di 0,5μg/cm2/settimana. Infine, la Direttiva del Consiglio 76/768/CEE (implementata dalla Direttiva della Commissione 2004/93/CE) vieta l’utilizzo di determinati metalli nelle formulazioni cosmetiche.

È infine utile ricordare che il clima caldo umido favorisce la liberazione del metallo a partire dagli oggetti che lo contengono.

Sintomi dell’allergia al nichel

In genere l’allergia al nichel si manifesta con:

  • prurito diffuso,
  • orticaria,
  • desquamazione a livello di mani, volto, braccia e gambe;

nei casi più gravi possono comparire anche disturbi delle vie respiratorie e dell’apparato gastroenterico (gonfiore, diarrea, …).

Rimedi

Chi soffre di allergia al nichel cosa deve fare?

Innanzitutto è necessario usare per la propria igiene personale solo prodotti nichel-free (ossia certificati come privi del metallo); in cucina si devono usare solo utensili di alluminio, vetro e teflon accantonando tutti quelli in acciaio inox (anche se in questo caso non c’è concordanza tra le fonti).

A tavola si possono consumare liberamente tutti tipi di carne, il pesce eccetto aringhe e ostriche, mentre bisogna prestare massima attenzione al consumo degli alimenti che contengono nichel.

È anche vero tuttavia che in caso di allergia al nichel ogni individuo ha una propria tolleranza al metallo: vi saranno soggetti quindi che non lo tollerano affatto e altri, invece, che sperimentano i sintomi dell’allergia solo oltre una certa soglia e per determinati alimenti.

Fonti

A cura della Dr.ssa Angela Nanni, farmacista

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